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San Marino, la Fondazione Renata Tebaldi sostiene la musica per i terremotati

da Redazione

Si sono incontrati oggi a sul Titano Niksa Simetovic, Presidente della Fondazione Renata Tebaldi e Roberto Pignatti Presidente della Fondazione Carlo Guglielmo Andreoli di Mirandola (MO).

 

Si sono incontrati oggi a San Marino Niksa Simetovic, Presidente della Fondazione Renata Tebaldi e Roberto Pignatti Presidente della Fondazione Carlo Guglielmo Andreoli di Mirandola (MO), cui è stato destinato l’incasso del concerto tenutosi lo scorso 18 dicembre in occasione dell’ottavo anniversario della scomparsa del grande soprano.

Il concerto ha riportato sul palcoscenico del Teatro Titano alcuni dei vincitori delle passate edizioni del Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi: il soprano Anna Kasyan, Teresa Sedlmair, Jaeeun Lee, il mezzosoprano Romina Tomasoni, il tenore Davide Giusti, il baritono Filippo Bettoschi e il basso Kwang Ho Choi, accompagnati al pianoforte da Elisa Cerri e Davide Cavalli.

“La scelta di destinare il ricavato del nostro consueto concerto in memoria di Renata Tebaldi alla Fondazione Andreoli deriva da una duplice considerazione. Sostenere l’educazione musicale a partire dai più piccoli, attività in cui l’istituzione modenese è ormai un consolidato punto di riferimento e modello nazionale e internazionale, e intervenire laddove il sisma della scorsa primavera ha messo a dura prova popolazione e territorio”, specifica Simetovic. “Così, proprio come Renata Tebaldi aveva stabilito di destinare l’incasso del suo ultimo concerto al Teatro alla Scala di Milano nel 1976 alle vittime del terremoto in Friuli, la Fondazione intitolata alla memoria dell’interprete e da lei stessa voluta per formare i cantanti e il pubblico di domani, ha individuato la Fondazione Andreoli. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno risposto a questo appello e, in particolare, l’Associazione Sammarinese Cuore-Vita per aver aderito con una generosa offerta. L’auspicio che rivolgiamo a quest’importante realtà emilano-romagnola è che possa proseguire nella propria attività di divulgazione, perché ‘La musica può nominare l’innominabile e comunicare l’inconoscibile’, come diceva Leonard Bernstein”.

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