SAN MARINO – Confortati dal successo delle prime due edizioni, riparte il Forum del Dialogo con un suo terzo appuntamento, il 16-17 marzo prossimi su un tema di grande attualità: “Giovani e Adulti, parti o controparti in questa società complessa?”. Tutto è affidato al volontariato di 20 Associazioni culturali che liberamente partecipano, assumendo a turno, ogni anno, la titolarità organizzativa e amministrativa. Dopo la SUMS femminile, per “Noi e l’Islam”, il Comitato Paralimpico per il “Dialogo con le diversità religiose, sociali e culturali”, quest’anno ha accettato l’incarico il Comites San Marino-Italia. A questa generosità si aggiungono i piccoli e preziosi contributi di alcune aziende ed enti. Un Gruppo di Progetto, con le rappresentanze delle Associazioni, coordina la partecipazione il programma, sotto la guida di un responsabile scientifico. Tutto con molto rigore, dato che il Forum non ha scelto il modello spettacolare di un festival, ma vuole essere un “un luogo di riflessione, di discussione e di proposte” per analizzare temi dei nostri tempi e generare pensiero per quanti credono al dialogo e al rispetto delle diversità. Saranno chiamati studiosi esperti che da anni dedicano molta attenzione alla ricerca sociale su questi temi, accompagnati da testimonials con esperienze significative che avrebbero già sperimentato forme di confronto, di scambio, di dialogo non sempre facile, nell’incontro/scontro “quotidiano” della vita organizzata. Ci saranno testimonianze di realtà sociali sammarinesi, ma anche del Circondario e persino internazionali: verrà dal Senegal il Direttore Generale del Ministero della Gioventù del Senegal, il sig. Mor Khoundia Gueye, impegnato in un analogo progetto senegalese: Le Dialogue, nella vita associativa.
In tutta l’operazione ha avuto importanza l’incoraggiamento delle Istituzioni Sammarinesi, dello stesso Consiglio d’Europa, di alcune Università europee e italiane, ma anche dall’adesione di alcuni Comuni del nostro Circondario. Particolarmente gradite, quindi, le adesioni internazionali. L’attualissimo tema della terza edizione del Forum, naturalmente, chiama in causa aspetti particolari dei rapporti intergenerazionali: genitori e figli; insegnanti e studenti; dirigenti e giovani collaboratori; livelli gerarchici diversi nel mondo del lavoro, della politica, della vita associata, ma anche le situazioni di disagio sociale: tutti momenti in cui, purtroppo, è sempre presente la voglia di alcuni “rottamatori” o la tentazione di tradizionali “censori” per tenere in anticamera i nuovi protagonisti che si affacciano sulla scena della vita quotidiana. Contestualmente il Forum punta anche ad un altro obiettivo: non costituendosi in Fondazione o Associazione, vuole consentire alle Associazioni l’opportunità di stare in una “rete di rapporti reali” e far fronte alla crisi in atto dell’Associazionismo, sperimentando che “insieme si può fare quello che da soli non sempre è possibile”. Il programma è molto denso e si prevede una buona partecipazione. Proprio in questi giorni aderiscono i Licei di Sulmona che, come si sa, è città gemellata con Serravalle, che sarà la sede del 3° Forum. Il cantiere del Forum è comunque sempre aperto a quanti – giovani e adulti – volessero portare un loro contributo di idee e di testimonianze.