Sono in 24 e rappresentano l’eleganza, la storia e la cultura della composizione e della decorazione floreale tricolore. Per il terzo anno li porta al Festival di Sanremo l’Associazione Nazionale Piante e Fiori d’Italia, diretta da Cristiano Genovali. Grazie al contributo del maestro ligure, Chicco Pastorino di “Pianeta Fiore, renderanno unici ambiente e luoghi del Festival della Canzone, portando un tutto il mondo l’immagine dei fiori e delle piante italiane. Tra di loro anche una nota targata Romagna. Assieme al gruppo ci sarà anche quest’anno la sammarinese Mara Verbena di “Fior di Verbena”, mentre la new entry del team Francesco Poggiali, vincitore del concorso “Bouquet Festival Sanremo”, arriva da Brisighella.
Come è ormai tradizione i vari bouquet che verranno offerti a cantanti e ospiti del teatro Ariston da “Piante e Fiori d’ Italia, “I Fioristi Italiani” e “Pianeta Fiore”, avranno un filo conduttore a legarli. Spazio inconsueto e affascinante per alcuni aromi tipici della riviera ligure di levante. Nella giornata inaugurale i fiori saranno accompagnati dalla maggiorana considerata simbolo della felicità. Nella seconda serata sarà di scena il timo, da sempre accostato a operosità e diligenza. Terzo giorno dedicato alla salvia una delle più famose piante officinali e simbolo di longevità. A seguire il rosmarino, pianta protagonista delle “Metamorfosi” di Ovidio a cui seguirà, quale gran finale, il re della terra di Liguria: il basilico.
Scuola e stile della decorazione floreale italiana sono un modello e un riferimento in tutto il mondo. La nostra associazione raccoglie veri e propri professionisti , ed esprime la cultura, la storia e la tradizione del bello del nostro Paese – spiega Mara Verbena coordinatrice della “Guida I fioristi Italiani” – con il nostro lavoro cercheremo di offrire un piccolo contributo per rendere ancora più affascinante il Festival e avremo modo di mostrare al pubblico in sala e degli schermi TV quanto la passione, la ricercatezza e lo studio in un settore così esclusivo possano spostare l’ago della bilancia nella direzione della bellezza”.