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“Una Scuola per tutti, una Scuola Inclusiva” e la prima edizione del Premio Emma Rossi

da Redazione

Nella sala Montelupo di Domagnano gremita di un pubblico attento e partecipe, di grandi e di piccoli, si è tenuta sabato 30 maggio la “lectio magistralis” della prof.ssa Daniela Boscolo dal titolo “Una Scuola per tutti, una Scuola Inclusiva” e la prima edizione del Premio Emma Rossi.

La prof.ssa Boscolo, raccogliendo l’invito dell’Associazione ad alimentare la riflessione ed il confronto attraverso lo scambio di buone pratiche, ha presentato con grande passione ed immediatezza la sua esperienza di docente di sostegno con ragazzi di un Istituto Tecnico Economico, proponendo alcuni interessanti progetti di formazione scuola-lavoro, realizzati con successo in provincia di Rovigo.

Abbiamo scelto la prof.ssa Boscolo – come ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Enrico Guidi in apertura – perché ci piace il suo approccio creativo, la sua capacità di elaborare strategie e modelli innovativi e anche di misurarsi con la dimensione concreta del fare.

In seguito sono stati presentati i nove progetti partecipanti alla prima edizione del Premio Emma Rossi, attivati dalle scuole nell’anno scolastico 2014/2015 proprio in materia di inclusione scolastica.

La Commissione Giudicatrice, presieduta dal prof. Andrea Canevaro e composta dal prof. Andrea Biancardi, dalla prof.ssa Rita Gatti, dalla prof.ssa Assunta Meloni e dal dott. Marco Vincenzi, ha attribuito il Premio all’unanimità al progetto “Tutti uguali, tutti diversi”, realizzato dalla classe terza della Scuola Elementare “Scuola Più” di Domagnano, con la seguente motivazione:

“Gli obiettivi del lavoro sono formulati ed esplicitati in modo più che esauriente. Ottima la cura del video che permette di cogliere gli elementi fondanti del progetto e la sua realizzazione. Gli interventi e le relazioni tra i compagni investono prima di tutto la sfera cognitiva e didattica, che il video evidenzia nel suo accadere durante le diverse attività: gli esercizi con le operazioni o di analisi grammaticale. Le autonomie sono esplicitate nei momenti dedicati al pranzo quando ciascuno è in grado di dare aiuto al compagno; la socialità, lo stare bene insieme sono messi in evidenza e descritti con naturalezza nella sequenza in palestra con la corsa della carrozzina trainata. Nell’aula scolastica, in palestra si respira un’aria di integrazione compiuta: la partecipazione dei bambini e il loro divertirsi, il modo semplice e accurato di interagire con il compagno, confermano l’impressione di una realtà quotidiana dove c’è spazio per tutti”.

La Commissione ha quindi ritenuto, sempre all’unanimità, di attribuire due menzioni speciali.

La prima al progetto “il baule di Mary Poppins” realizzato dal gruppo di lavoro sull’inclusione composto da insegnanti della Scuola dell’Infanzia con la seguente motivazione:

“In questo progetto sono proposte molteplici attività, frutto di un lavoro di equipe sul tema specifico dell’Inclusione. Tutte le esercitazioni e gli ausili costruiti sono ben descritti, specificati negli obiettivi, nelle finalità e modalità di esecuzione. Il contenitore “baule” permette di contestualizzare le attività e dare ad esse una forma di unitarietà anche quando molto diverse. E’ un progetto che elabora metodi e strumenti di intervento applicabili a moltissime situazioni attuali e future. Sono esaustive e ben descritte le presentazioni e le metodologie che potranno essere utilizzate nei diversi momenti di lavoro e con tutti i bambini.”

La seconda menzione speciale è andata al progetto “Conosco il mio amico Theo” della Scuola dell’Infanzia “La Balena Azzurra” di Dogana, Ca’ Ragni con questa motivazione:

“Ottima la scansione del progetto e la sua illustrazione (introduzione, descrizione degli obiettivi, ecc.). Molto apprezzato il coinvolgimento dei bambini e l’integrazione tra attività grafiche e linguistiche. L’intervento non è orientato ad intervenire direttamente su Theo, ma ha aiutato i bambini a riflettere su di lui, partendo da loro stessi. E’ stata data ad ogni bambino l’opportunità di rappresentarsi con le sue caratteristiche come “una” delle possibilità di essere bambino e quindi di conoscersi meglio per comprendere le peculiarità di coloro che in modo più evidente di altri mostrano delle diversità.”

Per tutti gli altri progetti la Commissione Giudicatrice ha ritenuto di mettere in luce i pregi e gli aspetti positivi a sottolineare la qualità di tutti i lavori presentati, che rappresentano motivo di soddisfazione e di orgoglio per i docenti e gli alunni che li hanno realizzati con impegno e passione e per la Scuola nel suo insieme.

Proprio in considerazione dell’ottimo lavoro svolto e nell’intento di far sì che venga conosciuto, discusso e confrontato, che possa diventare patrimonio condiviso all’interno delle scuole, ma anche dalle famiglie e possa in definitiva originare buone pratiche di uso corrente, l’Associazione valuterà quali azioni divulgative e di approfondimento intraprendere nei prossimi mesi.

Infine l’Associazione Emma Rossi ringrazia tutti i presenti, i tanti docenti, gli alunni e i loro genitori ed apprezza la partecipazione all’evento del Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, del Direttore del Dipartimento P.I., del Preside della Scuola Media Inferiore, del Direttore della Scuola Elementare, della Direzione della Scuola dell’Infanzia Asilo Nido, che con la loro autorevole presenza hanno sottolineato il valore positivo dell’iniziativa e la bella collaborazione messa in atto.

In particolare esprime soddisfazione per quanto l’iniziativa ha fatto emergere nel lavoro quotidiano di tante giovani insegnanti che mettono in campo le proprie risorse e quelle del gruppo-classe affinchè anche i bambini con difficoltà trovino spazio nelle attività di apprendimento e di socializzazione: pratiche educative di inclusione di cui tutti, come cittadini, dovremmo essere fieri.

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