La 75^ Assemblea Mondiale della Sanità, in corso di svolgimento a Ginevra fino al prossimo 28 maggio, torna a riunire tutti i 194 Paesi dell’OMS per la prima volta dall’inizio della pandemia.
La sessione di quest’anno dell’Assemblea Mondiale della Salute è incentrata sul tema “Salute per la pace, pace per la salute” ed è anche caratterizzata dalla nomina del prossimo Direttore Generale, che dovrebbe vedere la conferma per altri cinque anni di Tedros Adhanom Ghebreyesus, indicato come candidato da diversi Stati membri.
Nella sezione plenaria di questa mattina proprio il Direttore Generale ha presentato il documento World Health Statistics 2022, in cui una nutrita parte è stata dedicata ai numeri del Coronavirus: “Significative disuguaglianze – si legge nel documento – sono alla base della distribuzione dei casi e dei decessi di Covid-19, nonché dell’accesso alle vaccinazioni. Il 74% delle persone nei Paesi ad alto reddito sono vaccinate ma solo il 12% lo è nelle Nazioni a basso reddito, dove solo 3 operatori sanitari su 10 hanno completato il ciclo rispetto a una media globale dell’80%”.
Il Direttore Generale dell’OMS Ghebreyesus, nel suo discorso inaugurale ha posto proprio l’attenzione su questo aspetto, ricordando come “la salute non potrà essere garantita finché ci saranno conflitti e disuguaglianze nel mondo”.
A rappresentare la Repubblica di San Marino il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale, Roberto Ciavatta, il Dirigente dell’Authority Sanitaria Claudio Muccioli, l’Ambasciatore Permanente della Repubblica di San Marino presso le Nazioni Unite a Ginevra Marcello Beccari, Beatrice Simoncini, Segretario d’Ambasciata del Dipartimento Affari Esteri.
Nel suo discorso pronunciato all’interno dell’Assemblea, il Segretario Ciavatta ha ricordato come “Dopo più di due anni in cui noi tutti siamo stati colpiti dalla pandemia da Covid-19, che ha fortemente minacciato la salute dei nostri cittadini, le immagini di ospedali ridotti in macerie dai bombardamenti aggiungono preoccupazioni ad una situazione già di per sé degradata. Senza ospedali, senza personale sanitario, senza possibilità di svolgere procedure d’urgenza, il bilancio di ogni conflitto degenera e rischia di tramutarsi in tragedia. In tali drammatici contesti, la tutela della salute rischia di venir compromessa andando a colpire sempre le fasce più deboli della popolazione e, da sempre, una popolazione privata dell’accesso alle cure è una popolazione più esposta a reazioni, ribellioni e malcontento generalizzato.”
Ha poi proseguito ricordando come “Durante la prima guerra mondiale la Repubblica di San Marino organizzò un ospedale da campo nel quale, nel luglio 1918, ricevette le prime cure Ernest Hemingway. Mi piace credere che anche attraverso il lavoro dell’ospedale da campo sammarinese ci sia stato permesso di godere oggi della letteratura di Hemingway. Ogni soldato, ogni ferito civile di guerra potrebbe essere un futuro Hemingway che l’umanità non deve correre il rischio di perdere. Reputo dunque che l’OMS possa avere un importante ruolo di dialogo tra le parti, focalizzando quanto la salute sia un interesse primario condiviso da ogni Paese, oltre che un importante ruolo nel coordinamento e nella distribuzione di dispositivi e farmaci necessari per garantire a tutti l’accesso alle cure. Tuttavia, per citare il Direttore Generale, c’è una ‘medicina che l’OMS non può fornire ed è la pace’: per ottenerla, cari colleghi, non potremo che contare sulla nostra comune volontà di intraprendere veramente un percorso verso il dialogo e la cooperazione internazionale.”
Nel corso della mattinata, prima della sezione plenaria del pomeriggio dove è intervenuto, il Segretario Ciavatta ha incontrato in un cordiale bilaterale Albert Font Massip, Ministro della Salute del Principato di Andorra. Al centro dell’incontro le politiche comuni che i due paesi stanno portando avanti nel tavolo di lavoro delle Small Countries Initiative, istituto proprio dall’OMS nel 2013.