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Sintesi dei lavori della mattinata consiliare

da Redazione

Report Della Torre  – La seduta del Consiglio grande e generale si è aperta con l’indirizzo di saluto degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Antonella Mularoni e Denis Amici, in occasione della loro prima seduta. Quindi è iniziato il comma Comunicazioni: a prendere la parola per primo, il segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, per anticipare come la discussione al comma 9 sul differimento dei termini per il decreto sull’imposta straordinaria sugli immobili sarà estesa anche ai provvedimenti sul rimborso dei frontalieri e sulle assicurazioni.

I lavori della mattinata sono proseguiti nell’ambito delle comunicazioni consiliari, nel corso delle quali sono stati presentanti sei ordini del giorno, tre da parte del movimento Civico Rete e altrettanti da parte della coalizione Cittadinanza attiva. Si è passati infine alle risposte alle interpellanze da parte dei segretari di Stato. Tra queste, la risposta all”interpellanza presentata dal consigliere di Rete, Gloria Arcangeloni, sulla mancata riscossione di crediti da monofase e sulle intenzioni del governo in merito. Di seguito un riassunto dei lavori.

 

Comunicazioni

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Intervengo per fare una precisazione sulla comunicazione della Gazzetta ufficiale italiana relativa all’elenco dei Paesi equivalenti. Mi riferisco alla pubblicazione del decreto del Mef del 1 febbraio scorso, l’interpretazione data è che San Marino non è un Paese equivalente per l’Italia. Volevo spiegare in realtà come stanno le cose: è vera la notizia della pubblicazione del decreto che fa seguito a un obbligo che l’Italia ha di aggiornare la lista dei Paesi non membri dell’Ue che non adottano normative equivalenti in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo. Il decreto è un atto di aggiornamento che recepisce una deciosione degli Stati membri del 26 giugno 2012 che si basa sui riferimenti del Gafi e della Banca mondiale precedenti a quella data, quindi del 2011. Il 25 gennaio scorso, quando abbiamo incontrato le rappresentanze del governo italiano, abbiamo parlato di un percorso già in atto, dell’avvio di tavoli tecnici tra Banca centrale e Banca d’Italia, ecc. L’obiettivo è che entro febbraio 2014 San Marino possa essere considerato un Paese equivalente. Non c’è nessuna contraddizione e novità su questo decreto nei rapporti tra Italia e San Marino”.

Gianfranco Terenzi, Pdcs: “Una delegazione del gruppo sammarinese ha partecipato il 27 marzo scorso all’Assemblea del gruppo interparlamentare in Ecuador. E abbiamo evidenziato una preoccupante estensione della povertà a livello mondiale ed è per questo che è urgente un confronto sulle nuove prospettive di sviluppo. In tal senso è stato evidenziato che il ruolo dei Parlamenti può essere fondamentale per individuare nuove politiche di sviluppo e incentivazione investimenti”.

Elena Tonnini, Rete: “Il tema dell’incontro organizzato dall’Unione interparlamentare era lo sviluppo sostenibile. Anche se rilevo alcune criticità, a cominciare dagli 8 minuti per ogni intervento che ritengo essere poco tempo per approfondire adeguatamente un tema di questa rilevanza. Non solo. Credo che a questi lavori occorra tenere un atteggiamento di forte Partecipazione attiva grazie a approfondimenti che permetteranno di presentare importanti proposte poi occorre saper parlare correttamente almeno un Lingua (inglese o francese). Se non ci sono questi due presupposti le spese per una settimana di soggiorno per 4 persone (sono 15 mila euro) non sono giustificate e risultano solo una presa in giro dei cittadini. Da parte dei Parlamenti c’è difficoltà di scardinare le basi di un sistema capitalistico in mano a pochi potenti: le disuguaglianza sono tangibili”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Il movimento Civico Rete ha presentato due ordini del giorno. Il primo riguarda il bocciodromo di Falciano, gestito dalla Cooperativa Folgore, è crollato a causa della nevicata del febbraio 2012. Il Congresso di Stato ha messo a disposizione 80 mila euro per la costruzione e l’adeguamento della struttura e l’ufficio di Progettazione ha redatto apposito progetto. Ad oggi però la Cooperativa Folgore non ha ricevuto aggiornamenti in ordine all’evolversi della pratica. Pertanto chiediamo che il Congresso di Stato si impegni: a tenere in considerazione le osservazioni espresse dai membri della Coop Folgore, secondo le quali il progetto presentato non debba essere troppo sontuoso e dispendioso per lo Stato e ad aggiornare puntualmente la Coop. Folgore e la giunta di Castello di Serravalle sullo stato di avanzamento dei lavori. Il secondo odg riguarda la richiesta di maggior partecipazione della cittadinanza alla vita politica del Paese: chiediamo che il Governo si impegni a provvedere alla registrazione digitale complessiva delle sedute del Congresso di Stato a sostituzione della verbalizzazione, rendendo tali registrazioni disponibili alla cittadinanza su apposita richiesta (senza possibilità di accedere alle parti delle discussioni segrete). I consiglieri della Rerpubblica infine potranno accedere alle registrazioni senza richiesta mentre potranno ascoltare le parti secretate di esse solo dietro apposita richiesta”.

