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Consiglio Grande e Generale, lunedì 22 novembre (SMNA)

da Redazione

Le dimissioni di presidente e componenti dell’Autorità Garante per l’Informazione, vaccino e terza dose eterologa, ma anche il progetto di legge sull’interruzione di gravidanza e la riforma dell’ordinamento giudiziario, o ancora debito pubblico e caro-bollette: tanti i temi affrontati nel comma comunicazioni che ha aperto la sessione consiliare di novembre e ha occupato tutta la seduta del pomeriggio. La seduta si è interrotta, una volta concluso il dibattito sulle comunicazioni,  e avviati i comma relativi a nomine e sostituzioni. I lavori riprenderanno il 23 novembre nel primo pomeriggio.

 Di seguito la prima parte del dibattito.

Teodoro Lonfernini, Sds con delega all’Informazione: “Con grande stupore ho letto la lettera di dimissioni del presidente e dei componenti dell’Autorità Garante per l’Informazione, in cui riscontro imprecisioni, nonchè infondatezze sulle motivazioni riportate. La Segreteria di Stato si era infatti presa l’impegno di risolvere le problematiche e le aveva già risolte. Era stato previsto l’utilizzo delle sale della Segreteria di Stato per il Lavoro, il ricorso del personale della Segreteria per la ricezione di posta e per le convocazioni, l’uso esclusivo di un pc e una mail dedicata, si è previsto un gettone di presenza, con un fondo a disposizione, tutto questo in attesa della revisione complessiva della legge per l’Informazione, la cui bozza del pdl è già stata consegnata ai capigruppo.  Informo poi l’Aula che d’altra parte non sono mai pervenute risposte dal Garante per l’informazione alle mail inviate dalla Segreteria di Stato, in cui si chiedeva la verifica degli operatori in territorio sammarinese che non operano correttamente in base alle norme. E aggiungo un altro fatto grave: che i contenuti della lettera- che è stata indirizzata a Reggenti e Capigruppo- sono stati pubblicati su “La Serenissima” prima che fossero protocollate dagli uffici. Ci si è preoccupati più di farne una velina giornalistica che del rispetto dell’iter istituzionale. Invito ad accogliere le dimissioni presentate, per quanto mi riguarda, mi rimetterò al lavoro sulla ricerca del nuovo presidente. Una parte dell’informazione del nostro Paese non è libera: in talune fattispecie è controllata dalla politica diretta di alcuni partiti. Sono in possesso prove documentali che possono provare quando dichiarato e che saranno inoltrate alle autorità preposte, dato che l’Autorità garante non ha voluto agire nelle sedi appropriate. Un’informazione ricca di infingimenti e strumentalizzazioni politiche è del tutto in atto, ed è gravissimo. Attraverso una informazione scorretta e strumentale e di parte si può fare molto male alla comunità e alle persone. E’ ora di porre fine a tutto questo”.


Stefano Canti, Segretario di Stato al Territorio: “Riferisco all’Aula sulla partecipazione della delegazione sammarinese alla Cop 26 di Glasgow. La Repubblica di San Marino ha fatto la sua parte, appoggiando le linee generali e portando contributi propri. Si è insistito sulla promozione della cooperazione tra piccoli Stati, è stato possibile effettuare incontri bilaterali con leader di altri Paesi e con il presidente del parlamento europeo. La partecipazione è stata un’occasione di confronto sulle politiche messe in atto in altre nazioni sulle politiche adottate e pensate di contrasto al cambiamento climatico. San Marino deve fare la sua parte per la tutela del proprio territorio e per le future generazioni. Per le sue caratteristiche San Marino può diventare un laboratorio di politiche da replicare in altri parsi. Il Tavolo dello sviluppo sostenibile è al lavoro e sta elaborando un testo di proposte contro il cambiamento climatico. La Cop 26 ha posto l’attenzione sul cambiamento climatico e gli Stati si sono impegnati a integrare le politiche di protezione dell’ambiente per ridurre l’impatto del cambiamento climatico. Per invertire la tendenza occorre agire subito: l’impegno della mia Segreteria è volto a promuovere l’aggiornamento di leggi sammarinesi sulla tutela dell’ambiente, dobbiamo investire in qualificazione dell’edilizia urbana, bisogna impegnarsi per l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile, la riforestazione, l’approvvigionamento idrico, rifiuti… tutti i temi su cui il tavolo sta lavorando”.

