Home Notizie del Giorno Consiglio Grande e Generale, 18 Ottobre mattina (report SMNA)

Consiglio Grande e Generale, 18 Ottobre mattina (report SMNA)

da Redazione

 In mattinata i lavori consiliari ripartono dal comma 6, relativo ai decreti legge e decreti delegati: viene in primis ratificato con 23 voti a favore e 5 contrari il decreto legge n.13 “Modifiche alle disposizioni di carattere generale legate all’attuale stato pandemico da COVID-19”.   Come spiega il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, il decreto, con un unico articolo, pone fine alla restrizione – per i non vaccinati ‘covid’- “relativa alla possibilità di prestare opera nella Repubblica di San Marino, in struttura pubblica e privata, sia per quanto riguarda il corpo sanitario sia per le badanti, per cui vanno a cadere le misure precedenti”.  Il Sds Ciavatta auspica inoltre che “nel breve periodo anche l’Italia voglia seguire questa strada – aggiunge –  noi li abbiamo anticipati e abbiamo fatto un provvedimento assolutamente necessario”.

Segue la ratifica all’unanimità dei decreti successivi: il  n. 133 “Rinnovazione delle iscrizioni ipotecarie”; il n.135 “ Proroga delle disposizioni del Decreto Delegato 28 aprile 2022 n. 71 – Riduzione delle aliquote dell’imposta speciale sulle importazioni di benzina, di gasolio e di gas di petrolio liquefatti (GPL) ad uso carburante – e conseguente adeguamento dei provvedimenti fiscali di cui al Decreto Delegato 6 agosto 2012 n.114 e sue successive modifiche” ; il decreto n.141 Trasferimento transfrontaliero di denaro contante.
In particolare, sul decreto n.135- provvedimento che proroga la riduzione delle accise sul costo finale di benzina e gasolio al 30 novembre prossimo-  si apre un dibattito in cui i consiglieri di opposizione, Nicola Renzi, Rf, e Alessandro Bevitori, Libera, tornano a sollecitare l’Esecutivo per interventi più incisivi contro il caro-energia. “Stiamo iniziando a scoprire che il tanto sbandierato contratto energetico evidentemente non dà gli effetti sperati o non c’è proprio”, manda a dire Renzi. Mentre Bevitori punta il dito contro la mancanza di ‘un progetto Paese’ e ricorda la possibilità di usare l’Icee, quale strumento per calibrare aiuti e incentivi ed evitare interventi a pioggia. Sollecitato sul rialzo dei costi energetici e delle bollette, il Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, prova a spiegarne i motivi: “Nel 2021 avevamo una tariffa ferma da oltre 10 anni e il costo del gas andava a 18 centesimi. Alla fine del 2021 il costo è schizzato, è arrivato a 80- 90-100 centesimi, noi siamo arrivati con l’operazione di Swap a bloccare il prezzo a 43 centesimi, ma a conti fatti da 18 a 43 è quasi tre volte in più.” Eppure la tariffa per i sammarinesi non è triplicata, puntualizza. “C’è stata un’assunzione da parte dell’azienda di alcuni costi, di una parte rispetto le tre volte in più effettive”, chiarisce. “Ci sarebbe piaciuto non aumentare le tariffe- chiosa- ma avrebbe voluto dire far saltare l’azienda”.

L’Aula passa quindi al comma 8, con l’esame in seconda lettura del Pdl “Riforma delle norme di disciplina per i dipendenti pubblici”, presentato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni. Obiettivo della Riforma, come spiega il Sds Elena Tonnini, è quello di “raggiugere un unico procedimento disciplinare rispetto alla situazione attuale, dove esistono due tipi di procedimenti distinti, a seconda del rapporto di lavoro, pubblico impiego o contratto privatistico, che hanno procedimenti diversi (il primo con tempi allungati, l’altro permette di decidere in pochi giorni)”. Così, il nuovo testo “sceglie un unico iter a prescindere dal contratto, per addivenire al risultato del procedimento disciplinare in tempi congrui a tutela del dipendente e dell’amministrazione, cercando il punto di equilibrio tra i due regimi esistenti oggi e cercando di garantire il dipendente pubblico nel contradditorio”. Le novità introdotte riguardano la composizione della Commissione della disciplina, in cui è eliminata la presenza di un magistrato, come da indicazione del Greco. Inoltre “si individua il dirigente quale titolare dell’avvio dell’azione disciplinare, assegnandogli in realtà una maggiore autonomia”, spiega il Sds Tonnini. Infine, viene introdotta la possibilità di licenziare “a causa dell’insufficiente rendimento del dipendente, che deve essere protratto per due anni di servizio”.

SMNA

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