Luca Santolini, C10: “La trasparenza è di grande attualità con la questione di crediti esigibili. Cittadini e associazioni di categoria chiedono ogni giorno di dare un segnale di cambiamento nel Paese. Porto poi all’attenzione dell’Aula un altro problema, un aspetto basilare per il corretto funzionamento democrazia. Ho qui una delibera sulle spese del soggiorno di Ban Ki Moon. Il problema che voglio sollevare è la totale genericità dei capitoli di spesa. Come cittadino devo poter sapere i destinatari di 14 mila euro di spese per il cerimoniale, devo sapere a chi lo Stato si affida per servizi e forniture, deve essere indicato. Se chi governa non ha nulla da nascondere, non è vantaggioso evitare polemiche con i cittadini? Questa è la trasparenza decantata anche in campagna elettorale. Do quindi lettura dell’Odg: ‘In un’ottica di maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, per agevolare il controllo delle forze politiche e della cittadinanza nei confronti dell’attività delle segreterie di Stato, il Consiglio grande e generale impegna il congresso di Stato a predisporre, entro il 30 giugno prossimo, i più opportuni provvedimenti atti a far si che: ad ogni delibera del congresso di Stato che comporti dei titoli di spesa sia allegato un prospetto con il dettaglio di ogni singola voce di spesa sopra i 100 euro, con relativo destinatario; sia reso obbligatorio pubblicare insieme ad ogni delibera del congresso di Stato i relativi documenti allegati'”.

Paolo Crescentini, Ps: “Non si vede il cambio di passo, continua l’assoluta omertà nel confronto tra Stato e cittadini sammarinesi, che restano delusi non sapendo i nomi di tutti coloro che hanno sottratto ricchezze pubbliche, non versando la monofase. Qualche giorno fa abbiamo presentato un’interpellanza in materia. Ai cittadini viene chiesto di pagare tasse su tasse, oggi anche con la patrimoniale, ma se si vuole andare verso la trasparenza, allora si facciano i nomi di chi ha rubato i soldi alla collettività. Lo devono pretendere i cittadini che oggi devono sopportare l’onere di una patrimoniale. L’omertà non è rispettosa per i cittadini, se vogliamo il cambio di passo, è necessario che arrivi dal congresso di Stato”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Volevo parlare, senza polemiche, della convenzione contro la violenza sulle donne. La piccola Repubblica vede aumentare purtroppo i casi di violenza di genere, voglio tenere alta l’attenzione su questo argomento e sollecito il segretario agli Esteri a far sì che la Repubblica si unisca ai 26 Stati che hanno firmato l’ultima convenzione di Istanbul contro violenza sulle donne. San Marino nel 2008 era promotore di iniziative nel Consiglio d’Europa a contrasto di questo fenomeno, questo ultimo trattato di Istanbul non è che la continuazione di un lavoro già fatto da San Marino. Su questi temi deve esserci fronte comune e non polemiche. Altro tema, ci stiamo apprestando a discutere di una patrimoniale che porterà nelle casse pubbliche 10 mln di euro, a fronte di importi notevolmente superiori di monofase non pagata. Mi chiedo perché non è possibile conoscere quanto ammonta l’evaso degli ultimi venti anni. E non è possibile che non ci vengano dati i nomi di chi è responsabile di ciò.”

