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San Marino, UPECEDS: il Bollettino di statistica del III° trimestre 2020

da Redazione

SAN MARINO – L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica comunica la sintesi dei principali aggiornamenti dei dati statistici relativi a:


Popolazione


Al 30 settembre 2020 la popolazione residente risulta pari a 33.640 unità (+0,3% rispetto a settembre 2019) e la popolazione presente, comprendente anche i soggiornanti, ammonta a 34.793 (+0,25% rispetto a settembre 2019).

Analizzando lo sviluppo della popolazione presente negli ultimi dodici mesi è possibile constatare che i cittadini sammarinesi sono aumentati di 89 unità e rappresentano l’80,6% della popolazione. I cittadini italiani, che rappresentano il 15,2% della popolazione, sono diminuiti di 26 unità, mentre gli abitanti con cittadinanze diverse da quelle appena elencate (4,2% della popolazione) hanno segnato un incremento del +1,5%.

I nati vivi da gennaio a settembre 2020 ammontano a 167 (-4 rispetto allo stesso periodo del 2019), mentre sono stati 247 i deceduti nello stesso periodo, 56 in più rispetto ai primi nove mesi del 2019; tale valore comprende 42 deceduti per Coronavirus. Il saldo naturale si presenta negativo di 80 unità, lo scorso settembre era negativo di 20 unità, un peggioramento non trascurabile che, anche al netto delle vittime per COVID-19, si riduce a 38 unità.

I matrimoni celebrati, ove almeno un coniuge è cittadino sammarinese, da gennaio a settembre 2020 sono stati 80 (-38 rispetto al 2019), di cui 11 celebrati con rito religioso.

Le famiglie ammontano a 14.470 unità (+68 nuclei rispetto all’anno scorso), con un numero medio di componenti pari a 2,31.

Da gennaio 2020 il totale delle persone immigrate ammonta a 260 individui; in particolare, la provenienza della maggior parte degli immigrati è quella italiana (220 immigrati), così come la cittadinanza degli immigrati (172 individui hanno la cittadinanza italiana). Gli emigrati ammontano a 114 individui, di cui 98 hanno scelto l’Italia come destinazione. Gli emigrati con cittadinanza sammarinese sono 72 e 37 quelli con cittadinanza italiana.

 

Imprese


Il numero totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, al 30 settembre 2020, è pari a 4.948 registrando, rispetto al 30 settembre 2019, un decremento di 84 aziende (-1,7%). Analizzando il trend dell’ultimo anno, si rileva la diminuzione del numero delle imprese in quasi tutti i settori: “Noleggio, Agenzie di viaggio, Servizi di supporto alle Imprese” (-13 unità pari al -6,6%), “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (-24 unità pari al -2,4%), “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” (-15 unità pari al -1,4%), “Attività Manifatturiere” (-13 unità pari al -2,5%) e “Agricoltura, Silvicoltura e Pesca” (-5 unità pari al -8,2%).

A settembre 2020 la forma giuridica più diffusa è quella societaria con 2.708 unità, pari al 54,7%, con un decremento di 19 unità rispetto al mese di settembre 2019. Le attività libero professionali con 734 unità rappresentano il 14,8% del totale, si registra un decremento di 31 unità nell’ultimo anno. Le imprese individuali artigianali contano 402 unità (8,1% del totale), 8 in meno rispetto allo scorso settembre.

La maggior parte delle imprese sul nostro territorio ha piccole dimensioni, infatti il 94% del totale ha meno di 10 addetti e il 51% ha un numero di dipendenti pari a 0.

 

Turismo


Nei primi nove mesi del 2020 l’afflusso turistico è stato pari a 853.956 visitatori (-46% rispetto allo stesso periodo del 2019), analizzando il periodo estivo, rispetto al 2019, si rileva un saldo negativo per tutti i mesi da giugno a settembre. Il calo dei mesi di luglio e settembre è del -41% e -37%, più contenuto quello del mese di agosto pari al -15%. Il calo maggiore si è verificato per i visitatori che raggiungono San Marino con i pullman.

Per quanto riguarda il turismo di sosta, da gennaio a settembre 2020 si sono registrati 46.718 arrivi (-46 % rispetto allo stesso periodo del 2019) per un totale di 82.366 pernottamenti (-49%), con una media di 1,8 notti trascorse per ogni persona arrivata. I turisti che nel 2020 hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per il 95% dall’Europa, il 2,4% dall’America e il 2% dall’Asia. L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte dei turisti (71,5% sul totale), seguita da Germania (6,3%) e Paesi Bassi (2,4%). Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proviene dagli Stati Uniti (1,2%). La diffusione del Covid e le restrizioni imposte sulla circolazione delle persone hanno inciso pesantemente sulla presenza di turisti europei ed extra europei nella Repubblica di San Marino.

