Home Dal giornale Editoriale: sinergie con i vicini, non campanili

Editoriale: sinergie con i vicini, non campanili

da Daniele Bartolucci

L’appello del Sindaco di Rimini poche settimane fa ad una cooperazione più estesa ed efficace con la Repubblica di San Marino ha riaperto – in chiave positiva – la storica discussione su come far coesistere uno Stato, con tutte le sue strutture ed aspettative, e un territorio così dinamico come la riviera romagnola e il suo entroterra, che questo piccolo Stato lo inglobano. Partiamo dal linguaggio: in verità lo abbracciano, non lo inglobano. E seguendo questa linea, la risposta è una e una sola: cooperazione. Che non significa collaborare solo quando vi si è quasi costretti od obbligati, come ad esempio il Gran Premio della MotoGp. Ma appunto mettere insieme le forse per crescere entrambi. E anche per guadagnarci, tutti. L’appello riminese è questo, del resto, perché parte dalla consapevolezza che insieme si ha più forza (ad esempio per rinnovare la Superstrada), ma anche più risorse pubbliche e private (vedi l’eccezionale Adunata degli Alpini, la prima “internazionale”). Un appello che aveva fatto suo anche la nuova Sindaca di Cattolica, Franca Foronchi, nell’avviare una nuova stagione di “sinergie strategiche con tutto il territorio” e che ora spetta a San Marino rendere più concreto. Anche guardando ai nuovi Sindaci della zona sud, dal riconfermato Giorgio Ciotti a Morciano a Gianluca Ugolini (già vice della Spinelli) a Coriano, fino alla “nuova entrata”, Daniela Angelini, che ha vinto a Riccione al primo turno chiudendo di fatto l’era Tosi. Nuovi Sindaci, vecchi problemi e nuove sfide. Ma anche un nuovo dialogo con San Marino, improntato su meno campanili. O meno torri.

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