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Consiglio Grande e Generale: contrasto al lavoro nero

da Redazione

L’Istanza d’Arengo viene accolta a maggioranza. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – I lavori consiliari sono ripartiti nel pomeriggio dall’esame dell’ultima istanza d’Arengo rimasta all’ordine del giorno, la n. 13 sul contrasto del lavoro nero, che viene accolta a maggioranza.

Si procede con il comma dedicato a Permute ed assegnazioni varie, fino alla presentazione del Progetto di legge “Disciplina dell’attività sportiva”, in seconda lettura. Dopo un partecipato il dibattito, con 34 iscritti ad intervenire, è iniziato l’esame dei 72 articoli del progetto di legge.

I lavori si sono interrotti con l’approvazione dell’articolo 16.

Di seguito un estratto degli interventi di lunedì 21 settembre.

Comma 7. Istanze d’Arengo.

– Istanza d’Arengo n.13 per l’introduzione di misure atto a contrastare tutte le forme di lavoro irregolare e abusivo e perché sia introdotto il divieto di promozione, inserzione pubblicitarie e annunci economici per prestazioni realizzate da chi non è operatore economico. /accolta a maggioranza.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “Ringrazio i proponenti dell’istanza per la richiesta di maggiori controlli da parte dei servizi e di aggiornare le norme per combattere uno degli elementi più deprecabili che possono avvenire dentro le aziende, quali l’utilizzo di lavoratori senza contratto. E’ questa una delle preoccupazioni che la segreteria ha considerato fondamentale e su cui si è spesa molto. Il lavoro irregolare è poi anche una forma di concorrenza sleale. Proprio per questo abbiamo avviato una ricognizione di tutte le norme che regolano l’azione ispettiva, con la volontà di riorganizzare i servizi stessi e abbiamo elaborato un percorso che mira a riunire i servizi ispettivi afferenti alle varie amministrazioni dello Stato. Siamo arrivati alla conclusione del testo normativo che accoglie in pieno le indicazioni degli istanti. Era stata nominata una commissione di tecnici che 15 giorni fa hanno riconsegnato il testo alla segreteria del Lavoro. Il coordinatore del tavolo tecnico è il direttore del Dipartimento economia, Nadia Lombardi. Spero di poter iniziare nei giorni a venire il confronto sul testo in maggioranza. E’ un testo molto tecnico. Chiederei all’Aula quindi di non accogliere l’istanza perché arriva in ritardo rispetto alle scelte che ha già fatto il governo e sarebbe pleonastico accoglierla, perché abbiamo già svolto quello che era da svolgere. Mi auguro tra dieci giorni di avviare al confronto un testo che risponde alle esigenze degli istanti”.

Tony Margiotta, Su: “Il lavoro è un argomento molto sentito nella cittadinanza e in Aula. Qui si tratta di mettere un paletto ad annunci e lavori abusivi e soprattutto eliminare quella serie di annunci che permettono di offrire servizi per la persona a soggetti senza un codice operatore. Noi partiamo dal presupposto che il lavoro deve essere regolamentato, in tutte le sue forme, anche per coloro che hanno le competenze ma non la possibilità di lavorare perché disoccupati e vogliono erogare un servizio e fare un lavoro inerente alle loro competenze. Sono d’accordo anche io che è un’emergenza sentita da tutti e in modo trasversale, è necessario mettere mano presto a questa regolamentazione e che vada a toccare tutti gli ambiti. Dobbiamo quindi dare la possibilità a chi ha competenze di potersi attivare perché oggi l’offerta lavorativa è molto limitata”.

Nicola Selva, Upr: “Il lavoro è un tema scottante anche in Repubblica, ora che abbiamo molti disoccupati e larga parte sono giovani. E’ un tema che va posto all’attenzione, come hanno fatto gli istanti. E se viene fatta un’istanza che pone l’attenzione sul lavoro nero e sugli annunci di non-operatori credo che vada tenuta nella massima considerazione. Credo che l’istanza possa essere accolta”.