Valeria Ciavatta, Ap: “Non si può cambiare una legge con un odg o con una proposta di indirizzo politico. Le proposte di Rete sono fuori dalle logiche e capirei di più se a farle fosse un gruppo extraparlamentare”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Il consigliere Ciavatta non è d’accordo con il nostro odg e questo è legittimo, ma non le permetto di fare valutazioni sul nostro operato dicendo che non siamo un gruppo parlamentare”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Presenterò un ordine del giorno di Movimento civico Rete e di Movimento Civico 10. ‘Considerato sia che negli scorsi anni diverse forze politiche sammarinesi hanno lavorato ad una ridefinizione del Regolamento consiliare, da più parti considerato inadeguato rispetto alle esigenze di efficacia ed efficienza, sia che vari gruppi di lavoro si sono succeduti negli ultimi 7 anni per riformarlo senza ottenere risultato, chiediamo ai capigruppo consiliari di portare in Aula, almeno per la prima lettura, entro e non oltre la data del 30 giugno 2013 una proposta di legge di riforma del Regolamento consiliare’. Vorrei poi soffermarmi sull’ operazione Titano: 24 indagati per varie tipologie di reato tra cui associazione a delinquere di tipo mafioso e riciclaggio. Mi chiedo quando finirà tutto questo? Nonostante si parli continuamente di trasparenza e di cambio di passo, tutti i giorni ci troviamo a parlare di queste operazioni: saremo in grado di liberare San Marino da questi cancri? Non lo so. Non so quanto si è evoluto il sistema di riciclaggio di denaro sporco a San Marino. Non so quanto saremo in grado di esiliare chi offre il fianco da San Marino a queste operazioni. Mi auguro che le autorità competenti sammarinesi facciano il proprio lavoro offrendo collaborazione alla Procura di Napoli. Siamo passati in pochi giorni dall’ospitare Ban Ki Moon all’essere etichettati di nuovo come riciclatori. Governo chieda aiuto per non fare più venire a San Marino certi personaggi con la compiacenza di alcuni (che poi sono sempre gli stessi).

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Non ero a conoscenza dell’indagine citata dal consigliere Zeppa. Ma lei dove era in questi anni? Non ha visto i passi avanti fatti da San Marino? In questi anni in Italia sono emerse molte cose grazie alla nostra collaborazione. Qui si parla di Fincapital. Io sono qui in Aula per la prima volta ma non accuso chi c’era prima, dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione”.

Giovanni Lonfernini, Upr: “Rispetto alla gravità del punto sollevato oggi da alcuni organi di stampa italiana, chiedo all’Aula come potremmo evitare di ripercorrere atteggiamenti che non ci hanno portato ad affrontare il problema che ci viene posto dall’indagine di uno Stato estero che riguarda indirettamente San Marino. Condivido lo sgomento del consigliere Zeppa, come l’emotività del consigliere Cardelli, ma il problema oggi è come poter affrontare la criminalità organizzata. Abbiamo riconosciuto l’importanza dell’accordo, firmato a Roma, di collaborazione tra le forze di polizia. San Marino deve lavorare attraverso la sua rete diplomatica e politica nel rapporto tra Stati sovrani per la lotta alla criminalità organizzata. Pongo un tema: ritenete che la riorganizzazione delle forze di polizia sia un argomento accessorio e secondario rispetto alle priorità che abbiamo? Per noi no. C’è un accordo che è il punto di partenza per presentare un progetto di riorganizzazione delle forze di polizia moderno e adeguato al nostro Paese. Se il segretario di Stato per la Giustizia avrà l’intenzione di portare avanti questo progetto in tempi celeri, il nostro contributo sarà convinto. E’ possibile che alcuni corpi siano ancora dimezzati? Occorre dare risposte in tempi brevi”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Mi spiace che il collega Cardelli abbia letto mie parole come un attacco a suo partito. Lo invito a riascoltare la registrazione”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Se la Commissione permanente antimafia è stata pensata in aula all’unanimità, signigica che ha un ruolo fondamentale perché quei fatti non emergano in futuro. La continua formazione e la convenzione di Palermo sono poi elementi fondamentali perché lo stato si doti di elementi che gli consentano di affrontare problemi complessi. Ma non confondiamo questi aspetti con i mille aspetti che dobbiamo affrontare”.

