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ANIS: “Competitività e attrattività, serve coraggio”

da Daniele Bartolucci

Si sono svolti la scorsa settimana gli incontri programmati da ANIS con i partiti e i movimenti politici di San Marino in vista delle prossime elezioni del 9 giugno, al fine di illustrare le idee degli imprenditori associati per lo sviluppo economico rispetto alle proposte contenute nei singoli programmi elettorali. “Ringraziamo tutti i partecipanti per la disponibilità dimostrata e per lo spirito costruttivo con cui si sono confrontati con noi” commenta la Presidente Neni Rossini. “In ogni incontro abbiamo sottolineato come l’economia reale stia continuando a sostenere il Paese e ne garantisca lo sviluppo futuro, ma anche che questo grande potenziale oggi si gioca sulla capacità di competere nel mercato globale e di attrarre nuovi investimenti in territorio. Pertanto competitività e attrattività sono obiettivi che tutto il sistema Paese deve condividere”.

LE PRIORITÀ

Per raggiungere questi obiettivi, ANIS ha da tempo individuato alcune priorità, che durante gli incontri sono state ribadite chiaramente: un sistema di regole chiare, burocrazia snella ed efficienza della pubblica amministrazione, infrastrutture moderne e accreditamento sui mercati internazionali sono tra i prioritari fattori di competitività per le imprese.

L’ACCORDO CON L’UE

“Per cogliere le migliori opportunità, con serietà e concretezza”, commenta a tal proposito la Presidente ANIS, “è indispensabile un cambiamento culturale che porti un approccio aperto, curioso e senza pregiudizi rispetto a ciò che non è conosciuto o consueto. In questo senso l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea rappresenta un impulso formidabile per affrontare con nuovo slancio i problemi che si sono cronicizzati nel tempo, in un contesto più ampio nel quale saper cogliere nuove concrete opportunità”. Anche per questo ANIS ha più volte ribadito, anche nell’ultima Assemblea Generale, che “l’Accordo di Associazione è un punto di partenza, non di arrivo”, facendo capire che di strada ce n’è ancora da fare per poter parlare di piena integrazione. Soprattutto da parte delle istituzioni e delle norme interne.

“AD ARMI PARI CON TUTTI”

Anche in questo caso, però, occorre dotare il sistema economico di tutti gli strumenti necessari, molti dei quali già pienamente sfruttati dai competitor europei, all’insegna – come spesso spiega ANIS – del competere ad armi pari sul mercato unico: “Tra i molteplici temi”, prosegue infatti Neni Rossini, “abbiamo chiesto di condividere le principali priorità da portare a compimento nella prima parte della legislatura. Al primo posto per noi c’è la riforma delle imposte indirette con l’introduzione di un sistema IVA, per permettere alle nostre imprese di parlare la stessa lingua adottata da oltre 130 paesi e gettare le basi per il superamento del T2 nell’interscambio commerciale, al fine di operare concretamente nel mercato unico a parità di condizioni delle imprese concorrenti”.

LE RIFORME INDIFFERIBILI

“Poi ci sono gli altri provvedimenti, anch’essi indifferibili, per stimolare in maniera significativa la crescita economica: ci riferiamo a incentivi sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità, alle telecomunicazioni, alla viabilità, alle politiche energetiche, compresa, quanto prima, la piena fruibilità della cogenerazione, il ciclo dei rifiuti e l’avvio di un processo di informatizzazione e digitalizzazione delle procedure. Ciò che abbiamo chiesto a gran voce”, conclude Neni Rossini, “è il coraggio di compiere le scelte, perché l’elettorato esprimerà il proprio giudizio sull’operato di un governo in base ai risultati che questo sarà stato in grado di raggiungere”.

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