Guerrino Zanotti, Psd: “E’ odioso scoprire, soprattutto quando manca lavoro, che c’è lavoro sommerso e irregolare. Ciò che più preoccupa oggi è la tutela del lavoratore più che la concorrenza sleale nel sistema imprenditoriale. Non ho sentito alzate di scudi delle associazioni di categoria e forse, se ci fosse questo problema, i diretti interessati avrebbero dovuto occuparsene con convinzione. Quando si parla di lavoro irregolare non sempre è quello nero, ci sono anche lavori che paiono regolari sulla carta, ma che presentano tutta una serie di irregolarità. Bisogna quindi introdurre pratiche che tutelino i lavoratori anche verso queste irregolarità presenti in un rapporto di lavoro passato attraverso canali istituzionali. Mi riferisco per esempio a quanto già fatto con le norme approvate sulle dimissioni in bianco. Lo Stato si è impegnato tantissimo ad agevolare in diversi modi le aziende per le assunzioni regolari, con sgravi etc. Chiedo quindi si prosegua su questa strada. Capisco che il segretario ci dica che ha già predisposto il testo di legge, ma proprio per tutti questi motivi ritengo di votare favorevolmente questa istanza”.

Denise Bronzetti, Indipendente di maggioranza: “La materia è complessa e degna di attenzione. Già all’interno della legge del 2005 il legislatore aveva previsto la necessità di attuare un coordinamento tra le forze ispettive che risiedono a vario titolo all’intero della Pa. Vorrei aggiungere un ragionamento invece che è stato poco considerato relativamente alla seconda parte dell’istanza d’Arengo, che mira a vietare promozione, inserzioni pubblicitari e annunci economici realizzati da chi non è operatore economico. Vero che la competenza è della segreteria Industria, ma anche su questo aspetto va data attenzione. Assistiamo poi anche a pubblicazioni e annunci che spesso riguardano l’intermediazione del lavoro, a riguardo vorrei chiedere un impegno particolare non solo al segretario Belluzzi, ma anche al segretario Industria, per un intervento normativo corale. Mi sento di votare favorevolmente all’istanza perché non ritengo chiuso il discorso”.

Matteo Zeppa, Rete: “Il lavoro nero c’è sempre stato e viene enfatizzato quando c’è la crisi. Il problema esisterà sempre perché chi ha governato ha fornito leggi, ma non ha mai dato a chi fa i controlli la forza di poterli effettuare. Le richieste dell’istanza sono legittime. E non accetto le legittimazioni del segretario. Si usa la brutta abitudine nelle istanze, pur attuali, di dire che dovevano essere presentate prima, per giustificarne la bocciatura. Anche se definita pleonastica, è stata considerata in modo contrario dagli stessi consiglieri di maggioranza, infatti questa istanza darebbe più forza a quanto fatto finora”.

Paride Andreoli, Ps: “In considerazione di ciò che il segretario sta portando avanti sul fronte occupazionale, accogliere l’istanza significa valorizzare il suo lavoro. La politica ha il dovere di impegnarsi affinché ci siano nuove fonti di occupazione, senza tralasciare d’altra parte un serio controllo sulle forme di lavoro abusivo. Il gruppo del Ps intende accogliere questa istanza per dare maggiore impegno su questo aspetto rispetto quello attuale”.

Milena Gasperoni, Psd: “I quesiti posti dagli istanti sono di due tipologie. La prima condanna il lavoro irregolare e tutti quanti siamo concordi. Rispetto l’altra richiesta, quella di vietare le inserzioni di chi non è operatore, non so cosa possiamo dire di più di quello che le norme prevedano. Il problema è la denuncia, nel momento in cui si conoscono forme di esercizio abusivo di arti, mestieri e professioni, bisogna denunciarli. Ci possono essere le migliori norme, ma se non c’è qualcuno che denuncia, verificare certe situazioni penso sia difficile. Si sta facendo un grande lavoro di controllo su questo fronte, tra forze di polizia e uffici dello Stato, sarebbe opportuno che anche gli ispettori del lavoro abbiano la possibilità di entrare nelle case private dove si stanno consumando queste forme di abusivismo”.

Gian Nicola Berti, Ns: “I sottoscrittori di questa istanza cercano di contrastare un fenomeno sottile, quale il lavoro sleale di quelle persone che svolgono il doppio lavoro e nelle loro pause a casa propria offrono servizi a costi inferiori. E’ un problema che si deve cercare di contrastare. L’impegno delle forze dell’ordine e dei sistemi di controllo dello Stato deve essere portato avanti anche su questo fronte che toglie lavoro a chi ha sede, licenza e paga le tasse. Dobbiamo sostenere chi è in regola e contrastare chi non lo è.

La norma sulle pubblicazioni è complessa, si pensi che a San Marino ci sono anche pubblicazioni italiane e che così si rischia di limitare raccolta pubblicitaria delle testate sammarinese. Quando si vedono poi annunci di chi non è un operatore è facile il da farsi, si denuncino questi malfattori alle associazioni di categoria”.