Federico Pedini Amati, Ps: “In cento giorni avreste dovuto cambiare il mondo, l’unica cosa che avete fatto è stato aumentare le tasse”.

Rossano Fabbri, Ps: “Condivido l’intervento del collega Lonfernini sul tema delle forze di polizia. Ma se non mettiamo mano al Tribunale, non entriamo nel merito della questione. Mazza ha citato la commissione Antimafia, ma un’altra precedente commissione, istituita per la riforma del codice di procedura penale, una riforma attesa da 20 anni, ha fallito. Lo Stato ha abdicato le sue prerogative di riforma in ambito giudiziario. Ma senza una magistratura indipendente e sovrana in grado di indagare a tutto tondo e senza i necessari poteri non ne usciremo più da questo tipo di discorso”.

Mimma Zavoli, C10: “Una delle condizioni da cui noi tutti quanti non possiamo prescindere è arrivare prima possibile alle condizioni politiche di estrema trasparenza. Fino a questo momento la classe politica non è riuscita a proteggere il Paese fino in fondo. Oggi dobbiamo prenderci questa responsabilità. Se tutti insieme possiamo trovare una scappatoia fatta di trasparenza e legalità riusciremo a fare un buon lavoro. Mi auguro che tutte le situazioni che hanno pesantemente afflitto il Paese finiscano, che l’operazione Titano sia l’ultima. Leggo un odg di Cittadinanza attiva: ‘Il Consiglio grande e generale, alla luce delle situazioni di difficoltà che vengono vissute da diversi cittadini per effetto della disoccupazione sempre più crescente o per problematiche sociali o di altro genere; considerato necessario che lo Stato tenga conto quanto più possibile di queste situazioni, evitando tutta una serie di casistiche, tra cui quella del pagamento delle utenze domestiche (…) impegna il congresso di Stato a predisporre, di concerto con l’Azienda autonoma di Stato per i servizi, i più opportuni provvedimenti atti a far sì: che la periodicità delle utenze sia mantenuta sempre costante, in modo da permettere ai cittadini di stimare sia il periodo di arrivo della bolletta sia l’importo presunto da pagare; che anche le letture reali seguano periodicità prefissate; che qualora dalle letture reali emergano scostamenti in aumento rispetto i consumi presunti, sia possibile per i cittadini procedere alla rateizzazione degli importi aggiuntivi addebitati (…)”.

Andrea Zafferani, C10: “Vedere a bilancio alte cifre di crediti non riscossi provoca indignazione tra cittadini. I cittadini hanno diritto di sapere chi sono i debitori dello Stato anche per non entrare in affari con queste persone. Noi chiediamo di conoscere i nomi dei debitori dello Stato per un discorso di trasparenza perché quando c’è lo Stato di mezzo significa che ad essere coinvolta è tutta la comunità. Con l’ordine del giorno che presentiamo chiediamo al governo atti concreti e di trasparenza. In questa fase è importante comprendere il vero ammontare dei crediti inesigibili o di quelli eventualmente ancora esigibili e spronare il Governo affinché recuperi quanto è possibile. La gente ha il diritto di disporre di dati certi sul proprio Paese e non sarà disposta a fare sacrifici se non si farà chiarezza su questo. Chiediamo in primis ‘al Consiglio Grande e Generale di predisporre entro 30 giorni una relazione dettagliata sul grado di recuperabilità di tali crediti, corredato da stime ufficiali sulla congruità del Fondo Rischi sui Crediti iscritto a bilancio rispetto ai crediti da riscuotere, in particolare quelli monofase. In secondo luogo chiediamo di indicare in apposita relazione come intende trattare i crediti tributari ritenuti non recuperabili e come intende reperire risorse per finanziare l’eventuale incremento del deficit. Inoltre chiediamo che vengano sottolineate le azioni condotte fino ad ora e quali saranno condotte da oggi rispetto al recupero di questi crediti, infine, chiediamo che vengano predisposti entro il 31 giugno 2013 i provvedimenti più idonei per rendere pubblici i nominativi delle persone fisiche e delle società debitrici dello Stato e gli importi del debito con lo Stato stesso, esclusi i casi in cui il debito complessivo sia inferiore a 1.000 euro”.

