Anche quest’anno Santarcangelo Festival apre una finestra sulle proprie attività, in un programma annuale gratuito che si svilupperà fino a maggio in appuntamenti cittadini tra prove aperte, incontri con artisti, attività di residenza e sharing di lavori in divenire ad ingresso gratuito. Un’ulteriore possibilità di condivisione di esperienze, un ponte tra Santarcangelo Festival e il territorio, che coinvolgerà già dal mese di ottobre artisti e performer italiani e internazionali.
Si parte giovedì 11 ottobre alle ore 21.00, al Teatro Il Lavatoio, con la prova aperta di fine residenza di Annika Pannitto, artista di stanza a Madrid. Annika presenta On Hospitality, una coreografia che emerge da una riflessione sulla nozione di ospitalità, da una prospettiva corporea spaziale e visiva. Il lavoro è un tentativo di creare una struttura democratica in cui i ruoli dell’anfitrione e dell’ospite sono condivisi tra le interpreti e il pubblico. Annika Pannitto è coreografa, danzatrice e ricercatrice nell’ambito della coreografia contemporanea, il suo lavoro guarda al corpo umano e alla sua relazione con lo spazio e il tempo.
Venerdì 12 ottobre la danza di Alessandro Carboni è protagonista al MUSAS Museo Storico Archeologico di Santarcangelo per Intercity – percorsi di danza fra le città d’arte, realizzati dalla rete Anticorpi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna in occasione della settimana di “EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna”. Intercity promuove il patrimonio artistico con eventi site-specific realizzati da affermati coreografi attivi in regione, creando una geografia sensibile in cui le atmosfere delle città — con le loro architetture, monumenti, paesaggi, con la vita che vi si svolge — divengono elemento costitutivo delle coreografie.
A Santarcangelo Alessandro Carboni presenta Inverse Power of Wavelengths, un’indagine trasversale sulla relazione tra corpo e città. Il lavoro è stato creato durante lunghi periodi di residenza in città e megalopoli asiatiche, attraverso uno studio dei processi di trasformazione dello spazio urbano. La ricerca messa in atto ha creato un territorio ibrido di sperimentazione in cui le tensioni e i flussi che animano gli spazi urbani sono ricostruiti in scena utilizzando elementi modulari continuamente manipolati e riposizionati dal performer. La città diventa un luogo di esperienza e produzione in cui il corpo, nelle sue diverse specificità, diventa agente di discussione e cambiamento.
Un’anteprima speciale sabato 13 ottobre sulla nuova stagione di Wash Up, al terzo anno di programmazione. Alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio il trap di Kobra e Zoska e la danza di Alessandro Carboni sono i protagonisti di questo appuntamento speciale tra danza e musica, co-curato da 5 teenager under 20. Kobra e Zoska, romagnoli, iniziano quattro anni fa dal freestyle partecipando a eventi hip hop della zona e caricando i brani su soundcloud e youtube. Il loro sound, fatto di bassi 808, parte da basi rap, trap e beat hardcore. Alessandro Carboni è un artista multidisciplinare, da diversi anni focalizza il suo lavoro sullo studio del corpo e le sue relazioni con lo spazio. Ha sviluppato numerosi progetti, reportage, mostre e performance in festival, università, centri di residenza, musei e gallerie in Europa, Stati Uniti e Asia.