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Repubblica di San Marino, tracce del tema di Maturità 2024

da Redazione

Lunedì 17 giugno, per gli studenti della Scuola Superiore si è aperta la Maturità 2024 con lo svolgimento della prima prova, il tema di Italiano.

Otto le tracce proposte, nelle tre tipologie “analisi di un testo letterario” (A), “testo argomentativo” (B) e “testo espositivo” (C). 

Nelle due tracce di tipologia A sono stati proposti gli autori Giovanni Pascoli e Carlo Cassola.

Di Pascoli è stata scelta la poesia Romagna, inserita nella raccolta Myricae e contenente aspetti tipici del poeta romagnolo, nei temi e nella forma; di particolare suggestione, il riferimento della prima strofa alla “azzurra vision di San Marino”.

Nella seconda traccia è stata proposta l’analisi dell’ultimo capitolo del romanzo La ragazza di Bube, di Carlo Cassola. Ambientata negli anni difficili del secondo dopoguerra, l’opera si concentra sul percorso di crescita di Mara, la protagonista, che alla prospettiva di un nuovo amore sceglie quella di aspettare la scarcerazione del proprio amato, un ex partigiano condannato per omicidio a una lunga pena detentiva. 

La noia è tema della traccia letteraria di tipologia B, che prevede la produzione di un testo argomentativo a partire dall’analisi critica di alcuni estratti. Tale condizione dell’animo è vista nell’inedita prospettiva di occasione atta a sollecitare l’indagine interiore e la creatività. Tra i documenti a disposizione non poteva mancare il testo della canzone La noia, scritta da Madame e interpretata da Angelina Mango, vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo.

Con la traccia di tipologia B di ambito scientifico, “Il percorso travagliato della scienza”, si è cercato di far riflettere studenti e studentesse su come la ricerca scientifica non sia lineare nel suo tragitto, ma estremamente influenzata dal contesto sociale, culturale ed economico.

I documenti sono stati estratti da saggi e articoli di Hal Hellman, divulgatore scientifico collaboratore del New York Times, Roy Porter, già storico della scienza presso l’University College di Londra, e Vincenzo Palermo, già responsabile del Laboratorio di Nanochimica dell’Istituto ISOF del CNR, e trattano studi geologici, biologici e di Fisica, attraverso i quali si vuole restituire della scienza un’immagine non granitica e immutabile, ma dinamica e dialettica.

Nella medesima tipologia, la traccia di ambito storico intende far riflettere i candidati sulla capacità di azione politica delle folle, che può portare a grandi progressi, ma anche sfociare in forme di violento autoritarismo. Gli spunti sono due brani ricavati dal saggio Psicologia delle folle, di Gustav Le Bon, e Massa e potere, di Elias Canetti.

“Quando il cittadino è passivo la democrazia si ammala” è il titolo della traccia di ambito sociale, citazione tratta da La democrazia in America, di Alexis de Tocqueville, che propone ai candidati una riflessione sulle cause dell’astensionismo, del malcontento e della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni e del sistema democratico. Prendendo spunto dalla iniziativa che a marzo l’Eccellentissima Reggenza ha rivolto agli studenti del quinto anno, la simulazione di un dibattito consiliare sul tema dell’introduzione del servizio civile obbligatorio, si è chiesto ai candidati di esprimersi sulla sua efficacia come strumento per risvegliare il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani e introdurli alla cittadinanza attiva. Tra i documenti proposti, estratti dal Discorso sulla Costituzione, di Piero Calamandrei, da La Democrazia in crisi prepara la deriva autoritaria. Quale futuro? di Alessandro Magnoli Bocchi, e da Servizio civile obbligatorio? NO, meglio universale, di Luigi Bobba.

Infine, per la tipologia C, che prevede la produzione di un testo espositivo-argomentativo, il tema letterario proposto è quello dell’indifferenza, centrale nella poesia Aspetta la tua impronta, di Maria Luisa Spaziani, mentre quello filosofico prende le mosse da una citazione tratta dal saggio Vita activa. La condizione umana, della filosofa Hanna Arendt, che invita a riflettere sul dialogo con sé stessi e con gli altri e su come la conoscenza di sé provenga dal delicato equilibrio che si riesce a costruire tra queste due opposte esigenze.

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