Home NotizieSan Marino San Marino, intervista a Chiaruzzi (Osla): Liberare risorse senza aumentare il debito

San Marino, intervista a Chiaruzzi (Osla): Liberare risorse senza aumentare il debito

da Redazione

Ci sono margini per liberare risorse senza dover aumentare il debito pubblico. Ne è convinto Giorgio Chiaruzzi, Direttore di OSLA, intervistato da Fixing nell’ambito del nostro “ciclo di fine anno”.

Ci sono margini per liberare risorse senza dover aumentare il debito pubblico. Ne è convinto Giorgio Chiaruzzi, Direttore di OSLA, intervistato da Fixing nell’ambito del nostro “ciclo di fine anno”.

Un giudizio secco sulla Finanziaria. Cosa vede favorevolmente del provvedimento, cosa boccia, cosa avrebbe inserito?

“Vogliamo vedere la pubblicazione della Legge, prima di tutto. Ad ogni modo, il giudizio sulla Finanziaria è negativo.”

Aumentare il debito pubblico in attesa di tempi migliori può essere la strada per San Marino?

“No. Ci sono margini per liberare risorse senza dover aumentare il debito pubblico. Il -12,4% di Pil rispetto a un anno fa è la conseguenza dell’embargo operato dall’Italia. Il Pil non è più un indice di riferimento attuale.”

Il gigantismo della Pubblica Amministrazione sammarinese è una questione oggettiva. Finora l’unica proposta è arrivata da Anis, che ha chiesto di sfruttare i pensionamenti e limitare le assunzioni fino a ridurre il personale della Pa di 1.500 elementi in 8 anni. Come pensa si possa risolvere il problema?

“Bene. Ma la riforma fatta così sarebbe incompleta. Manca cioè un passaggio-chiave: prima di tagliare, bisogna riorganizzare e fare efficienza. Gli economisti sostengono che ottimizzando le risorse, si possono abbassare sensibilmente i costi.”

Cosa ne pensate dell’ipotesi di eliminazione del provvedimento relativo all’Iva prepagata?

“Bisogna andare verso un sistema Iva, che non vuol dire mettere l’asticella al 20%, come in Italia. E’ un traguardo non più rimandabile: introdurre la direttiva Iva con la riduzione delle aliquote.”

E dell’idea di far pagare tasse più alte ai lavoratori frontalieri?

“Non abbiamo mai riflettuto su questo punto. E’ certo però che il Paese necessita di forza lavoro anche estera”.

L’accordo con l’Italia ha priorità assoluta?

“In termini geografico-economici è fondamentale. Ma non è l’unica priorità: occorre che San Marino sviluppi una serie di progetti fattibili”.

Quali sono i tre interventi o iniziative a cui il governo dovrebbe dare le priorità nel 2011?
“Aprire una stagione di tavoli tecnico-progettuali con tutti i soggetti; selezionare una classe dirigente nuova, con una visione diversa, che sappia attirare; una vera riforma della PA. La pubblica amministrazione – come ho detto – deve essere riorganizzata”.

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