Home Notizie del Giorno Commissione Affari Esteri, martedì 22 Novembre (report SMNA) 

Commissione Affari Esteri, martedì 22 Novembre (report SMNA) 

da Redazione

La sicurezza sul territorio e la repressione delle proteste in Iran sono i temi al centro del comma Comunicazioni in Commissione consiliare Affari Esteri.

A toccare il tema dell’incremento dei furti nelle abitazioni per prima è Marica Montemaggi, Libera: “Come scritto nell’Ordine del giorno presentato dal nostro gruppo in Consiglio grande e generale- spiega- riteniamo sarebbe opportuno fare una calendarizzazione per discutere quali linee politiche prendere in tema di sicurezza e capire se dobbiamo migliorare qualcosa dal punto di vista dell’organizzazione, della strumentazione e della cooperazione anche tra le forze di  polizia e corpi militari”. Invece l’appello di “fare di più” per il popolo iraniano viene lanciato per primo da Giuseppe Maria Morganti, di Libera, che ha ricordato come, grazie allo sport, il tema- passato in secondo piano- sia stato rilanciato sui media a livello mondiale. “La Nazionale di calcio iraniana non ha cantato l’inno nazionale durante i mondiali e ha dato un significato forte alla protesta, non possiamo essere indifferenti su un un popolo che cerca con tutte le sue forze di portare la modernizzazione democratica nel proprio paese, mentre la polizia del regime non esita a sparare davanti a un supermercato, uccidendo 5 persone, tra cui 2 bambini”. Morganti ricorda che l’Odg approvato in Consiglio chiede che lo Stato sammarinese si attivi in maniera “concreta” e auspica si segua l’esempio del Parlamento europeo che ha deliberato di non aver più nessun rapporto con l’Iran. “Mi auguro che nessun rapporto commerciale possa avvenire più con l’Iran in questo frangente- sottolinea-, sono contento che il Consiglio abbia adottato una deliberazione, ma non è sufficiente, cerchiamo di fare di più”.   

Alessandro Bevitori, Libera, affronta il tema del ritiro delle residenze concesse, a seguito di segnalazioni pervenute sul mancato soddisfacimento dei requisiti richiesti. “Ben vengano le segnalazioni- spiega- ma nessuno dovrebbe procedere sulla base di queste, quanto piuttosto sugli esiti di un’attività di monitoraggio prevista dalla legge”. Bevitori chiede poi delucidazioni al Segretario di Stato agli Affari esteri Luca Beccari, visto la delega alle Telecomunicazioni. Quali siano le progettualità: “Altrove  il telefono sta andando con  il 5G, a San Marino coso vogliamo fare?”. Infine sulla sicurezza Bevitori propone di attivare una “task force con persone esperte che ci dicano immediatamente come dobbiamo rispondere” ai rapinatori che “hanno preso d’assalto San Marino”. Nicola Renzi, Rf, torna sulla questione Iran: “Nel mondo ci colpisce molto la condizione femminile pesantissima in questo Paese, ma c’è anche una violazione costante della libertà di parola e pensiero e l’unico strumento di lotta è quello di togliersi un velo o persone che a mani nude manifestano nelle strade di fronte a soldati armati di tutto punto, ciò deve farci riflettere sulla portata del grido di aiuto che ci arriva da quel popolo”.  Infine: “Credo anche io- conclude- che San Marino debba tentare di fare qualcosa di più”.

Matteo Zeppa, Rete, fa sapere di condividere l’appello di Morganti e osserva come la Fifa abbia vietato, a pena di un’ammonizione, ai capitani delle Nazionali di calcio di indossare il bandano con l’arcobaleno: “Purtroppo ci sono situazioni in cui siamo solo spettatori di quello che altri hanno deciso”. Anche Zeppa torna sulle revoche delle residenze, portando all’attenzione sulla risposta all’interpellanza presentata insieme al consigliere Zonzini sulla Centrale del Latte. “Al netto di chi ha concesso la residenza al tempo a una persona di nazionalità russa, la situazione è abbastanza drammatica”, esordisce.  Non solo infatti, chiarisce, questo non ha contemperato ai requisiti per cui è stata concessa la residenza, ma “il signore ha anche altre sue società a San Marino con debiti verso lo Stato e Azienda dei servizi”. E solo per la Latteria di San Marino “il debito ammonta a 120 mila euro”. Per ultimo, il consigliere Zeppa chiede ragguagli sulla vicenda delle 4 mila multe arrivate ai sammarinesi per crediti derivanti da pedaggi non pagati in autostrada. “Sono intervenute anche diverse associazioni sul tema e si è solo ingenerata ancora più confusione- spiega- e  parlo di un pedaggi anche da 15 euro, credo serva una comunicazione del governo per non andare a sentimento e capire se quelle multe vanno o non vanno pagate”.

Sull’Iran, Francesco Mussoni, Pdcs, auspica che la Commissione “possa condividere un messaggio di difesa dei diritti, ma anche compatibile alle iniziative della Segreteria Affari Esteri, in un Paese dove San Marino ha tradizione di rapporti storici di rispetto”. Sulla sicurezza condivide: “Servono investimenti forti nelle tecnologie- manda a dire- nella digitalizzazione e per le telecamere da fornire alla Gendarmeria”.

Andrea Zafferani, Rf, propone una commissione con un riferimento dei vertici delle forze dell’ordine “anche in seduta segreta”, sul tema della sicurezza. E lancia la proposta di introdurre nel prossimo bilancio un “aumento dello sforzo per aiutare le famiglie che vogliano migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni, anche attraverso l’installazione di sistemi di sicurezza” .

