Martedì 9 maggio alle 20.30 alla Sala Montelupo di Domagnano si apre un confronto tra Istituzioni, Servizi e realtà italiane ed europee per iniziare a parlare di Vita Indipendente per persone con grave disabilità fisica e/o intellettiva.
L’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità afferma in modo esplicito che le persone devono avere “la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”, e sottolinea anche che “i servizi e le strutture sociali destinate a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattate ai loro bisogni”.
Le persone con disabilità hanno gli stessi diritti di chiunque altro, ma bisogni che si discostano da quelli della media della popolazione.
Sono le famiglie che spesso si fanno carico dell’ “abitare assistito” nel caso delle disabilità motorie e/o cognitive-sensoriali, mentre sono i servizi socio-sanitari (residenze sanitarie assistite, residenze protette, gruppi appartamento, comunità, ecc…) che più frequentemente offrono prestazioni tutelari e assistenziali nel caso delle persone con disabilità intellettiva o relazionale.
Abitare in autonomia, affiancati dalla figura dell’assistente personale, è un percorso alternativo dove la persona con disabilità ha la possibilità di scegliere come, dove, quando e con chi vivere.
Abitare in autonomia significa per le persone con disabilità diventare protagoniste della propria vita e vedere realizzati i propri bisogni e desideri.
Il “progetto personale” deve essere costruito con il diretto coinvolgimento della persona o di chi la rappresenta. L’integrazione dei servizi e sostegni dovrebbe contare su un alto grado di flessibilità organizzativa orientata alla persona garantendo l’accesso alle diverse risorse con più risposte variabili a seconda delle esigenze, delle condizioni personali, delle prospettive, del contesto.
Su questi argomenti, che saranno affrontati durante una tavola rotonda, parteciperanno e si confronteranno il Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, il Direttore Generale ISS Andrea Gualtieri, la Presidente Commissione CSD ONU Maria Chiara Baglioni, il Professore Andrea Zavoli, la dott.ssa Elisabetta Gasparini, vice presidente UILDM sezione Venezia e referente del Movimento Veneto per la Vita Indipendente ed Elena Pecaric Presidente dell’Associazione Slovena YHD “Association for Theory and Culture of Disability”. In particolare si parlerà di come il potenziamento della soggettività, alla vita concreta, adulta e quotidiana delle persone disabili, in particolare di quelle impossibilitate ad autodeterminarsi e ad assumere scelte in autonomia e a grande rischio di isolamento, restituisca dignità, benessere e diritto alla felicità, per una vera possibilità di inclusione sociale.