 
Aida Maria Adele Selva, Pdcs: “Il 20 novembre scorso è stata la giornata mondiale dell’infanzia, sono passati oltre 30 anni dall’adozione della Convenzione Onu per l’infanzia e l’adolescenza . A che punto siamo con la tutela dei minori? Oltre 400 mln di bambini nel mondo vivono in aree di conflitti, oltre 5,5 mln di bambini sotto i 3 anni soffrono la fame… per non parlare della violenza su bambini e adolescenti. I dati sottolineano la necessità di un impegno universale per la tutela di diritti inviolabili per ragazzi e bambini, di aumentare gli sforzi compiuti finora per proteggere i loro diritti. Giovedì prossimo, il 25 novembre, sarà invece la Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne, fenomeno che permea ancora la nostra società. La Giornata è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. I diritti umani sono alla base dell’esistenza umana”.

Eva Guidi, Libera: “Siamo in attesa del Progetto di legge che deve dare seguito alla volontà espressa dai cittadini con il referendum del 26 settembre. Non è più tempo di avere pareri discordanti in maggioranza, il quesito sull’interruzione di gravidanza e il voto dei cittadini sono molto chiari, ci aspettiamo venga recepito in tempi rapidi e venga messo in agenda subito. Si dirà che non è urgente, che siamo nei tempi per tradurlo in legge, ma c’è un concetto strano delle tempistiche… Sulla campagna vaccinale: i dati ci dicono che purtroppo i contagi stanno nuovamente risalendo. Siamo di fronte a una nuova ondata che va affrontata con decisione. Sui vaccini avrei piacere di porre domande al governo che mi vengono rivolte quotidianamente dai cittadini, la situazione non è ancora chiara: cosa succede se i cittadini decideranno di non procedere con il booster Ema, dopo aver completato il ciclo vaccinale con Sputnik? Ci sarà la possibilità di una ulteriore proroga? Ci sono ancora margini per il riconoscimento dello Sputnik e per chi vorrà fare la terza dose con Sputnik? Su questo c’è molta confusione”.

 
Nicola Renzi, Rf: “Proprio oggi abbiamo come Rf depositato una interpellanza sulle questioni sollevate dal consigliere Guidi. Se si guarda a quello che sta avvenendo in Italia- ma anche in maniera violenta a Bruxelles, Rotterdam etc…- non si può non pensare alla lotta senza quartiere tra chi ha una impostazione verso la malattia e chi ne ha un’altra. Il primo appello che rivolgo è proprio quello che, consapevoli di quello che sta succedendo in Europa, noi cerchiamo di scongiurare questo meccanismo nella Repubblica di San Marino che, in una realtà come la nostra, rischierebbe di diventare insostenibile. Non ho risposte, serve un confronto serio e faccio un appello accorato affinché si riescano ad evitare forzature e reazioni incontrollabili. Per chi ha fatto due dosi di Sputnik, mi chiedo, l’esigenza di fare una terza dose con vaccino eterologo è determinata da una vera esigenza sanitaria o dalle pressanti richieste che arrivano fuori di qui, per diventare sempre più conformi al modello di green pass italiano? La mancanza di risposta a questa domanda non fa che acuire lo scontro e non fa che aumentare diffidenze e preoccupazioni. Abbiamo speso soldi per lo studio dello Spallanzani, i risultati possono essere diffusi alla popolazione? I cittadini ci chiedono infatti quanto duri la copertura Sputnik e quando sia necessaria la dose booster. Il governo dovrebbe fare di tutto, non per imporre ma per chiarire.  Anche per fare chiarezza sui ‘furbetti del vaccino’. Di qui l’esigenza di dover procedere all’audizione con l’ex direttore Iss Bruschi”.

