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Verona: ad Adigeo il nuovo store monomarca della sammarinese Marlù

da Redazione

Dopo l’apertura del primo store europeo, a Budapest, continua anche in Italia la crescita dei negozi monomarca Marlù. Aperto ieri (10 luglio), all’interno dello Shopping Center Adigeo di Verona, il punto vendita dedicato esclusivamente al nuovo concept del gioiello creato dalle sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri

Il costante successo Marlù nasce da un nuovo modo di pensare e proporre bracciali, collane, anelli, charm e orecchini. È una nuova categoria della moda, lontana dai modi più tradizionali di intendere gioielli e bijoux. Le creazioni Marlù, infatti, intrepretano e anticipano le nuove tendenze, ma sono sempre traversali alle diverse identità di ogni persona. Rompono non solo lo schema moda uomo/donna, ma superano ogni differenza di genere, identità, stile di vita. Consentono a chi indossa gioielli Marlù di esprimere la sua unicità e individualità, le proprie emozioni e i propri sentimenti. È una visione sintetizzata con chiarezza dal payoff di Marlù: “Diversamente Tu”.  

Non a caso, all’ingresso dello store Adigeo è installato e connesso, e a piena disposizione di ogni visitatore, un Ipad che presenta tutte le collezioni di Marlù, accomunate dalla possibilità di essere interpretabili, mixabili e componibili tra loro secondo scelte e gusti anche molto personali. Ogni cliente Marlù può dunque creare in anteprima il suo gioiello unico e personalizzato sui dispositivi elettronici: basta poi sfiorare il tasto invio e dopo pochi minuti può ritirare la sua creazione direttamente dalle mani del personale dello store.    

Con la nuova vetrina veronese Marlù arriva a quota 42 store monomarca. È un numero destinato ad arrivare presto a 44, grazie anche all’apertura del nuovo negozio piemontese di Novara e di quella nuovamente a Verona questa volta nel centro commerciale La Grande Mela.   

LA STORIA DI MARLÙ 

Marlù nasce sul Monte Titano nel 2001, dall’intraprendenza creativa delle sorelle Fabbri: Morena (la creativa), Marta (la comunicatrice) e Monica (la donna marketing). Parallelamente ai loro impegni familiari di madri (da qui la loro policy aziendale all’insegna della parità di genere), nel 2001 hanno il coraggio e l’intuizione di fondare un marchio (era un momento, anche allora, in cui il mondo stava entrando in un periodo economicamente incerto e difficile). Sono convinte che la logica del gioiello è mutata: non più status symbol prezioso per i materiali, ma emblema di valori e significati affettivi. Per questo, si collocano sul mercato in una nuova e inesplorata categoria merceologica, per fascia di prezzo, tipologia di prodotto e materiale utilizzato. Una nuova categoria “Marlù” che si pone al di fuori sia della Bigiotteria che della Gioielleria. La grande attenzione di Marlù per i social media e le nuove forme di comunicazione la portano a curare collaborazioni importanti con l’Università di San Marino (corso di laurea in Design e con quella di Bologna (corso di laurea in Comunicazione e Digital Media). Il gruppo Marlù oggi conta più di 130 dipendenti, di cui oltre la metà sono donne. Dall’apertura del primo store monomarca, avvenuta a Riccione nel 2014, il loro numero è salito oggi a 42. 

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