 

Trasporti

 

Al 30 settembre 2020 il totale dei veicoli registrati in Repubblica è di 52.667 (173 veicoli in meno nell’ultimo anno) e le immatricolazioni di veicoli, 1.845 nei primi nove mesi del 2020, hanno registrato una diminuzione di 773 unità (-30%) rispetto allo stesso periodo del 2019; un decremento imputabile prevalentemente alle automobili, che da gennaio a settembre 2019 hanno raggiunto 1.310 immatricolazioni, 585 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019; il decremento ha coinvolto sia le auto usate che quelle nuove. Si registra un saldo positivo sulle immatricolazione di auto Elettriche o Ibride, che ammontano a 189 unità, 57 in più rispetto all’anno precedente

Nel primi nove mesi del 2020, sono diminuite le immatricolazioni di mezzi di lavoro, ne sono state registrate 158 rispetto alle 254 dello stesso periodo 2019, anche le immatricolazioni di veicoli a due ruote registrano un decremento di 92 unità rispetto all’anno precedente e risultano pari a 377.

 

Occupazione / disoccupazione

 

Al 30 settembre 2019 le forze di lavoro complessive sono pari a 22.700 unità e rispetto al 30 settembre 2019 si evidenzia un decremento di 292 unità (-1,3%). I lavoratori dipendenti del settore privato sono 16.184 (-0,9%) e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’87,7% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro sono rappresentate da: 1.660 lavoratori indipendenti (7,3% della forza lavoro) e 1.139 disoccupati totali (5%), di cui 915 sono disoccupati in senso stretto.

I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono diminuiti di 151 unità; le variazioni negative più rilevanti sono imputabili ai settori: “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (-102 lavoratori pari al -10%%), “Commercio” (-63 lavoratori pari al -2,3%), “Attività Finanziarie e Assicurative” (-44 lavoratori pari al -6,3%) e “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di supporto alle imprese” (-32 lavoratori pari al -4,4%). I settori che hanno registrato un saldo positivo dei dipendenti sono: “Attività Manifatturiere” (+44 lavoratori pari al +0,7%), “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (+45 lavoratori pari al +5,4%) e “Servizi di Informazione e Comunicazione” (+37 lavoratori pari al +4,6%).

Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono aumentati di 77 unità nell’ultimo anno, assestandosi a 3.717 (2,1% rispetto al 30 settembre 2019). Il numero medio di dipendenti pubblici dei primi nove mesi del 2020 è pari a 3.695, valore in linea con la media del 2018 e del 2019.

Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è diminuito del 2%, raggiungendo la cifra di 6.191 lavoratori (-128 unità), pari al 31,1% del totale dei lavoratori dipendenti; nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (55%) e “Impiegati” (42%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti.

Al 30 settembre 2020 i disoccupati totali ammontano a 1.139 unità (-166 unità rispetto al 30 settembre 2019); di questi, 915 sono disoccupati in senso stretto (-91 rispetto al 30 settembre 2019), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (35% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 13% con 119 unità. Il numero medio di disoccupati registrato da gennaio a settembre è pari a 1.211 unità, quello dei disoccupati in senso stretto è 962, valori che restano inferiori alla media degli ultimi tre anni.

 

C.I.G.

 

La Cassa Integrazione Guadagni liquidata, nel periodo gennaio – giugno 2020, ammonta a € 9.310.069,00 con un totale di 2.093 aziende che ne hanno fatto ricorso. Nel 2020 è stata introdotta una nuova una causa per la Cassa Integrazione denominata “Riduzione di operatività determinata dal rischio di contagio da COVID-19 o dalle ripercussioni dovute alla sua diffusione”, a cui nel periodo marzo- giugno hanno fatto ricorso 1.721 aziende, per un totale di 1.518.335 ore e € 8.661.067,00 di importo liquidato. Oltre il 70% delle imprese con almeno un dipendente ha richiesto la Cassa Integrazione a causa dell’epidemia di Covid-19. Il settore che ne ha maggiormente usufruito è quello manifatturiero (30% delle ore liquidate), seguito dal “Commercio” e “Attività di Servizi di Alloggio e Ristorazione” che hanno usufruito del 18% e del 15% delle ore di cassa integrazione con tale causa.

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