Home Notizie del Giorno Incrementati i rapporti tra San Marino e l’Ospedale Cottolengo di Torino   

Incrementati i rapporti tra San Marino e l’Ospedale Cottolengo di Torino   

da Redazione

Una collaborazione strategica, che mira a incrementare l’expertise e lo scambio di competenze tra l’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino – in particolare il Servizio di Senologia – e l’Ospedale Cottolengo di Torino, con particolari ricadute anche sull’associazionismo e il supporto post operatorio alle pazienti.  

Questi gli obiettivi fissati al termine della visita avvenuta il 9 novembre del Dottor Riccardo Bussone, Direttore della Breast Unit della famosa struttura sanitaria piemontese, insieme alla Dott.ssa Monica Schina, membro dell’Associazione Casa Breast. Ad aprire la mattinata il colloquio con il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale Roberto Ciavatta e con il Direttore Generale dell’Istituto Sicurezza Sociale Dottor Francesco Bevere: in questa sede sono stati esaminati tutti i potenziali punti di collaborazione tra le due strutture, con particolare riferimento alle nuove tecnologie utilizzate, agli screening attuati sulla popolazione e all’associazionismo post operatorio.

Al termine, il Dottor Bussone e la Dott.ssa Schina hanno visitato il Servizio di Senologia e il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di Stato, intrattenendo un lungo confronto con il Dottor Antonio Battistini e la Dott.ssa Stefania Larghetti. Particolarmente apprezzata è stata la tecnologia in dotazione all’Ospedale della Repubblica di San Marino utilizzata per lo screening mammografico e, in abito oncologico, il “casco refrigerante” (dono dell’Associazione Oncologica Sammarinese), che permette di limitare la caduta dei capelli alle pazienti in terapia, con importanti risvolti dal punto di vista psicologico.

Proprio il supporto al paziente oncologico e il sostegno esistenziale e spirituale, al fine di un miglioramento della qualità della vita durante e post trattamento, sono stati tra gli argomenti più dibattuti. “Molte pazienti oggi – ha dichiarato a tal proposito il Dottor. Bussone – non sono spaventate dall’intervento, quanto ai risvolti sociali e estetici che dovranno affrontare successivamente”.

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