Distribuire il vaccino antipolio in Pakistan vuol dire morire morti ammazzati. Dai militanti islamici. Da qualche giorno una campagna infame e omicida verso i volontari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che distribuiscono i vaccini ha già fatto una decina di morti e diversi feriti. Ieri cinque ragazze sono state uccise con colpi di pistola alla testa sparati a bruciapelo. Questa mattina sono stati uccise altre tre persone. Si tratta di una responsabile della campagna, il suo autista e un volontario. Almeno tre gruppi di operatori sanitari sono finiti nel mirino dei talebani a Peshawar, Nowshera e Charsadda. Secondo quanto riferisce la stampa locale, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e l’Onu hanno quindi ordinato la sospensione della campagna, iniziata solo da qualche giorno e che mira a vaccinare oltre 5 milioni di bambini. Secondo un’assurda credenza popolare diffusa tra i radicali islamici, i vaccini avrebbero conseguenza sulla fertilità maschile. A questo si aggiunge il sospetto da parte di molti talebani che gli operatori sanitari siano spie.
Pakistan, strage di volontari che distribuiscono l’antipolio
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