SAN MARINO – Si terrà giovedì 18 maggio alle ore 18.00 il secondo appuntamento del Mese Dantesco 2017, Poesia e negromanzia del IX canto dell’Inferno: Dante (e Lucano) versus Virgilio a cura di Michele Ghiotti. La conferenza, che prenderà le mosse dai primi 33 versi del canto, analizzerà un episodio apparentemente secondario e, per certi versi, decisamente ambiguo ed enigmatico della prima cantica: i dubbi di Dante nei confronti del suo autorevole maestro.
Virgilio infatti ha appena fallito il confronto con i demoni che bloccano l’ingresso della città di Dite, la frontiera tra Alto e Basso Inferno che i pellegrini devono oltrepassare per proseguire il loro viaggio ultramondano. Dante, di fronte all’insuccesso della sua guida, è preso da sgomento e chiede spiegazioni. A questo punto il venerando poeta tenta invano di tranquillizza-re il discepolo spiegandogli che egli conosce bene il tragitto in quanto lo ha già percorso. Ciò è accaduto, spiega il Mantovano, poco dopo la sua morte, quando il suo spirito venne evocato da una sanguinaria strega di nome Eritone, che lo spedì fino al fondo dell’imbuto infernale a raccattare un’anima dannata per i suoi empi riti.
Questo personaggio, che compare nella Farsaglia del poeta latino Lucano, poema epico citatissimo da Dante nonché opera precorritrice dei generi gotico, horror e fantasy, è evidentemente una figura diabolica, per non dire satanica. Come può Dante sentirsi rassicurato da una confessione tanto assurda? Quali ombre calano sulla figura di Virgilio e sul mondo pagano? Che ragioni metaletterarie stanno dietro a questo cortocircuito? Cosa significa tutto questo nell’economia del suo viaggio verso la salvezza?
La conferenza cercherà di rispondere, almeno in parte, a queste domande muovendosi tra le terzine dantesche e gli esametri del sesto libro della Farsaglia dedicato al rito di evocazione della maga Eritone. Cercando di dissotterrare e resuscitare una fonte a noi poco nota, ma a cui l’Alighieri attinse a piene mani, l’intervento mirerà a rispolverare l’irregolare e perturbante bellezza di questo Stephen King dell’antichità nel tentativo di dimostrare come in fondo ogni atto poetico diventi – riesumando forme, temi e autori dimenticati dal tempo e infondendovi nuova vita – un atto negromantico.
Il ciclo di “Letture Dantesche” si tiene con il patrocinio della Segreteria alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e della Commissione Nazionale dell’Unesco; viene organizzato in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore e si può realizzare grazie al fondamentale contributo economico della Società Unione Mutuo Soccorso. L’Associazione Dante Alighieri, mentre ringrazia tutti coloro che hanno offerto la loro collaborazione, invita a partecipare a questi interessanti e sempre originali appuntamenti letterari.