Home NotizieSan Marino San Marino, ampliamenti alle imprese Micologici contrari: referendum?

San Marino, ampliamenti alle imprese Micologici contrari: referendum?

da Redazione

E’ sempre una questione di punti di vista. Mentre l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese nei giorni scorsi ha recepito con sollievo le varianti al Prg che offrono alle imprese sammarinesi che già da anni hanno fatto richiesta la possibilità di ampliarsi (quelle che nel frattempo sono sopravvissute, altre non ce l’hanno fatta e hanno chiuso o si sono trasferite), l’Associazione Micologica promette battaglia e propone un referendum per contrastare il provvedimento appena approvato, dopo un lunghissimo iter, dal Consiglio Grande e Generale.

Questa la nota dell’Associazione Micologica Sammarinese sulla norma appena approvata in Consiglio Grande e Generale per l’approvazione a maggioranza assoluta, e non più qualificata, per la cessione di aree pubbliche a uso produttivo, artigianali o industriali, e di servizio a sostegno di queste ultime.

L’Associazione Micologica Sammarinese, dopo l’avvenuta approvazione in Consiglio G. e G. della legge che riporta a 30 i voti necessari per cedere le proprietà immobiliari dello Stato, stigmatizza l’operato di tutti quei consiglieri di maggioranza che supinamente hanno permesso che si verificasse questa ennesima aggressione speculativa contro i beni dello Stato che sono di tutti e non della sola maggioranza che è al potere.
Le ragioni portate a giustificazione di tale operazione sono da considerarsi assolutamente risibili rimanendo evidente l’intenzione di questo governo di voler avere le mani libere per poter gestire senza intralci le recenti approvazioni delle varianti al PRG, approvate anch’esse a maggioranza compatta; varianti che andranno a sottrarre aree in zone naturalistiche tutelate e sottoposte a vincolo idrogeologico. Una maggioranza che ha fatto chiaramente capire i suoi intenti cementificatori (che hanno poco a che vedere con lo sviluppo economico e la difesa dei posti di lavoro nelle industrie) le quali, nei momenti di recessione, tendono a non investire mantenendo le posizioni e, se ne hanno l’occasione, sono portate a tentare manovre speculative e niente più (si chiama fare cassa), a sostegno di ciò sono da evidenziare i toni entusiastici espressi dalle associazioni economico-industriali all’avvenuta approvazione delle norme di cui sopra.
Invitiamo i cittadini sammarinesi a riflettere sui comportamenti dei nostri Consiglieri, ricordando a tutti la fatica e l’impegno che avevamo profuso per conseguire questo obiettivo, importante per l’intero Paese e decisamente garantista. La Legge sulla maggioranza qualificata era stata promulgata per evitare un Referendum popolare da noi promosso e che era ormai arrivato a compiersi dopo un’estenuante raccolta di firme; in quell’occasione fu convocato un Consiglio G. e G. d’urgenza con quell’unico punto all’ordine del giorno.
Alcuni partiti politici si apprestano a riproporre il Referendum sulla maggioranza qualificata, noi l’avevamo anticipato e proposto già alcune settimane fa per cui, alla luce delle deprimenti votazioni consiliari, confermiamo l’impegno preso dichiarando fin da ora di voler collaborare e partecipare alla creazione di un Comitato per la presentazione di un ulteriore Referendum popolare, il tutto per indirizzare il Paese verso la correttezza, l’onestà intellettuale e la voglia di tenersi stretti i beni che appartengono alla collettività.

 

Per completezza d’informazione, l’altra campana – che vi invitiamo a conoscere – è rappresentata dal Segretario di Stato al territorio Gian Carlo Valentini, che Fixing ha intervistato (CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA) e dalla posizione dell’ANIS, che plaude allo sblocco del Prg promesso da anni e finora rimasto bloccato. Nel frattempo diverse imprese sammarinesi sono state costrette a chiudere i battenti e ad andarsene dal Titano per la soffocante mancanza di spazio: un impoverimento per l’intera economia della Repubblica, già abbondantemente in sofferenza per i ben noti motivi.

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