Alessandro Rossi, Su: “E’ proficuo in quest’Aula ascoltare diverse voci e sensibilità. Chiamare un’indagine ‘Titano’ non va bene. San Marino è un paese che ha una sua forza ed una storia: dobbiamo riprodurla in un momento di grossa difficoltà dove tutto sta crollando. Alla base di tutto comunque credo ci sia un problema politico legato al fatto che il cambiamento non lo può produrre chi ha creato questo sistema. Per questo occorre costruire un fronte del cambiamento per costruire una dialettica positiva e organizzata. Sulla questione dei crediti non riscossi invece credo che ci siano responsabilità politiche molto importanti, delle capacità di avviare corsie preferenziali per alcuni soggetti e altri no, che hanno prodotto queste situazioni. Le persone che non hanno “amici” vengono costantemente controllate dai nostri organi di controllo. Sintomo di debolezza e colpa di una classe dirigente che non ha voluto bene al proprio Paese ma ha pensato solo al proprio schieramento e a sé stesso”.

Risposte a interpellanze&interrogazioni

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, risponde all’Interpellanza presentata dal consigliere Gloria Arcangeloni sulla mancata riscossione di crediti da monofase da parte del governo nei confronti di aziende debitrici e sulle intenzioni del governo in merito.

“Il dibattito odierno sulla mancata riscossione di crediti da monofase da parte dello Stato nei confronti di aziende debitrici è utile. Sulla mancata riscossione dei crediti, qualcuno aveva parlato di condono: sono contento che l’argomento non sia venuto fuori in Aula perché chiarisco subito che siamo assolutamente contrari all’ipotesi di condono. A mio avviso c’è un’ampia casistica di nomi, tra i debitori dello Stato, che può essere resa nota all’opinione pubblica, differenziando ovviamente anche il diverso grado di responsabilità. C’è però da valutare attentamente la Legge sulla protezione dei dati personali e una precedente comunicazione del Garante della Privacy, il quale in merito a una problematica analoga si è espresso sostenendo che non si fornisce l’elenco nominativo dei debitori (e, in caso di autorizzazione specifica, sarebbe disponibile il solo nominativo dell’operatore e non dell’amministratore). Da domani lavoreremo per valutare in maniera approfondita le disposizioni di legge e il parere del Garante, cercando di superarle perché ripeto a nostro avviso esistono una casistica di nomi che possono essere resi noti. La comunicazione dei nomi di coloro che hanno un contenzioso con l’amministrazione ritengo sia necessaria. L’impegno del Governo non è di chiusura: non è vero che non vogliamo rendere noti nomi, lo faremo con modalità che da domani ci impegneremo a definire. L’importo complessivo dell’imposta sulle importazioni, scaduta al 31 marzo 2013, è pari a 188.534.208 euro così distinti: 13.087.248 euro per avvisi monofase scaduti il 31 marzo 2013, 11.993.482 euro per ingiunzioni relative a sanzioni amministrative, 163.453.549 euro per avvisi iscritti a ruolo in base alla Legge 70 del 2004 (suddivisi in 5.706.576 euro Categoria A ovvero Certi, 56.311.787 euro Categoria 2 B ovvero Immobilizzazioni, 27.262.626 euro Categoria 3 ovvero Incerti, 68.013.552 euro Categoria 4 ovvero di dubbia e difficile esazione, 2.038.222 euro Categoria 5 ovvero Dilazioni di pagamento e 4.120.784 euro Categoria 6 ovvero Inesegibili)”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze risponde a Interpellanza presentata dal Consigliere Roberto Ciavatta in merito al mancato versamento del 3×1000 alle Associazioni culturali sammarinesi: “La liquidazione delle somme del 3 per mille avviene sempre quando le dichiarazioni dei redditi sono state controllate. Ad oggi non risultano depositate all’ufficio tributario le dichiarazioni del 2012. Le somme destinate sono regolarmente versate fino al 2009, la legge non fissa un termine per la liquidazione. Attualmente l’ufficio sta controllando le somme destinate al periodo 2010. Lo Stato ha regolarmente versato le somme degli ultimi due anni solari, rispetto alle imposte del 2008 e del 2009. Le cifre destinate dai contribuenti sono sempre state consegnate alle associazioni prescelte, se rispondenti ai requisiti richiesti”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni risponde a interpellanza presentata dal consigliere Tony Margiotta per conoscere come – e con quali tempistiche – il Governo intenda contrastare l’aumento di furti registrato in Repubblica.

