Home Notizie del Giorno Consiglio Grande e Generale, 20 ottobre pomeriggio (report SMNA)

Consiglio Grande e Generale, 20 ottobre pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

La seduta consiliare è ripartita dall’esame della 2^Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2022, dall’articolo 3 e i lavori si concentrano in particolare sull’emendamento del governo aggiuntivo Art. 3bis (Conferimento nella Società di Gestione degli Attivi ex BNS S.p.A), su cui si sviluppa un ampio dibattito, all’indomani di un confronto serrato avvenuto nella stessa maggioranza. L’emendamento del governo, illustrato dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, prevede in sostanza il conferimento di 10.582.000 euro alla Società di Gestione degli Attivi, ex Bns, attraverso la sottoscrizione di quote o partecipazioni azionarie e nel 3° comma si mantiene la possibilità di azioni di risarcimento e di responsabilità “in relazione alle condotte che hanno prodotto danno o che hanno eroso il patrimonio o le somme rimborsabili allo Stato in quanto creditore”. Il Segretario di Stato spiega che quei 10,5 mln di euro rappresentano somme che erano state sequestrate preventivamente in Banca Cis e poi, nel 2020, confiscate, ma nel frattempo si era avuta la risoluzione dell’istituto. Di fatto, l’intervento del 3 bis si rende necessario per contabilizzare quella somma nel bilancio dello Stato e rappresenta, chiarisce, una partita di giro. Emanuele Santi, Rete interviene quindi per spiegare quello che definisce l’articolo ‘della discordia’ su cui si è confrontata la maggioranza: Con esso “si riapre un tema- la gestione banca Cis e poi Bns- sottolinea- e in questi giorni veniamo a sapere che oltre a tutti gli ammanchi noti- i 200 mln di obbligazioni che abbiamo dovuto coprire, i 105 mln dei fondi pensioni- probabilmente mancano all’appello anche fondi delle confische”.  Santi rivela poi che “risulta un procedimento aperto su questo possibile ammanco e sarà la Magistratura a vedere quando è venuto a meno questo vulnus”, se prima o successivamente alla risoluzione bancaria.

Nel dibattito, emergono da parte dei consiglieri di maggioranza di Gruppo misto e Dml critiche per essere rimasti esclusi dal confronto sull’emendamento. Dall’opposizione, Matteo Ciacci di Libera chiede un’audizione in Commissione finanze sulla gestione di Bns con l’amministratore unico, proposta che approva anche Gian Matteo Zeppa di Rete. Mentre Rossano Fabbri, Mis, suggerisce di intervenire sulle norme per evitare che “questo tipo di reati cadano in prescrizione”. Nicola Renzi, Rf, sottolinea il “super pastrocchio” avvenuto in maggioranza su questo articolo: “A metterci mano sono state tre forze di maggioranza, gli altri sono stati lasciati fuori- osserva- E allora non capisco come possano votarlo chi è rimasto fuori”. L’emendamento 3 bis  del governo viene infine approvato con 26 voti a favore, 9 contrari, 4 astenuti e 1 non votante.

Segue quindi l’approvazione dell’emendamento di Rete, Pdcs e Npr Articolo aggiuntivo 3 bis “Sequestri ai sensi delle disposizioni in materia penale”, con 28 voti a favore e 3 astenuti. Lo illustra Emanuele Santi, Rete: “Si prevede che da adesso in avanti, gli strumenti finanziari oggetto di sequestro devono essere trasferiti in conti presso Banca centrale che ne diventa custode”, chiarisce. “Si va quindi nella direzione affinché non possa succedere quanto accaduto in Banca Cis. e si trasferisce questa liquidità in Banca centrale- chiosa- era un principio da sancire già prima del 2002”.

L’Aula affronta quindi una serie di emendamenti del governo, presentati dal Segretario di Stato per il Territorio Stefano Canti, sulle politiche energetiche e relativi ad incentivi sul fotovoltaico che vengono approvati. Respinti invece gli emendamenti di Rf e di Libera sullo stesso tema: il primo, emendamento di Repubblica Futura aggiuntivo dell’articolo 3-septies “Modifica al Decreto delegato del 2014 n.120 art. 9 Art. 9 (Regime speciale di Scambio sul posto)” e quello di Libera aggiuntivo Articolo 3 Decies per l’introduzione del “bonus bolletta”.
All’Emendamento del governo Articolo 3 Decies, “Posticipo redazione quarto Piano Energetico della Repubblica di San Marino – PEN “, Gian Matteo Zeppa di Rete anticipa il suo voto contrario, ritenendo invece urgente e necessaria l’elaborazione di un Piano energetico nazionale.  Il Sds Canti invita a “non buttare anche il Pen tra le strumentalizzazioni”. “Va fatto- chiarisce- ma la richiesta dell’articolo arriva dal Presidente dell’Autorità per la regolazione dell’energia”. Infatti, “in questo particolare momento di congiuntura economica e internazionale- precisa- essendo impegnati nella gestione della crisi energetica, ha chiesto di rinviare di un anno la redazione del Pen, finché non si stabilizzi la fluttuazione del mercato”.  La seduta termina con l’accoglimento dell’Articolo 4 Quater.

SMNA

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