C’è una San Marino davvero titanica malgrado le piccole dimensioni, una San Marino capace di mettere in riga l’Italia intera. Signori, giù il cappello davanti alla T&A, prima squadra nell’italbaseball a conquistare tre scudetti di fila. E c’è riuscita ribaltando la serie da 0-2 a 3-2…
SAN MARINO / RIMINI – C’è una San Marino davvero titanica malgrado le piccole dimensioni, una San Marino capace di mettere in riga l’Italia intera. Sì perché la T&A San Marino, con una rimonta cinematografica, ha ribaltato il risultato della serie di finale contro i Pirati di Rimini e conquistato lo scudetto del baseball italico. Per il terzo anno consecutivo (mai nessuno l’aveva fatto prima!), quarto titolo tricolore in sei anni.
Roba da non crederci. Sotto due a zero nella serie, dopo aver perso entrambe le partite sul diamante di casa, la truppa di Doriano Bindi ha ribaltato le sorti di una serie che pareva già chiusa, morta e sepolta ma resuscitata, in gara-3, da un homer micidiale di Ramos che ha riaperto la partita in questione, mentre Rimini già pensava probabilmente al bagno di spumante sotto la doccia, e cambiato l’inerzia della finale. Gara-4 è stata un momento di passaggio che ha portato alla bella, sempre sul diamante dei Pirati. Con uno stoico ma quasi impeccabile Jim Magrane sul monte San Marino non sbaglia quasi nulla, si porta sul 4-0, concede solo un punticino su valida di Chiarini al 9° inning – concessa dal rilievo Cubillan – e si gode un trionfo meritato magari non proprio del tutto nel corso di questa stagione, vissuta tra alti e bassi, ma strameritato in generale. Perché una squadra che sa soffrire e che si conferma al top per un periodo così lungo significa che ha davvero grandi numeri.
Dispiace, dobbiamo dirlo a chiosa, per Rimini, perché era da sette anni che sognava lo scudetto ed è arrivata a tanto così dal conquistarlo. Onore al merito anche ai nero-arancioni perché anche la loro stagione è stata memorabile. Comunque.