Iro Belluzzi, segretario di Stato replica: “Accolgo l’invito fatto dai consiglieri di tornare indietro sull’istanza, sostenendo che la sua approvazione rafforza tutta la politica su un percorso che ci troverà tutti dalla stessa parte e mi auguro che più velocemente giungeremo all’approvazione del testo di legge che rispecchia le volontà degli istanti.

Al consigliere Margiotta: credo che altre forme per produrre reddito, come il lavoro a domicilio, possano essere svolte solo quando abbiamo strumenti di controllo. L’ufficio del lavoro sta svolgendo un efficace lavoro di contrasto, lo scorso anno sono state 4.018 le ispezione e 137 le contestazioni, mi auguro che con le nuove norme il contrasto sia ancora più efficace. Perciò auspico che l’istanza sia accolta”.

Mimma Zavoli, C10: “Annuncio che mi asterrò dalla votazione di questa istanza perché attiene strettamente alla mia professione”.

Comma 9. Progetto di Legge “Disciplina dell’attività sportiva”

Enrico Carattoni, Psd, Relatore di maggioranza : “Il testo oggi in esame si pone l’obiettivo di migliorare la disciplina dell’attività sportiva agonistica e amatoriale, ad oggi regolata con la Legge 13 marzo 1997 n. 32, con alcune importanti innovazioni di seguito riportate. In primo luogo il progetto di Legge promuove un sempre maggior rapporto fra scuola e sport. Sebbene già la normativa in vigore favorisse una collaborazione in questo senso, con l’articolo 2 del presente progetto di Legge la collaborazione fra gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e le istituzioni deputate alla regolamentazione dello sport, viene rafforzata. La ratio di questa norma risiede, da un lato, nel favorire la divulgazione e la promozione dell’Olimpismo e dell’etica sportiva mentre, dall’altro, mira al miglioramento delle condizioni di salute dei più giovani attraverso l’introduzione dell’attività sportiva come strumento di contrasto alla sedentarietà e dalle malattie dovute alla assenza di attività motorie. AI fine di dare concretezza agli obiettivi sopra esposti, ed in aggiunta, per creare un sempre maggiore coordinamento fra i settori della Pubblica Amministrazione che si occupano di sport, viene proposto di istituire la Commissione Nazionale per lo sport, composta fra l’altro dai vertici delle segreterie di Stato con delega allo sport, alla Pubblica Istruzione ed alle Politiche Giovanili. Questo organismo di fatto sostituisce la Consulta per lo Sport, prevista dalla Legge 13 marzo 1997 n.32, riducendone il numero dei componenti, ed allo stesso tempo aumentando le competenze della Commissione stessa, al fine di renderla più rispondente alle mutate esigenze. Ulteriore elemento di novità, risiede nell’introduzione dell’articolo 10 “Gestione e utilizzo degli impianti sportivi” che consente al C.O.N.S. di gestire in maniera più diretta gli impianti sportivi pubblici, con riguardo anche alle necessarie esigenze di contenimento dei capitoli di spesa. L’istituzione del N.A.D.O. (Organizzazione Nazionale Anti Doping), che rinnova il Comitato Permeante Anti Doping previsto dalla Legge 13 marzo 1997 n.32, rappresenta un altro istituto di estrema importanza. La creazione di una organizzazione di accertamento e di contrasto del doping nelle discipline sportive, fornita dei più opportuni poteri, vuole da un lato rispondere alle richieste degli organismi Internazionali (C.I.O. e W.A.D.A.) ai quali aderisce il Comitato Olimpico, e dall’altro vuole fornire gli opportuni strumenti volti a contrastare una pratica estremamente pericolosa per la salute degli atleti, e contraria ai valori dell’Olimpismo di cui il C.O.N.S. è Il primo sostenitore dalla sua costituzione nel 1959″.

