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Frontiere: si negozierà con l’Unione europea

da Daniele Bartolucci

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue la Decisione 2024/1733 adottata dal Consiglio il 30 maggio scorso, che autorizza l’avvio dei negoziati per un Accordo tra l’Ue e San Marino relativo a vari aspetti nel settore della gestione delle frontiere.

A darne notizia, nei giorni scorsi, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri: “Da un punto di vista politico, l’Unione europea ha così riconosciuto gli sforzi compiuti da parte della Repubblica di San Marino per affrontare un tema che, pur non rientrando nella sfera di applicazione del futuro Accordo di associazione, necessitava di un apposito Accordo per affrontare la “speciale situazione” della Repubblica nella gestione delle frontiere esterne dell’Unione.  Da un punto di vista tecnico, tale decisione si è resa necessaria anche in considerazione delle innovazioni introdotte recentemente dal legislatore europeo nell’ambito di Schengen, con particolare riguardo al nuovo sistema informatico autorizzato per la registrazione dei viaggiatori provenienti da paesi terzi che troverà applicazione dal prossimo autunno. Grazie alla suddetta decisione, e sulla base delle linee negoziali confidenziali ricevute, la Commissione ha ottenuto il mandato a negoziare il testo dell’Accordo con la Repubblica di San Marino e Andorra. Nei prossimi mesi si aprirà dunque una nuova fase negoziale per le autorità sammarinesi, a conclusione della quale i cittadini sammarinesi potranno trarre benefici in termini di maggiori agevolazioni dall’applicazione dalle nuove norme europee, scongiurando gli effetti negativi derivanti dalla loro mancata inclusione. Sarà anche l’alveo ideale per poter risolvere le problematiche incontrate dai cittadini di Paesi terzi non appartenenti all’Ue presenti a San Marino”.  

“Analogamente a quanto accaduto in occasione del negoziato per la firma dell’Accordo di associazione”, spiega quindi il Segretario di Stato Beccari, “questo ulteriore momento negoziale consentirà alla Repubblica di San Marino di concludere un ulteriore Accordo capace di rinsaldare ancor di più la cornice giuridica dei suoi accordi con l’Unione europea e di ribadire la volontà politica di maggiore integrazione con l’Ue”.

I DETTAGLI E IL RUOLO CHE AVRÀ L’ITALIA

La Decisione si basa preliminarmente sul “trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in  particolare  l’articolo  77,  paragrafo  2,  lettere  b)  e  c), e l’articolo 79, paragrafo 2, lettera c), in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafi 3 e 4” e sulla “raccomandazione della Commissione europea”, da cui ne consegue che “è necessario un accordo al fine di costituire la base giuridica per l’assenza di controlli di frontiera tra l’Italia e San Marino”. Di fatto, “la conclusione di tale accordo sarebbe utile in considerazione della vicinanza geografica e dell’interdipendenza economica tra San Marino e l’Unione. È necessario “, quindi, “garantire un equo trattamento dei cittadini di paesi terzi titolari di permessi di soggiorno rilasciati da San Marino alle frontiere esterne dell’Unione”.

Sulle modalità emerge però, un ruolo attivo dell’Italia, in quanto “il rilascio di tali permessi di soggiorno da parte di San Marino dovrebbe essere subordinato a un parere vincolante dell’Italia, basato su una valutazione della sicurezza effettuata da quest’ultima”.

Non solo: “L’accordo permetterebbe la conclusione di intese amministrative esecutive di natura operativa tra l’Italia e San Marino su materie da esso disciplinate, purché tali intese siano compatibili con l’accordo e con il diritto dell’Unione”. Al di là di questo, “è pertanto opportuno avviare negoziati in vista della conclusione di un accordo tra l’Unione e San Marino”.

Infine nella Decisione ci sono gli aspetti più burocratici, tra cui il fatto che essa stessa “costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell’acquis di Schengen a cui l’Irlanda non partecipa, a norma della decisione 2002/192/CE del Consiglio (1); l’Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione. A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca non partecipa all’adozione della presente decisione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione”.

Quello che conta è che “la Commissione è autorizzata ad avviare negoziati per un accordo con la Repubblica di San Marino su vari aspetti nel settore della gestione delle frontiere. I negoziati sono condotti sulla base delle direttive di negoziato del Consiglio che figurano nell’addendum della presente decisione. La Commissione è designata negoziatore dell’Unione. I negoziati si svolgono in consultazione con il gruppo di lavoro competente del Consiglio”.                                            

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