Home Dal giornale Rinnovo contratto banche: i dipendenti approvano

Il contratto dei dipendenti bancari è ufficialmente rinnovato. Dopo la sottoscrizione del Verbale di accordo tra ABS-ANIS e le Federazioni Servizi di CSdL-CDLS -USL, anche i dipendenti Quadri, Impiegati ed Ausiliari delle quattro banche sammarinesi hanno votato con scrutinio segreto il documento per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro del settore bancario sammarinese, approvandolo. A confermarlo il comitato elettorale composto dai Segretari delle Federazioni servizi delle tre organizzazioni sindacali e da tre membri delle RSA di Banca Agricola Commerciale, Banca di San Marino e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che hanno provveduto allo scrutinio delle schede raccolte nelle singole banche.

I Dipendenti Quadri, Impiegati ed Ausiliari aventi diritto al voto sono 343, hanno votato 290 lavoratori pari all’84,5%. Il rinnovo del contratto di lavoro del settore è stato approvato dal 97,5% dei dipendenti bancari, contrario solamente il 3,1% dei votanti. “Il pronunciamento con votazione democratica e segreta dei lavoratori delle banche sammarinesi”, spiegano quindi i responsabili delle tre sigle sindacali, “conclude un iter negoziale che ha evidenziato momenti di tensione tra le parti ed ha portato i dipendenti bancari ad incrociare le braccia a difesa dei loro diritti e delle loro rivendicazioni, proclamando uno sciopero durato ben otto giorni”.

RINNOVO E AUMENTI

Il rinnovo contrattuale, che si riallaccia alla scadenza del precedente contratto scaduto nel 2010, ha durata fino al 31 Dicembre 2025 e ha previsto una una-tantum del 2% calcolata sul reddito annuo lordo del 2022 ed aumenti del 3% per il 2023, 3% per il 2024 e dell’1,5% per il 2025. Nessuna modifica è intervenuta dal punto di vista normativo al testo contrattuale fatta salva una interpretazione condivisa del meccanismo di calcolo del premio di produzione per gli anni 2024 e 2025. Sono state rivalutate anche le voci economiche degli allegati aziendali: questi ultimi sono stati riconfermati per tutta la durata contrattuale.

CDLS: “SODDISFATTI MA NON DEL TUTTO”

“Siamo soddisfatti per essere arrivati a definire il rinnovo contrattuale”, commenta Gianluigi Giardinieri Segretario Generale aggiunto della CDLS con delega per il settore bancario. “I dipendenti bancari erano rimasti tra gli ultimi ad avere le retribuzioni ferme rispetto all’aumento del costo della vita, nel loro caso gli stipendi erano fermi dal 2010. L’unico rammarico è che se ci fosse stata più disponibilità dalle controparti, forse si sarebbe giunti a questo risultato senza costringere i lavoratori ad incrociare le braccia per otto giorni e mezzo. Quanto accaduto in questo travagliato rinnovo contrattuale deve servire da lezione per il futuro.”

USL: “SERVE L’INDENNITÀ PER L’ANTIRICICLAGGIO”

“Tra gli impegni previsti nel verbale di accordo”, commenta Marco Santolini, Segretario della Federazione Servizi e Commercio dell’USL, “vi è quello di condividere una istanza congiunta all’AIF per affrontare la problematica delle responsabilità AML – Antiriciclaggio. Le incombenze e le responsabilità che attualmente sono a carico dei dipendenti bancari sono state oggetto di approfondimento nel corso della trattativa di rinnovo, senza purtroppo riuscire ad ottenere la definizione di una specifica indennità economica che potesse, almeno parzialmente, compensare i rischi ed i gravosi impegni legati alla gestione delle singole posizioni.”

CSDL: “L’UNA TANTUM PENALIZZERÀ QUALCUNO”

“Un aspetto che merita di essere sottolineato – precisa Matteo Missiroli Funzionario della Federazione Unitaria Costruzioni e Servizi FUCS – CSdL – è quello relativo all’una-tantum sugli arretrati. Prendere a riferimento il reddito annuo lordo al 31 Dicembre 2022 creerà una evidente disparità tra Dipendenti penalizzando nello specifico le Dipendenti che nel corso del 2022 hanno usufruito di aspettativa o part-time post-partum in base a quanto prevedono le norme di Legge. Per queste limitate casistiche – che hanno un forte valore sociale – è stato richiesto alle Banche, senza successo, di considerare in via eccezionale per il calcolo dell’una-tantum il primo anno antecedente al 2022 che evidenziasse una retribuzione piena. Confidiamo che in fase di calcolo degli arretrati le Banche che hanno più a cuore l’aspetto legato alla natalità correggano questa anomalia”.

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