Paolo Crescentini, Ps, relatore di minoranza: “Più volte è stato sottolineato che la Legge del ’97 necessitasse di una revisione per permetterle di stare al passo con l’evoluzione che lo sport sammarinese ha avuto in questi 4 lustri e per uniformarla alle disposizioni degli organismi sportivi internazionali. I lavori della commissione sono stati caratterizzati da un ampio e approfondito dibattito contraddistinto dalla presentazione di diversi emendamenti sia da parte del Governo che da parte delle forze di opposizione, in particolare da Civico 10 i cui emendamenti sono stati in buona parte recepiti. Civico 10 e Rete hanno espresso voto contrario al progetto di legge. I primi perché ritengono che il provvedimento raggiunga solo parzialmente gli obiettivi che impediscono di creare un impianto normativo moderno capace di rendere il C.O.N.S un ente autonomo mentre per i secondi il testo non presenta migliorie ma numerose criticità. Il Ps si è astenuto ritenendo la legge capace di dare risposte al mondo dello sport sammarinese chiamato alla marcia di avvicinamento ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa che si terranno nella Repubblica di San Marino. Legge che abbraccia molti aspetti di rilievo come ad esempio il rapporto con la scuola, la possibilità di introdurre il professionismo, l’adozione di uno statuto autonomo del C.O.N.S, la riforma della giustizia sportiva, l’istituzione di un registro delle associazioni sportive affiliate, i criteri di eleggibilità ed incompatibilità, l’aggiornamento del servizio di Medicina dello Sport, le modalità per l’utilizzo e la manutenzione degli impianti, la regolamentazione circa l’utilizzo del personale ed il riconoscimento di voto degli atleti olimpici in consiglio nazionale. Tutti aspetti che sono stati avvallati dagli organismi del comitato olimpico ossia i maggiori fruitori degli stessi. Il Ps pertanto non ha inteso e non intende prendere le distanze da un testo che offre agli addetti ai lavori le risposte che essi chiedono”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo e allo Sport: “Dopo 20 anni introduciamo un testo normativo importante per una rivisitazione della legislazione sullo sport. Le esigenze sportive dal ’97 ad oggi sono cambiate. Con questa legge ci si adegua agli standard internazionali. Abbiamo usato massima attenzione nei confronti di tutte le federazioni sportive sammarinesi. Abbiamo prestato grande attenzione a tutta quella parte di attività sportiva svolta da chi è meno fortunato: penso alla Federazione sport speciali o al comitato paraolimpico”.

Vladimiro Selva, Psd: “Lo sport sammarinese oggi naviga in un contesto davvero favorevole. Tanto che rapportando il numero di iscritti alla popolazione, notiamo che San Marino è una realtà molto vivace dal punto di vista sportivo. Quello che ho cercato di sottolineare è che lo sport ha un valore che va ben al di là del risultato sportivo. Sosteniamo gli atleti che possono ottenere buoni risultati, ma principalmente guardiamo a chi si approccia allo sport per finalità non agonistiche. Rivolgo un sincero ringraziamento al Segretario di Stato”.

Mariella Mularoni, Pdcs: “Lo stesso Ban Ki-moon ha affermato che lo sport è diventato un linguaggio mondiale per abbattere barriere. Per il raggiungimento di questi obiettivi il legislatore, attraverso il provvedimento normativo in discussione, ha assicurato gli strumenti più adeguati per la formazione tecnica dei giovani. All’articolo 1 la legge riconosce il ruolo importante dello sport, anche nel settore sociale. Altri valori importanti sono quelli legati al riconoscimento dell’associazionismo sportivo. Lo sport non professionale rappresenta uno straordinario strumento di integrazione sociale e favorisce l’acquisizione del senso di appartenenza a una comunità. Sono numerose le attività introdotte dalla legge. Tra queste la commissione nazionale sport, lo statuto autonomo C.o.n.s, l’istituzione del N.A.D.O per il contrasto al doping e infine l’adozione di un registro di giustizia sportiva che prevede 3 gradi di giudizio”.

Tony Margiotta, Su: “Lo sport è uno strumento pedagogico che deve essere regolamentato e proposto nella maniera più idonea ai nostri ragazzi con una partecipazione e una regolamentazione che va a creare una rete importante con scuola e doposcuola. Come già stato detto nella relazione del consigliere Crescentini, in Commissione c’è stata atmosfera collaborativa. Non possiamo però accettare che è mancato un salto di qualità: la politica non dovrebbe intromettersi in certi organismi, come la Commissione nazionale per lo sport istituita nel provvedimento, ed invece anche in questo caso lo ha fatto. Ecco perché abbiamo votato contro”.

