SAN MARINO – “La Contessa di Castiglione” occhieggia con grazia e malizia dalle foto che la ritraggono con alcuni dei suoi vestiti più belli. Abiti che hanno fatto epoca, che hanno acceso di invidia e di ammirazione le corti europee della seconda metà dell’Ottocento. Ma è lei che cattura l’attenzione dello spettatore, con quella sua aria provocante, di donna indipendente, assolutamente anticonformista, bella da far impazzire ogni uomo che le si avvicini. Possono fare notizia i suoi 43 amanti ufficiali, e primo tra questi l’imperatore francese Napoleone III, ma oggi, che sono stati superati i falsi perbenismi del passato, fa più notizia l’intelligenza e la scaltrezza di questa donna capace di muovere i fili complicati della politica, anche se spesso non ascoltata.
“La Contessa di Castiglione”, al secolo Virginia Oldoini, torna a vivere negli accenti appassionati della ricerca storica condotta da Antonio Stolfi, che le ha dedicato l’omonimo romanzo (edizioni Albatros), presentato con successo venerdì 22 aprile al salotto letterario di Villa Manzoni.
Antonio Stolfi ripercorre di fronte al pubblico le lunghe ricerche, le peripezie che per quattro anni l’hanno portato a riscoprire documenti d’archivio, memorie, epistolari attraverso i quali ha fatto emergere la vita, i pregi e i difetti di una donna che ha contribuito, grazie alla diplomazia d’alcova, a costruire l’Unità d’Italia.
Il grande merito di Stolfi è proprio quello di avere reso giustizia a un personaggio forse ritenuto secondario, ma a torto, proprio perché Virginia è stata una donna che ha precorso i tempi dell’autodeterminazione femminile.
Il Salotto di Villa Manzoni, voluto e promosso da Ente Cassa Faetano si è arricchito così di un’altra pagina di letteratura storica dalla duplice valenza, in quanto è anche testimonianza del grande potenziale culturale insito nel panorama sammarinese.