Matteo Ciacci, Libera: “Gli interrogativi di Guidi e Renzi sono assolutamente legittimi. Libera è per la scienza e per ridurre le contraddizioni nelle scelte politiche. Anche io mi associo alla richiesta che sia convocata l’audizione di Bruschi entro fine mese. Invito il presidente della commissione Sanità a mantenere l’impegno preso. Sulla terza dose, auspico altrettanta responsabilità da parte dei sammarinesi e chiedo anche io siano pubblicati gli studi dello Spallanzani. E chiediamo che gli errori mediatici fatti l’anno scorso con l’Italia non si ripetano più.  Il mio gruppo ha sempre criticato l’impostazione della nuova legge dell’Editoria del Segretario Lonfernini che ha presentato una legge completamente trasformata tra prima e seconda lettura, e in cui voleva dare alla Segreteria il compito di decidere quale fosse una testata giornalistica o meno, poi ci sono state denunce a un giornale che ha solo un problema, anche se in realtà si può criticare l’azione politica di x o y…questo atteggiamento non ha contribuito a migliorare la situazione dell’informazione nel nostro paese e oggi ci troviamo nella condizione che la legge deve essere applicata: prevedeva trasparenza totale da parte di tutti i giornali e blog di informazione, sia rispetto al loro finanziamento  sia per le regole di ingaggio. E’ questo che dobbiamo fare. Non credo che un giornalista serio come Sonia Tura scriva quella lettera senza aver fatto tutto il possibile per derubricare certe questioni. Dobbiamo iniziare a lavorare da qui: far applicare la legge in modo rigoroso”.


Oscar Mina, Pdcs: “Volevo rassicurare il consigliere Ciacci sulla Commissione 4^, ho provveduto ad avvisare in modo preventivo tutti i commissari che la convocazione verrà fatta il 30 di questo mese, non ci siamo assolutamente dimenticati, nemmeno mi sono dimenticato il contenuto dell’Odg che chiedeva di reperire chi verrà audito. Siamo in attesa di ricevere la relazione, sarà una seduta segreta e la relazione sarà distribuita a ciascun commissario. Non accetto che il collega Renzi richiami all’ordine. Ho sempre agito in modo tale da inviare una convocazione preventiva a tutti i commissari”.

Giovanni Zonzini, Rete: “Ho ascoltato con interesse il dibattito sulle dimissioni dell’Autorità garante dell’informazione, confermo le stesse perplessità del Segretario. A parte la sede, tutte le tre condizioni poste nella lettera invitata sono state accolte con l’articolo 24 della legge di Assestamento bilancio. Consigliere Ciacci, va bene cavalcare l’onda, ma si sono lamentati di quanto già c’è. E’ una mancanza grave non essersi informati. Sulla legge approvata dall’Aula, ricordo che ha ottenuto l’unanimità in seconda lettura e non vedo nessuno scandalo sulla legge. Sappiamo tutti chi sta dietro ai giornali, serve una trasparenza formale. Comunque è legittimo che un gruppo possa finanziare un giornale, come è un diritto per il lettore sapere da chi è finanziato il giornale. Sul richiamo vaccinale: Renzi chiede se lo si fa per motivi politici o sanitari. Lo domandi al governo italiano e a tutti i governi europei. E’ stato detto a più riprese dai medici Iss che la copertura vaccinale dopo alcuni mesi tende a calare ed è necessario un richiamo vaccinale. Capisco poi una certa necessità di strizzare l’occhio alla piazza che si riunirà qui sotto… Nel nostro paese alle soglie del 2022 credo si debba avviare un pensiero di lungo periodo. Libera, nella sua conferenza programmatica, parla di debito buono e cattivo. Secondo me il nostro Paese dovrebbe puntare su due fattori: uno è quello energetico, il consigliere Giovagnoli aveva portato avanti la proposta di valutare l’indipendenza del nostro Paese con un progetto sull’energia eolica, che dovrebbe invece essere presa in considerazione. Altro problema è l’aumento dell’età mediana e l’invecchiamento della popolazione, avremo un paese sempre più proiettato sul passato. Il nostro Stato dovrebbe avviare a debito investimenti importanti, sia per invertire la curva demografica e attraverso l’acquisizione- dentro o fuori territorio- di fonti energetiche utili a garantire un’autonomia”.