“Tutti i corpi hanno avanzato richiesta di ampliamento dell’organico, l’assunzione però è stata rinviata per dare la precedenza alla riorganizzazione dei corpi stessi, che è una priorità dell’esecutivo. La formazione dei corpi di polizia è preposta periodicamente e deve essere intensificata. La casistica dei furti e dei tentati furti resta al livello degli anni passati, anche se c’è stata una leggera flessione nel 2012 rispetto al 2011. Nel 2010 è stato istituito un apposito progetto di installazione delle telecamere ai confini di Stato. E’ in procinto, in via sperimentale, l’installazione di un portale al confine”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni risponde all’interpellanza presentata dal consigliere Franco Santi sulle recenti nomine, proroghe e sui conferimenti di incarichi dirigenziali ed assegnazioni in staff nella pubblica amministrazione e per conoscerne criteri e motivazioni.

“La scelta proroga incarichi dirigenziali era stata dettata dalla necessità di assicurare continuità. È risultata una scelta obbligata. Diversamente, con la nomina del nuovo governo, in un periodo di tempo estremamente limitato, non si sarebbe assolutamente potuto concludere il procedimento concorsuale, volto alla copertura dei posti vacanti”.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro, risponde all’interrogazione presentata dal consigliere Tony Margiotta per conoscere se e come il governo intenda risolvere i problemi legati alle modalità con cui – per prassi – l’ufficio del lavoro effettua le chiamate per l’attribuzione degli incarichi occupazionali. “La segreteria di Stato al Lavoro sta lavorando per affrontare l’emergenza che pervade l’economia e per predisporre interventi atti a creare condizioni migliori per permettere a chi è in cerca di occupazione di essere messo alla pari di tutti gli altri. Gli interventi del passato erano frutto di esigenze del momento che non corrispondono più a criteri di giusta competizione. Stiamo lavorando per rivedere le liste di collocamento che vorrei portare in modo più organico con la riforma del mercato del lavoro. Una prima risposta che la segreteria di Stato vuole dare è quella a chi sta perdendo gli strumenti di protezione, stiamo lavorando a ciò e voglio ribadire in Aula che si opererà in funzione del lavoratore. Ma non vorremo mai generare confusione nelle aziende stesse. Un altro elemento che sottopongo all’attenzione del consigliere Margiotta è l’informatizzazione dell’ufficio del Lavoro, pubblicando liste di collocamento via internet e le offerte di lavoro, creando possibilità di matching più veloce”.

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio, risponde all’interpellanza presentata dal consigliere Luca Santolini per conoscere i dati relativi agli immobili censiti a catasto, con particolare riferimento ai subalterni, nonché sull’imposta straordinaria sugli immobili di prossima applicazione.

“Il censimento del 2008 ha portato a risultati importanti a fine statistici, ma la percentuale di errore era del 15%. Per questo si è resa necessaria una verifica straordinaria che è tutt’ora in corso. Nei cinque anni trascorsi dal censimento edilizio molto è cambiato. Al 31 dicembre 2012 le unità accatastate ammontano a 41.164. L’81% dei siti famigliari censiti risiede in abitazioni di proprietà, la prima casa è composta da oltre 9 mila unità immobiliari. Saranno soggetti a tassazione gli immobili accatastabili nel 2012. Anche nella bozza di decreto sull’imposta straordinaria sugli immobili, all’articolo 1, è stato ribadito ciò, anche per garantire parità di trattamento a tutti i soggetti titolari di immobili”.

 

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