“L’intesa – ha esordito l’ambasciatore Barbara Bregato – inquadra bene il rapporto tra San Marino e l’Italia in chiave di sviluppo commerciale”.
di Alessandro Carli
Dopo Rimini, Pesaro-Urbino. Prosegue la serie di accordi tra la Camera di Commercio della Repubblica di San Marino e gli enti camerali dei territori limitrofi. Oggi, all’interno dell’ambasciata d’Italia a San Marino, i vertici delle due CCIAA hanno siglato un prezioso accordo di collaborazione.
“L’intesa – ha esordito l’ambasciatore Barbara Bregato – inquadra bene il rapporto tra San Marino e l’Italia in chiave di sviluppo commerciale. Così vicini sotto il profilo geografico ed economico, i due territori possono mettere in campo una sinergia e una serie di progetti comuni anche in un’ottica di mercati internazionali”.
Per il segretario all’Industria Marco Arzilli, “le due Camere di Commercio interpretano al meglio l’integrazione delle due realtà. Occorre ragionare con il territorio: quello di oggi è un passaggio importante per dare continuità alle buone relazioni già in essere, tra cui anche quello del Parco Scientifico e Tecnologico, che nei giorni scorsi ha visto l’intesa sul memorandum of under standing. Il progetto, dopo un rallentamento, ha ripreso forma. Nel 2014 verrà posata la prima pietra”.
Sorridente, il presidente della CCIAA di San Marino, Pier Giovanni Terenzi ha voluto sottolineare come “l’accordo con la Camera di Commercio di Pesaro-Urbino” segua quello “sottoscritto a novembre con l’ente camerale riminese. Credo possa rappresentare un ottimo mezzo di promozione ad ampio respiro, che guarda all’internazionalizzazione”. I due accordi con le CCIAA sono simili, anche se evidenziano alcune differenze. “Rimini – conclude Terenzi – è più votata al turismo e al commercio, Pesaro-Urbino alla produzione e al manifatturiero”.
“L’adesione tra i due enti camerali – ha ribadito Alberto Drudi, Presidente della CCIAA di Pesaro-Urbino – va vista anche in una dimensione di mercato. Il mondo si rinnova, e se non riesci a creare una struttura che sappia innovare, non sei più competitivo”.
CLICCA QUI per la videointervista a Pier Giovanni Terenzi.