Stefano Giulianelli, Pdcs: “Si è inasprita la critica verso governo e maggioranza rispetto allo stato delle finanze pubbliche, ritengo importante confutare stereotipi artatamente diffusi. Il primo stereotipo è quello secondo cui il debito estero sarebbe stato bruciato senza un ritorno per la collettività.  Il debito pubblico interno dal 2016 al 2019  è cresciuto mediamente del 13% all’anno. Al 31 dicembre 2020 il debito pubblico toccato quota  581 mln di euro per effetto dell’accensione del prestito ponte di 150 mln di euro con Carghill, il prestito è stato erogato a dicembre 2020, dopo che la liquidità dello Stato aveva toccato il minimo storico di 12,6 mln di euro nel novembre 2020, in piena emergenza sanitaria. Le opzioni per far fronte a uscite corrente erano poche: finanziarsi all’esterno per sostenere spese correnti o evitare prestiti e trovarsi senza le  risorse finanziare per pagarsi stipendi e pensioni e altri oneri retributivi dello Stato. Il ceto bancario sammarinese all’epoca non poteva finanziare nemmeno un terzo di quanto necessario. Il prestito estero ha così permesso al nostro Stato di onorare gli impegni finanziari. Il problema non è tanto se utilizzare o meno le risorse del debito per la spesa corrente, ma fare in modo che il disavanzo primario dello Stato tenda al pareggio. Ovvero comprimere i più possibile le uscite e aumentare le entrate, obiettivo raggiungibile solo nel medio-lungo termine. E’ un’utopia pensare di arrivare a un avanzo primario nel breve periodo. E’ impensabile allo stesso modo far fronte a spesa corrente senza riserve di liquidità. Il governo di Adesso.sm ha affrontato senza risolverlo il problema della carenza della liquidità, attraverso l’introduzione di una patrimoniale straordinaria sugli immobili e  una sanatoria edilizia. Quando la sinistra è al governo introduce imposte e tasse che deprimono comparto immobiliare con il solo scopo di fare cassa, quando è all’opposizione chiede incentivi per la riqualificazione con la liquidità derivante del debito. Non si può, in un momento critico come quello attuale, attaccare il governo perché garantisce il puntuale pagamento di stipendi pubblici e pensioni e trasferisce risorse considerevoli alla sanità pubblica. Altro stereotipo è quello del default di Stato che cozza con gli giudizi di agenzie di rating e Fmi, che hanno confermato i progressi della politica economica di questo governo e, cosa più importante, hanno confermato la capacità di resilienza e crescita complessiva del nostro tessuto economico. In un contesto di fiducia del genere, lo spettro del default può essere allontanato senza troppa fatica. Gli obiettivi raggiunti dal governo in campo economico, come il collocamento del bond sammarinese, non possono costituire un punto di arrivo, ma devono essere considerati un punto di partenza. Ultimo stereotipo: la presunta mancanza di un “progetto paese”.  Esiste un programma economico dell’Esercizio 2022, in cui sono contenute le principali linee di politica economico- finanziaria che il governo intende percorrere nel breve-medio termine”.