Stefano Canti, Pdcs: “Vi era l’esigenza di un testo moderno e rispondente alle necessità odierne, anche in vista appuntamento del 2017. Lo sport va continuamente promosso in tutti i suoi settori, non è un aspetto secondario. Parlando di sport si parla anche di turismo e dell’indotto collegato. Ringrazio Cons e rappresentanti tutte le discipline sportive per il loro impegno nella realizzazione di eventi di richiamo per San Marino. E’ un buon provvedimento di legge. Faccio un appello relativo all’uso degli impianti sportivi. Ci sono federazioni che non possono usare gli spazi del Multieventi perché occupati da altri soggetti, chiedo un interessamento alla questione”.

Michele Muratori, Psd: “Ricordo un’istanza che richiedeva di regolamentare l’antidoping, con l’istituzione del N.a.d.o. si va in questa direzione. Ringrazio chi ha collaborato in modo fattivo alla stesura del progetto, contribuendo con emendamenti, mi riferisco all’opposizione. Mi auguro il progetto passi a larga maggioranza”.

Elena Tonnini, Rete: “Nella legge su disabilità si parla di un adeguamento necessario delle strutture esistenti, indipendentemente che si partecipi o meno ad eventi e si sia atleti riconosciuti. Auguro quindi maggiore attenzione nell’adeguamento degli impianti esistenti a questa necessità. Su rimborsi ed emolumenti: sarebbe importante visto, che c’è possibilità di esenzione, che venissero dichiarati per evitare che si nascondano redditi nascosti come rimborsi.

La legge è stata pesantemente modificata da emendamenti del governo in commissione, sarebbe stato opportuno un confronto preventivo non solo con il Cons, ma anche con l’opposizione”.

Marco Podeschi, Upr: “Trovare in questo nuovo provvedimento un articolo che istituisce l’agenzia sammarinese che collabora con l’Iss sull’antidoping è valore aggiunto. Altro aspetto da considerare con attenzione è il rapporto scuola e sport, noi avremmo voluto qualcosa di più. E’ sicuramente un intervento migliorativo e che raccoglie una serie di istanze portato avanti da federazioni, comitato olimpico e cittadini”.

Paolo Crescentini, Ps: “Ritengo che la consulta per lo Sport fosse un organo superato, anche perché non si è mai riunito. Oggi il governo ci propone la Commissione nazionale per lo sport e non ci vedo nulla di male nella sua composizione, deve essere un collante tra le due realtà, Cons e governo. Ho sentito parlare di ingerenze della politica per questa commissione. Nemmeno il Coni in Italia è un ente autonomo, ma dipende da un ministero. Per essere autonomo il Cons dovrebbe reperire 4 mln di euro che oggi riceve dallo Stato. E’ stato introdotto un emendamento al’articolo 9 che prevede che il Cons può provvedere al ricavato dell’80% dei diritti televisivi. E’ un articolo che facciamo con la speranza futura che il Cons abbia diritti televisivi? La sinergia scuola/sport purtroppo non l’ho rilevata nel programma economico, purtroppo il collega all’istruzione l’ha omessa. La legge raccoglie elementi importanti e anche per questo il Ps si è astenuto in votazione in Commissione”.

Massimo andrea Ugolini, Pdcs: “Il quadro normativo si migliora, per mantenerlo attuale alle esigenze dello sport che per San Marino è uno strumento di medicina preventiva. Sono sicuramente interventi che promuovono l’attività sportiva sia a livello agonistico che dilettantistico. Bene chi ha sostenuto il legame sport e scuola. Poi c’è la valorizzazione delle strutture presenti in territorio, poi gli eventi legati allo sport che producono indotto e pubblicità per il Paese. Nel suo complesso ringrazio la segreteria di Stato e chi ha dato apporto per migliorare questo testo”.

Andrea Zafferani, C10: “Il clima è stato costruttivo in commissione. E’ una legge integrata però insufficiente in alcune caratteristiche che riteniamo importanti. Il nostro movimento si è concentrato molto sulla necessità di una modifica legislativa perché la legge era piuttosto datata e necessitava di ammodernamenti. Lo sport porta con sé dei valori che devono essere enunciati e resi concreti in tutti i modi possibili. Vogliamo cercare di fare crescere questi valori. Qualcuno si è chiesto: perché vi dedicate a questo tema con tutti i problemi che ci sono? Perché dobbiamo tenere ben presente i valori sociali e culturali dello sport. Deve esserci forte sinergia tra scuola e disciplina sportiva. L’articolo 2 affronta questo tema, ma solo come enunciazione di principio. Noi volevamo aumentare le ore di educazione fisica all’interno delle scuole elementari. L’obiettivo dell’educazione fisica è quello di favorire lo sviluppo fisico, culturale e sociale dei ragazzi. Anche sul sistema dei controlli antidoping dovevamo fare di più ed essere maggiormente all’avanguardia. Per quanto riguarda l’accessibilità degli impianti sportivi dovremmo renderla più semplice per tutti i cittadini della Repubblica di San Marino. A nostro avviso il provvedimento rappresenta un’occasione mancata”.

