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Orlando (Pd) a 24 Radio 24: “Governo Draghi complicato con maggioranza poco omogenea”

da Redazione

Governo Draghi, nelle consultazioni “non abbiamo fatto accenno ai nomi né a strutture di governo, quel che abbiamo fatto presente, senza porre alcun veto a nessuno è chiaro che con una maggioranza poco omogenea e senza asse politico preciso si rischia di rendere complicata la navigazione”. Lo afferma Andrea Orlando, vice segretario del Partito democratico, a 24 Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Certamente non abbiamo caldeggiato la presenza della Lega, se una maggioranza ha grandi contraddizioni all’interno governarla è più difficile, penso che sia molto importante insistere sull’individuazione dei punti su cui convergono le forze politiche. Bisognerà coinvolgere meno punti circoscritti, se la maggioranza è molto larga”.

 

“ASSE PER CONTE UNICO MODO PER TENERE INSIEME QUESTA ALLEANZA ANCHE PER FUTURE ELEZIONI”


Giusto insistere per un terzo mandato a Conte? “Sì, aver tenuto un asse con le forze politiche che hanno sostenuto il governo Conte è stata la premessa affinché questa esperienza politica si potesse realizzare, senza il cambio di rotta del M5s, in qualche modo dovuto al rapporto tra queste forze politiche, oggi non ci sarebbero i numeri per un governo Draghi”. Così Andrea Orlando, vice segretario del Partito democratico, a 24 Mattino di Simone Spetia su Radio 24. Orlando conclude “se si vuole costruire un campo alternativo alla destra il passaggio obbligato è il rapporto con m5s, primo o poi ci saranno le elezioni e bisogna un sistema di alleanze”.

 

“PD, ESERCIZIO SINGOLARE PARLARE DI UN CONGRESSO IN PANDEMIA”

 

“Esercizio singolare parlare di un congresso in pandemia, certo una discussione va fatta ma chi critica la linea ha l’onere di indicarne un’altra, se non si vuole un rapporto con il M5s si deve indicare alternativa credibile per costruire alternativa alla destra, beneficiare del lavoro fatto in una direzione e non proporre alternativa mi sembra troppo comodo “. lo afferma Andrea Orlando, vice segretario del Partito democratico, a 24 Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “L’auspicio di tutti – conclude a Radio 24 – è non tornare al Partito democratico del 2018 con numeri non migliori di adesso e un sistema di alleanze nullo”.

 

“SALVINI EUROPEISTA IN 24 ORE, NOI DA SEMPRE”

 

Imbarazzo per una maggioranza con la Lega? “La domanda andrebbe girata a Salvini, perché l’asse incaricato dal presidente incaricato Draghi è lontano da quello che storicamente caratterizza Salvini: l’europeismo, il rifiuto della tassa piatta e una progressività del sistema fiscale. Tutti elementi molto lontani da ciò che la Lega ha sempre sostenuto. Si tratterà di capire se questa conversione avvenuta in poche ore è un escamotage o un fatto reale”. Lo dice Andrea Orlando, vice segretario del Partito democratico, a 24 Mattino di Simone Spetia su Radio 24. Orlando conclude a Radio 24 con una battuta “noi eravamo europeisti prima di questa vicenda, Salvini lo è diventato in 24 ore”.

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