Iro Belluzzi, Npr: “Sul bilancio e sulle politiche del Paese: di piani di sviluppo e intervento ne sono stati prodotti mille e una copia, ma mai attuati. Non è tanto la capacità di scrivere, ma di portare avanti progetti condivisi che se no, restano progetti nel cassetto. Non possiamo rimpallarci le responsabilità del debito o non debito che partono dal processo Varano, dall’esproprio compiuto dalla procura italiana che ha portato ad esplodere il debito pubblico. Tutto ciò è avvenuto perché non erano state fatte scelte rispetto alla maggiore integrazione verso l’Europa e le sue leggi. Se non troviamo una corretta via per lo sviluppo, certamente il debito estero è speso inutilmente. Ci troveremo  molto presto impegnati in nottate e giorni interi durante la legge di bilancio, magari senza trovare soluzioni da portare in porto. L’emergenza del momento: si sta sviluppando nuovamente la pandemia da Covid. Per fortuna le cose a San Marino vanno decentemente, ma bisogna andare di pari passo con la vicina Italia per evitare problemi nella circolazione. A differenza del collega Renzi non ho dubbi sull’efficacia e sulla bontà della vaccinazione eterologa. Gli studi stanno mettendo in evidenza quanto una dose booster potenzi l’efficacia. La politica interna deve muoversi in maniera coordinata rispetto alla circolare italiana, in funzione di quello che purtroppo ha considerato rispetto i vaccini non Ema: superati i 6 mesi, si è costretti a un ciclo vaccinale diverso per poter avere il green pass”.


William Casali, Pdcs: “Ringrazio il consigliere Giulianelli per il suo intervento, con dati puntuali di bilancio. Se questo governo ha potuto fare una prima emissione di bond, non significa che sia il governo del debito, che c’era già da diversi anni. Gli impegni presi dal  governo per un modello di sviluppo sono oggi sviscerati, colgo l’invito che ci debba essere unità di intenti nel tentare di dare unità di risposte ai cittadini. Il 15 novembre scorso il ministero italiano della Trasformazione digitale e dell’innovazione tecnologica ha informato i suoi cittadini che è possibile scaricare in modo gratuito dai portali della Pa una serie di certificati,  un modo cui si dà anche risposta alla pandemia. Sull’identità digitale c’è un dibattito in corso, perchè va garantita l’interoperabilità nei diversi Paesi per i cittadini e rappresenta un  motivo di crescita e occasione per aprire nuovi mercati. Invito governo e aula ad attenzionare l’argomento e vedere nello sviluppo tecnologico una opportunità anche per la parte sanitaria, in grado di migliorare la vita dei cittadini”.

 
Andrea Zafferani, Rf: “Sul bilancio  anche per il 2022 abbiamo un disavanzo di 82 mln di euro, la delibera del governo lo rende chiaro. Di fronte a questa situazione mi riecheggiano parole sentite un mesetto fa, quando si è discusso dell’assestamento: si è detto che il 2022 sarebbe stato l’anno delle riforme per avvicinarci al pareggio di bilancio, invece abbiamo un disavanzo previsionale superiore a quello dell’anno scorso. E soprattutto nel bilancio non ci sono indicazioni su riforme o su temi contingenti come aumento delle bollette. Se il governo non interviene per calmierare i costi per la fascia della popolazione più debole è un problema serio. E non ci sono scelte nemmeno per lo sviluppo, con un fondo di 4 mln di euro. Ne discuteremo in prima lettura  nella prossima sessione, anche se presentare il bilancio in prima lettura a dicembre non mi fa pensare ci sia poi un gran tempo per intervenire su questo documento. E sento ancora i consiglieri che pensano ancora a guardare dagli specchietti retrovisori e a dire da dove arriva il debito. Mi sto facendo tante domande in questo periodo, quando vedo che ci sono contagi elevati ma situazioni ospedaliere sotto controllo. Ma davvero la situazione è così tragica? Lo scopo non era quello di ridurre la pressione negli ospedali? Non ci siamo riusciti? Noi gioco forza dobbiamo adeguarci all’Italia, ma qualche domanda ce la dovremmo fare. Sul tema vaccinale: la struttura sanitaria deve far chiarezza subito ai sammarinesi dicendo se chi sta facendo la terza dose tra 20 giorni dovrà fare anche la quarta. Perchè la circolare italiana è chiarissima a riguardo. Lo abbiamo chiesto in una interpellanza depositata oggi e aspettiamo risposta precisa”.

