Mieli è stato ospite a San Marino dove ha presentato il suo ultimo libro “I conti con la storia”. In quella cornice ha concesso in esclusiva una intervista a David Oddone, Caporedattore del quotidiano sammarinese La Tribuna.
Gli è stato chiesto di fare i conti con la Storia di San Marino, quella che anche lui da Direttore del Corriere della Sera contribuì a scrivere. L’intervista stessa, rappresenta uno spartiacque ed un evento che verrà ricordato e scolpito nella storia recente del Monte. Col senno di poi infatti, il primo quotidiano italiano, si rende conto che la guerra fatta contro San Marino, quell’accanimento, non avevano senso. Ha dichiarato Mieli: “Penso che quelle misure messe in campo dall’Italia, dovevano contenere la soluzione e non si doveva inserire San Marino nella black list, ma dire a San Marino che se tu non osservi questa serie di norme, sarai inserito in questa lista. La stampa non può essere solo un elemento di distruzione, utilizzata per fare saltare per aria le aziende, farle chiudere. Dunque prima di distruggere bisognava dare il tempo alle Istituzioni di mettersi in regola. Formalmente a San Marino fu dato allora questo termine temporale, ma solo formalmente. Creammo dunque un danno terribile a San Marino, ma in fondo anche a noi stessi. Il rimprovero che faccio a me stesso come Direttore è di non essermi posto il problema che i sammarinesi posero, ovvero quello di indicare una via di uscita, perché si stava facendo un danno enorme. E di non avere prodotto neanche dieci righe per una idea di come uscire da quella situazione senza dare un colpo di pistola all’economia sammarinese. In questo anno 2014 posso dire che l’immagine di San Marino non è mai stata così luminosa come ora”.
