Home Notizie del Giorno L’AOS dona un’importante apparecchiatura diagnostica all’ISS

L’AOS dona un’importante apparecchiatura diagnostica all’ISS

da Redazione

Rafforzare le capacità diagnostiche e d’intervento della chirurgia senologica dell’Ospedale di Stato per garantire una migliore assistenza alle donne: questo l’intento che ha mosso l’Associazione Oncologica Sammarinese a compiere un’importante donazione all’Unità Senologica dell’Istituto Sicurezza Sociale.

Alla presenza del Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale Roberto Ciavatta, del Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere, del Direttore Sanitario Sergio Rabini e del Direttore Amministrativo Marcello Forcellini, questa mattina il dottor Leonardo De Meo ha illustrato la nuova strumentazione già in funzione da alcuni giorni all’ISS, costituita dalla sonda SentiMag e dai marcatori magnetici Magseed e MagTrace.

La cerimonia è stata anche l’occasione da parte della Segreteria di Stato per la Sanità e della Direzione Generale dell’ISS, per ringraziare l’Associazione Oncologica Sammarinese, rappresentata dalla Presidente Maria Grazia Angeli e dai volontari intervenuti, per l’importante e preziosa donazione.

La nuova dotazione tecnologica garantisce standard elevati nel trattamento chirurgico e diagnostico a livello senologico, permettendo di migliorare l’assistenza alle donne affette da tumore, una patologia molto diffusa anche in territorio sammarinese. Il sistema SentiMag consente in particolare di localizzare le lesioni non palpabili della mammella e il linfonodo sentinella senza utilizzare materiali radioattivi. Viene così incrementata fino al 60-70% dei casi totali la capacità diagnostica e di intervento dell’Ospedale di Stato e della sua Brest Unit, permettendo di individuare lesioni mammarie anche di lieve entità, servizio per cui, fino a poco tempo fa, le pazienti sammarinesi erano costrette a recarsi fuori territorio.

“Il sistema Sentimag – spiega Leonardo De Meo, Breast Unit dell’Ospedale di Stato – permette la localizzazione più precisa del linfonodo sentinella e delle lesioni non palpabili, nonché di semplificare l’organizzazione delle sedute operatorie. Ringrazio sentitamente l’Associazione Oncologica Sammarinese, per questa importante donazione che abbiamo già iniziato a utilizzare nei giorni scorso e che quindi ha ulteriormente migliorato il percorso diagnostico-terapeutico offerto dall’Istituto”.

“Il sistema associativo sammarinese si conferma ancora una volta punto di riferimento e vera risorsa per il nostro sistema sanitario – ha dichiarato il Segretario di Stato Roberto Ciavatta –. Non è la prima volta che l’Associazione Oncologica Sammarinese permette, grazie alle sue donazioni, ai nostri professionisti di avere a disposizione strumentazione d’eccellenza. Non posso che ringraziare, a nome di tutti i cittadini sammarinesi, chi si prodiga per il bene della nostra sanità”.

“Il caloroso e tangibile sostegno delle Associazioni di volontariato sammarinesi – dichiara il Direttore Generale dell’ISS, Francesco Bevere – ci conferma che siamo sulla strada giusta, anche per supportare meglio e concretamente le donne sammarinesi attraverso le attività svolte dai nostri specialisti, come il dottor De Meo, che ringrazio ancora una volta per il grande lavoro svolto insieme alla sua equipe. Ma il ringraziamento più grande va alla Presidente Angeli, per il confronto leale e propositivo che ha portato avanti in questi mesi con il Comitato Esecutivo, e per la grande collaborazione, molto costruttiva, da cui prende origine anche la donazione odierna. La scommessa per il futuro dell’oncologia è quella di ridisegnare un percorso oncologico tra ospedale e territorio, garantendone la piena integrazione: al progetto stanno già lavorando i Direttori di Dipartimento dottor Barbato e dottor Arcangeli, che ringrazio per l’operatività anche su questo specifico settore, e presto le Associazioni saranno chiamate a condividere l’intero percorso. Stiamo lavorando affinché tutti gli organi di volontariato sanitario abbiano una sede all’interno dell’ISS, per facilitare ancora di più la loro presenza e il loro dialogo con gli ammalati e l’interlocuzione con le direzioni operative dell’Ospedale di Stato”.

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