 
Mirko Dolcini, Dml: “Molti dati recenti danno il quadro della dimensione dei problemi psicologici nei giovani causati dalla pandemia: un + 30% di attività autolesionistiche registrate al Pronto soccorso dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. Il presidente del Telefono azzurro dice che la salute mentale è stata minata dalla crisi pandemica e dalle misure prese per il contenimento, su tutte le Dad, con un +32% di chiamate ricevute per rischio suicidi tra bambini, rispetto al periodo pre-Covid. Depressione, disturbi d’ansia hanno  picchi tra persone di 20-24 anni; un giovane di 18/24 anni su 4 ha aumentato l’uso di sostanze stupefacenti per far fronte all’emergenza da Covid.  Solo in Italia ci sono stati 1,4 mln di esami di screening oncologici in meno nel 2020,  con ripercussioni importanti nei prossimi mesi e anni. E ancora, più consumo di alcool ..siamo la politica e noi dobbiamo interrogarci su questi temi.  A San Marino abbiamo messo 200 bambini delle elementari in Dad nei giorni scorsi, per una ventina di contagi, quando oggi abbiamo le terapie intensive vuote. E’ la giusta proporzione? Quando ci sono anche minoranze che contestano misure, noi dobbiamo confrontarci. Poi ovvio è la maggioranza che decide ma bisogna tenere in considerazione quanto dicono le minoranze”.

 
Elena Tonnini, Sds per gli Affari Interni: “Sulla mancanza del pdl sul quesito referendario: si è intervenuti con delibera dell’11 ottobre che identifica la delegazione di governo per la preparazione del testo. La scorsa settimana è stata l’occasione per un primo incontro della delegazione proprio per un confronto su una bozza di legge su cui si sta lavorando. Il governo non è fermo su questo tema, anche se per legge ci sono 6 mesi di tempo per elaborare un progetto di legge che recepisce il quesito referendario. Ci si è attivati ben prima. Il pdl dovrà essere presentato al Collegio garante delle norme che potrà  poi proporre modifiche e ci sarà tempo un ulteriore mese per accoglierle”. 

Marica Montemaggi, Libera: “Ringrazio il Segretario per l’aggiornamento sulla legge per l’interruzione di gravidanza, speriamo ci possa essere un confronto anche prima della presentazione della legge. Libera ha chiesto al Presidente della Commissione consiliare preposta un confronto sul tema della gestione covid nella scuola per capire meglio, rispetto alle recenti dichiarazioni del dirigente scolastico sul disagio che si sta registrando, dovuto anche al riscontro degli sportelli ascolto. Dal punto di vista politico dobbiamo essere consapevoli che non possiamo tornare a una normalità pre covid ma gestire una nuova normalità e problematiche che stanno emergendo. Mi sembrava che anche il Segretario Belluzzi fosse a favore del dibattito e che si possa fare al più presto. Credo sia urgente affrontare la questione”.

 
Andrea Belluzzi, Sds Cultura e Pubblica istruzione: “Le istituzioni e i paesi tutti si stanno accorgendo di un problema che è il disagio dei giovani causato dell’emeRgenza sanitaria. Anche noi a San Marino abbiamo fenomeni e problemi. Avremo sicuramente modo di confrontarci su questo nei tempi che gli impegni consiliari ci lasceranno. Dovremo valutare dei dati, un quadro che è il presente e delle riflessioni sul futuro. Il consigliere Dolcini ha citato dati dell’Italia, le stesse situazioni le abbiamo qua. La riflessione che come politica dovremmo fare è che iniziamo il terzo anno con il covid e temo ci sarò un quarto e un quinto anno con il covid, per cui certe riflessioni fatte in emergenza richiedono adattamento a situazione da pandemica a endemica, di convivenza con un quadro generale. La coperta è corta e lo vediamo ogni volta che dobbiamo adottare misure per il nostro Paese. Bisogna trovare una sintesi. Tutto il mondo ha una certezza: che oltre al problema dell’economia e al contagio dei pazienti deboli, c’è un’altra categoria che sta subendo danni e li subirà e sono i giovani”.

