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Strategia “rifiuti zero” un’opportunità per San Marino

da Redazione

In questo momento di grave difficoltà è necessario cercare delle vie per uscirne. San Marino ha diverse opportunità però bisogna scegliere quelle solide, durature, di interesse generale, quelle che tengono conto del bene comune e del bene delle generazioni future, in definitiva quelle sostenibili. Bisogna abbandonare anche quel pessimismo sintetizzato spesso con la frase “il paese non è pronto”.

Una corretta gestione dei rifiuti solidi urbani può essere un importante tassello di un quadro complessivo di rinascita del paese. Ne migliorerebbe l’immagine, aumenterebbe l’occupazione senza aumentare i costi, diminuirebbe la dipendenza dall’Italia per lo smaltimento dei rifiuti, ridurrebbe l’inquinamento e il consumo energetico e di materie prime.

Attualmente a San Marino la parte differenziata dei rifiuti è poco sopra il 20 % del totale, una quota veramente bassa.

Da qualche anno su questo tema c’è un grande fermento. A tale proposito sono state presentate diverse Istanze d’Arengo. Diverse associazioni hanno richiesto interventi adeguati e proposto soluzioni anche attraverso incontri pubblici. Il Coordinamento per l’Agenda21 (CA21) da tempo sta lavorando per migliorare la situazione: il Castello di Chiesanuova dal 2011 sta facendo con successo la “raccolta porta a porta” per un gruppo limitato di famiglie. A giugno il PSD ha organizzato un workshop in cui si auspicava “. una Repubblica a rifiuti zero”.

Nei fatti, però, non si vede ancora niente di concreto in grado di cambiare sostanzialmente la situazione. Ora è il momento di intervenire con decisione, non possiamo permetterci ancora questo livello di inefficienza e irresponsabilità.

Il modo migliore di trattare i rifiuti è quello di cercare di limitarli fino ad eliminarli. Questo è contemplato nella Direttiva comunitaria 98/2008 CE ed è l’approccio “Rifiuti Zero” secondo la Zero Waste International Alliance (Z.W.I.A.), nei cui passi fondamentali troviamo la separazione alla fonte coinvolgendo la popolazione a collaborare, la raccolta porta a porta che è l’unico sistema in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote superiori al 70%, la riduzione, il riutilizzo e la tariffazione puntuale che fa pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili.

Le esperienze di diversi comuni italiani (134 comuni per un numero complessivo di 3.487.527 abitanti) dimostrano che adottando l’approccio “Rifiuti Zero” si hanno solo vantaggi. Si ottiene un notevole aumento dell’efficienza del sistema , coinvolgendo e facendo partecipare la comunità locale, si ha un aumento dell’occupazione senza aumenti, o addirittura diminuzione, di costi complessivi e la partecipazione attiva dei cittadini nel processo di raccolta crea un circolo virtuoso di responsabilizzazione che alla lunga influenza anche il mercato orientandolo verso prodotti facilmente separabili.

Per San Marino aderire a questo protocollo sarebbe anche un beneficio in termini di immagine.

Il CA21 chiede quindi al Consiglio Grande e Generale che con un atto formale aderisca al protocollo “Rifiuti Zero” secondo quanto stabilito dalla Z.W.I.A e venga approvato un nuovo Piano per la Gestione dei Rifiuti in cui si definisca concretamente come attuarlo.

Procedere senza questa meta, forse ambiziosa ma fattibile, e senza un piano preciso e concreto per raggiungerla farà sicuramente sprecare tempo, risorse e opportunità. Non è conveniente intervenire solo su qualche aspetto senza prima aver progettato e pianificato l’intero percorso.

La classe politica ha una grossa responsabilità di decisione nel senso sopra esposto e non può avere l’alibi dell’immaturità del paese. I cittadini, dal canto loro, hanno la responsabilità di far sentire la loro voce per pretendere l’adeguata normativa e organizzazione.

Il CA21 non smetterà di insistere fino a quando non verrà approvato un piano concreto nell’ottica “Rifiuti zero” ad oggi l’unico modo di trasformare un problema in una opportunità.

 

Antonio Conti – Coordinamento per l’Agenda21 San Marino

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