Home Dal giornale Assieme a Roberto Guidi nel campo di grano “Senatore Cappelli”

Assieme a Roberto Guidi nel campo di grano “Senatore Cappelli”

da Alessandro Carli

“Vivere era l’immagine di un campo di grano che ondeggia al vento sul fianco di una collina. Vivere era una giara di terracotta piena d’acqua nella polvere della trebbiatura, col grano lanciato in aria e la pula che vola”. Non sappiamo se Roberto Guidi conosca le parole di Ernest Hemingway: di certo però nei suoi occhi si riflettono i campi dorati e quella “polvere” che rende l’aria profumata, unica, che riporta all’infanzia. “È il padre di tutti i grani, anzi, il babbo di tutti i grani” racconta parlando del “Senatore Cappelli” che si estende sotto i suoi piedi. Siamo lungo la strada che collega Faetano a Borgo Maggiore, in un campo di circa quattro ettari “coltivati bio” ci tiene a precisare. 

Un grano duro, un grano antico, il Senatore Cappelli: rilasciata nel 1915, la nuova varietà di frumento fu dedicata dal genetista Nazareno Strampelli al marchese abruzzese Raffaele Cappelli, senatore del Regno d’Italia, che, negli ultimi anni dell’Ottocento, assieme al fratello Antonio, aveva avviato le trasformazioni agrarie in Puglia e sostenuto Strampelli nella sua attività, mettendogli a disposizione campi sperimentali, laboratori e altre risorse. “Viene coltivato principalmente nel Sud Italia e ha molte proteine: nella dieta mediterranea spesso sostituiva un pasto di carne” spiega Roberto. “Io lo semino da quattro o cinque anni: è una varietà che mi piace molto, anche esteticamente: è un frumento piuttosto alto, più di un metro abbondante, e le spighe hanno colori straordinari che spaziano dal beige al nero”. Roberto cammina, accarezza il grano e sorride. “Vengo da una famiglia legata alla terra che mi ha trasmesso l’amore e la passione per l’agricoltura”. Roberto poi si fa serio. “Siamo sotto ‘trebbiatura’, con ogni probabilità la faremo già entro la prima settimana di luglio. Il problema, quest’anno, è che il grano è stato allettato dalla pioggia di giugno e la produzione potrebbe risentirne, purtroppo. Di norma la resa si aggira attorno ai 40 quintali ad ettaro, per il 2023 vedremo… Il grano duro ‘Senatore Cappelli’, come le altre varietà, viene conferito alla CAPA, la Cooperativa Ammasso Prodotti Agricoli” evidenzia. Il rito meraviglioso della trebbiatura “una volta si faceva anche di notte. Oggi, anche grazie ai macchinari più evoluti rispetto a un tempo e decisamente più ‘veloci’, il ‘taglio’ avviene la mattina. Ma è la notte a dirci quando possiamo iniziare: se è stata umida si aspetta che l’acqua evapori, se è stata secca si può partire anche all’alba”.

Ad ascoltare Roberto non si può non pensare ai sussulti poetici di Rimbaud: “Le sere azzurre d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a calpestare erba fina. Non parlerò, non penserò a niente: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima. E andrò lontano, molto lontano”.

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