 
Maria Catia Savoretti, Rf: “Sulla nota delle dimissioni dell’Autorità garante dell’Informazione, i membri lamentano diverse cose, in primis l’impossibilità di svolgere le loro funzioni stabilite dalla legge, e si dice che queste difficoltà sono state segnalate al congresso di Stato e al Segretario di Stato competente, ma loro stessi scrivono che non c’è stata risposta, se non quella ascoltata prima da Sds Lonfernini che è stata un po’ aggressiva e offensiva.  Le carenze evidenziate sono diverse per un organismo che per legge ha importanti funzioni di tutela e garanzia del settore dell’informazione. Delle risposte in tempi rapidi e precise vanno date, nei confronti dei membri nominati dal Consiglio grande e generale che sono persone di comprovata serietà. Inviterei il Segretario Lonfernini ad approfondire le soluzioni possibili, ma non attraverso lo scontro. Altro riferimento sul Pdl dell’Ordinamento giudiziario: non deve essere un argomento divisorio. Ma serve più confronto, è necessario un dibattito serio con cui migliorare la legge. Con il Segretario Ugolini abbiamo fatto due incontri. Questa legge deve essere la migliore possibile, deve contemplare le osservazioni degli organismi multilaterali. Mi auguro non sia portata nella prossima sessione consiliare, serve altro confronto. Anche se mi sembra ci sia questa urgenza di portarlo in una sessione con tanti punti importanti all’ordine del giorno”.

 
Giuseppe Maria Morganti, Libera: “Il deficit di bilancio è in forte crescita, per 2022 si prevedono 79 mln di euro e passa di debito. La logica doveva essere differente, non parlo solo della destinazione dei soldi presi a prestito che si sono volatilizzati. Ci rendiamo conto non c’è alcun intervento progettuale teso a ribaltare una situazione che rischia di diventare drammatica.
Dal Segretario all’Informazione abbiamo ascoltato un duro attacco ad un organo di garanzia del settore che, se viene attaccato dal governo, significa che c’è un problema serio. Altrettanta preoccupazione emerge sulle proposte in prima lettura di riforma del nostro ordinamento giudiziario. Nelle due riunioni sul Pdl sono emerse le difficoltà che possono esserci in una legge che in prima lettura appare più pensata per altri Stati, speriamo di aver captato disponibilità al dialogo e ci chiediamo quando potrà essere approfondito. C’è disponibilità da parte delle forze di opposizione, è quanto mai opportuno che, prima di forzare la mano, il confronto andasse avanti”.

 
Massimo Andrea Ugolini, Sds con delega alla Giustizia: “Da mesi sono iniziati confronti con le forze di maggioranza e opposizione che ringrazio per aver presentato loro proposte di emendamento e i loro dubbi sul pdl. Credo sia necessario arrivare quanto prima alla riforma dell’ordinamento giudiziario, ci sono temi che non possono essere rimandati. Ho raccolto tutte le osservazioni e nei prossimi giorni proporrò delle proposte di emendamento per migliorare il testo. Il pdl di prima lettura è stato frutto del lavoro della parte togata e dei tecnici, e ha dovuto tenere conto delle direttive indicate dal Greco il cui recepimento va fatto entro marzo 2022 e dovremmo farci trovare pronti, per dare contezza di avere proposto una riforma rispettosa alle nostre tradizioni, ma che guardi anche alle indicazioni degli organismi internazionali”.

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