“Sulla sicurezza non si devono creare allarmismi e nessuno vuole crearli- spiega Carlotta Andruccioli, Dml- ma anche a livello sociale c’è una preoccupazione diffusa. Ritengo utile discutere su cosa fare e presentare proposte.” Quindi sull’Iran, “sono certa- manda a dire- che come paese un segnale va dato più forte di quanto fatto finora”.

Per contrastare l’inasprimento dei furti sul territorio, Denise Bronzetti, Mis, chiede se ci siano o meno le disponibilità nel bilancio per dotare di quanto necessitano le forze di polizia. Mentre sull’Iran solleva la questione della considerazione di vittime di seria A e B, compiuta dai Paesi occidentali rispetto l’Ucraina.  “L’Occidente spesso ha un doppiopesismo rispetto alle gravi emergenze del mondo e questo è vero- riconosce- Gerardo Giovagnoli, Npr- ma è anche vero che altri Paesi non lo hanno perché dei diritti umani non importa proprio nulla”. E allora, “quale è il modo in cui all’interno del diritto internazionale si può esercitare una leva che non sia la forza delle armi?”, chiede. Di qui la risposta: “Quella delle sanzioni- spiega- perchè per fare parte della famiglia internazionale bisogna capire che si devono rispettare diritti e leggi e che certe cose non si fanno. E ancora si devono non favorire i regimi commerciando con loro”.

La replica del Segretario di Stato per gli Affari Esteri è ad ampio raggio sui punti emersi nel dibattito. Sulla sicurezza, ribadisce quanto riferito nell’ultimo Consiglio grande e generale: “Effettivamente c’è stata una impennata di furti nell’ultimo mese e mezzo in territorio, dopo due anni di numeri molto più bassi, e siamo tornati con un grado di approccio ‘professionale’ più elevato da parte di chi li commette”. Come emerge dalle indagini di Gendarmeria e Guardia di Rocca, “la matrice che lega i furti è la piena conoscenza del territorio- prosegue- il fatto che i rapinatori percorrono a piedi strade non ordinarie, si nascondono nei campi, non usano telefoni ma solo radio, hanno quindi un approccio di contromosse contro la tecnologia per bypassare telecamere e tracciamento della sim”. I rapinatori sono poi stati identificati come “banda e nucleo, tutti ricercati e latitanti anche in Italia e stanno commettendo furti allo stesso modo nel riminese e nel corianese, c’è una mobilitazione anche da parte delle forze di sicurezza oltre confine”. Il Segretario Beccari assicura che l’impegno di tutti i corpi è “veramente straordinario in questi giorni”. Quindi sul come riuscire ad arginare il fenomeno e rendere più difficile che accadano, il Segretario di Stato dà qualche traccia: ricorda il concorso attivato per assumere e formare 40 agenti. Poi “avere un parco mezzi in leasing aiuterebbe, malgrado il potenziamento fatto negli ultimi anni”. E ancora: “von la Finanziaria in corso, non vedo sinceramente impossibile uno stanziamento extra budget per le forze di polizia in previsione del 2023”.   Beccari coglie poi l’invito a organizzare una prossima Commissione dedicata al tema sicurezza: “Non ho problemi a provare a convocare il Comandante della Gendarmeria”.

Sulle Tlc, anticipa che non ci saranno emendamenti specifici in Finanziaria ma “nel 2023 presenteremo la nostra proposta per il settore- assicura- ancora non ho avuto modo di presentarla alla maggioranza, ma lo faremo e faremo un comma in Commissione III”. Quindi la vicenda delle multe ai sammarinesi di Autostrade: “Stiamo seguendo la cosa da agosto, ci sono stati degli incontri con la società- chiarisce- il tema è capire se rispetto le 4 mila posizioni segnalate ci sono problemi di funzionamento tecnologico e in quali casi si tratti di effettivi mancati pagamenti e come si debba invece comportare chi ha prova del pagamento, doveva esserci un nuovo incontro ad ottobre che è stato aggiornato”. 

Sull’Iran: “Con l’Iran abbiamo relazioni diplomatiche che risalgono agli anni ‘60, stabilite con il precedente regime e poi con la Repubblica islamica, e non erano mai state confermate”, spiega il Segretario di Stato. “Lo stesso ambasciatore a Roma mai si era accreditato a San Marino, ora ci sarà anche questa possibilità”. Beccari spiega che a seguito dell’Odg approvato “ho avuto comunque modo di avere un breve colloquio con l’ambasciatore iraniano e ho fatto presente la posizione di San Marino in Consiglio Grande e generale e che San Marino ha una tradizione di rapporti con tutti e non pone limiti al dialogo, ma di sicuro il nostro Paese difende certi valori e principi e noi siamo in prima linea in questo”. Il Segretario spiega poi che al momento non risultano investimenti sammarinesi in Iran e viceversa o interscambi commerciali.

Nelle sedi internazionali, il prossimo appuntamento in cui potrebbe emergere il tema Iran è l’Osce, spiega, ai primi di dicembre e la Ministeriale a dicembre. “Vorrei comunque richiamare proprio la nostra posizione all’Onu sui diritti umani, ovunque nel mondo e non solo in una Regione”, precisa il Sds Beccari. Spiega infine, rispetto le azioni concrete possibili, che San Marino potrebbe, in collaborazione con altri Stati, presentare una Dèmarche per l’apertura di fase di dialogo che faccia finire le tensioni nel paese. Il comma comunicazioni si conclude con la messa a verbale da parte del Presidente Rondelli  di un testo in cui si riferisce che la Commissione richiama l’attenzione sulla questione Iran.

I lavori proseguono con l’esame di alcune richieste di permessi di soggiorno, anticipati all’Ordine del giorno, per arrivare poi al comma 2 Esame in sede referente del Progetto di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”.

SMNA

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