Denise Bronzetti, Indipendente: “Io mi auguro che questa legge possa dare strumenti affinché ci sia sempre più chiarezza nella gestione delle risorse delle persone che entrano a fare parte dei Cda delle federazioni. Un occhio particolare poi meriterebbe la tematica dell’utilizzo degli impianti sportivi. San Marino con gli impianti sportivi che si ritrova potrebbe permettersi di avere manifestazioni di buon livello pressoché tutte le settimane. Proponiamoci come vetrina internazionale perché le strutture che abbiamo ce le invidiano da fuori. Mi auguro si possa invertire questa rotta”.

Enrico Carattoni, Psd: “Lo sport va inteso come elemento per migliorare la vita delle persone e dei bambini in particolare modo. In questo testo di legge è stato inserito anche un riferimento agli atleti con disabilità. Credo si possa potenziare l’intervento a favore delle federazioni di atleti diversamente abili”.

Nicola Selva, Upr: “E’ un fatto importante rafforzare il rapporto scuola-sport. Per esempio in Danimarca le scuole prevedono l’obbligo per gli studenti di praticare sport almeno un’ora al giorno. Ci auguriamo si seguano queste indicazioni per fare crescere lo sport nel nostro Paese. Serve anche maggior equilibrio nei contributi: a fronte di quasi 5 mln di euro dati al Comitato olimpico, solo 700 mila vanno alle Federazioni”.

Franco Santi, C10: “Contestiamo prima di tutto il metodo, la mancanza di un confronto preventivo sul provvedimento con l’opposizione. In commissione non abbiamo votato questo provvedimento per questo motivo, ma anche per alcune carenze specifiche, per noi iè un’occasione mancata. Per esempio nel rapporto sport e scuola viene tutto demandato a una convenzione successiva e diventa difficile per noi dare un giudizio compiuto su questa legge. Anche sul fronte dell’antidopig avevamo proposto il passaporto biologico, ma è stato ritenuto troppo costoso. Questa legge è un adeguamento, non una riforma vera e propria”.

Augusto Michelotti, Su: “Non concordo assolutamente con l’ingerenza della politica nella commissione per lo sport, dove ci sono tre componenti politici su cinque. Bastava il segretario di Stato competente”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “A San Marino ci sono 7.500 iscritti alle Federazioni, una cifra che fa comprendere l’importanza di questa normativa. Al segretario di Stato va dato il merito di aver portato a compimento la riforma di una norma risalente a 18 anni fa che è stata ammodernata e migliorata”.

Massimo Cenci, Ns:”La precedente legge sull’attività sportiva risaliva al 1997 e tanto è cambiato nel frattempo. La storia sportiva del nostro Paese ha saputo evolversi ed essere accettata da tutti i più prestigiosi organismi internazionali. Un esempio? Se oggi parliamo dei Giochi dei piccoli Stati d’Europa è merito soprattutto di San Marino. A mio parere lo sport nelle scuole deve essere più presente in termini anche di ore di lezione. Se gestito in modo intelligente, in parallelo con il turismo, di sport si può parlare anche durante la pianificazione urbanistica. Gestire bene lo sport è un’ottima integrazione a una buona gestione della vita del nostro Paese”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo, replica: “C’è voglia da parte di tutti di essere protagonisti di un ammodernamento di un settore importante del Paese come appunto il settore sportivo. Stringiamoci tutti insieme intorno a un testo di legge che ci proietta tutti in avanti. Santi e Zafferani hanno partecipato in maniera molto attiva ai lavori della commissione. Non è un’occasione mancata questo provvedimento, ma coglie un’opportunità attesa da tempo. Queste sono parole che andrebbero rivolte a chi negli anni non ha ammodernato un settore che nel Paese cresceva velocemente. Oggi noi stiamo cogliendo un’opportunità”.

Si è poi passati all’esame dell’articolato. Respinto un emendamento dell’Upr all’articolo 9 ed uno di Civico 10 all’articolo 11. La seduta è stata sospesa dopo l’approvazione dell’articolo 16. I lavori consiliari riprenderanno oggi alle 13.

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