Home Dal giornale Il Presepio di Massimo Agostini compie 30 anni

Il Presepio di Massimo Agostini compie 30 anni

da Alessandro Carli

Davanti alla precisazione dell’Accademia della Crusca sulla differenza tra le parole “presepe” e “presepio” (il primo termine, derivato da Virgilio, sta ad indicare la stalla, mentre il secondo ripreso dal latino tardo della Vulgata, rimanda alla mangiatoia nella stalla), Massimo Agostini preferisce metterci l’articolo determinativo (anche se tra le due “voci” ammette di preferire l’ultima): il suo, quello che prepara da 30 anni, è “il” presepio di San Marino, quello che si trova sulla destra dopo aver superato la Porta di Città. Perché della Repubblica c’è tanto: il Palazzo Pubblico, per esempio, ma anche la Pieve, le Tre Torri e la Porta del Paese, quasi un omaggio al luogo che lo ospita. Tutti in pietra di San Marino.

Per il “compleanno” – tre decenni pieni – Massimo ha fatto letteralmente “le cose in grande”. “La casa di legno che lo custodisce – racconta – è stata allungata di un metro e mezzo e in quello spazio aggiunto ho inserito più statuine, più case e più muschio, più sottile rispetto allo scorso anno a causa della siccità. I lavori sono iniziati nell’ultima settimana di novembre, due o tre ore al giorno in pausa lavoro (Massimo gestisce il ristorante ‘Il ritrovo dei lavoratori’, ndr). La pioggia mi ha un po’ rallentato ma l’inaugurazione sarà puntuale: l’8 dicembre. Il presepio rimarrà ‘aperto’ sino alla metà di gennaio”. Mentre racconta, un gruppo di turisti si ferma davanti a lui, scatta qualche foto e si complimenta per l’opera. Massimo sorride e annuncia un ulteriore regalo: “Il prossimo anno conto di inserire anche la Fontana del Giardino dei Liburni”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento