Home Notizie del Giorno Visto per voi a teatro: le parole sono di chi le dice o di chi le scrive?

Visto per voi a teatro: le parole sono di chi le dice o di chi le scrive?

da Redazione

Salone Snaporaz, Cattolica: martedì 14 marzo Massimo Grigò ha portato in scena “La commedia più antica del mondo. Discorso su ‘Gli Acarnesi’ di Aristofane”.

Lo Snaporaz è un piccolo teatro destinato, oltre ad altre programmazioni, agli spettacoli ‘minori’ sulla carta della stagione teatrale del Regina di Cattolica. A volte accade che si tratti di spettacoli ‘maggiori’ dei blasonati di serie A. È il piccolo teatro che vorresti in molte città e cittadine ma. A Cattolica c’è.

Poltroncine turchesi come le poltrone della regina e come la copertina del mio taccuino tascabile. La scena invece è scura come la pece, il tavolocattedra è scuro.  Assisteremo, pare, ad una lectio et dissertatio sul significato e valore del riso (non quello cinese…) attraverso una rilettura de Gli acarnesi, la più antica commedia del mondo, scritta da Aristofane e rappresentata per la prima volta nel 425 a.C. 

La storia di Aristofane parla di Diceopoli, un contadino che, stanco della guerra, decide, al contrario della consuetudine irremovibile degli ateniesi, di fare pace con Sparta. Si tratta di una pace del tutto personale, legata alla visione di una polis alternativa, senza povertà né guerre né ingiustizie.

Massimo Grigò l’unica voce del coro: “Buonasera, perché si ride?”.  Passa da Clemente di Alessandria alle parabasi di Aristofane e via avanti senza pause in un lungo monologo. È preparato attento a dizione ed esposizione (pochissime incertezze), attento a misurare i tormentoni e le pose e nonostante tutto il suo encomiabile lavoro a metà spettacolo mi sento stanco e un po’ annoiato.  Perché si dovrebbe ridere ad ogni battuta ma io non riesco? La risposta è nel titolo. È un chiaro assolo dell’attore eppure vince il testo. L’attore può cambiare e il risultato sarebbe lo stesso. C’è tanta attenzione alla dizione alla scansione e al gesto che alla fine manca la risata ‘sporca’; quella che fa diverso il verso e differente il referente. Finisce il labirintico minestrone di citazioni con una risata a testa indietro, quella addental dei tali… Impresa non facile accontentare gli Ateniesi e gli Spartani. E a Tebe si mangia…

Teresio Massimo Troll

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