Il nuovo Presidente di Cassa di Risparmio di San Marino dovrà essere un cittadino sammarinese, autorevole, competente e la cui indipendenza di giudizio non possa essere messa in discussione. Ma il suo nome non arriverà oggi come si era ipotizzato nei giorni scorsi.
SAN MARINO – Il nuovo Presidente di Cassa di Risparmio di San Marino dovrà essere un cittadino sammarinese, autorevole, competente e la cui indipendenza di giudizio non possa essere messa in discussione. Ma il suo nome non arriverà oggi come si era ipotizzato nei giorni scorsi. Il nodo non è ancora stato sciolto e, per stessa ammissione del Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, potrebbe anche non rientrare tra i tre nomi circolati negli ultimi tempi. Partita apertissima, insomma, da giocare con un unico obiettivo in mente: non arrivare ai tempi supplementari. L’incarico dell’attuale Presidente di Cassa, Leone Sibani, scadrà il prossimo 25 aprile. E per spezzare il nodo gordiano della scelta del suo successore non si potrà andare molto più avanti nel tempo rispetto a quella data.
La politica, insomma, è avvisata. Intanto di Cassa di Risparmio, ricapitalizzazione e dell’intervento pubblico richiesto a gran voce dall’FMI si parlerà proprio domani, in seduta segreta, all’apertura dei lavori del Consiglio Grande e Generale che proseguirà la prossima settimana. L’ingresso di risorse pubbliche è dato per certo, occorre capire in che modo funzionerà questa operazione.