Home Notizie del Giorno Commissione Sanità, martedì 11 Ottobre pomeriggio (report SMNA)

Commissione Sanità, martedì 11 Ottobre pomeriggio (report SMNA)

da Redazione

Nel pomeriggio la Commissione prosegue e termina l’esame del Progetto di legge sulle ragazze madri, “Forme di sostegno nei confronti delle donne sole in stato di gravidanza e dei nuclei monogenitoriali in situazioni socio-economiche di particolare gravità”, presentato dal gruppo Pdcs.  Viene infatti approvato all’unanimità (favorevoli 10 su 10 votanti). Viene poi nominata relatrice unico del provvedimento Miriam Farinelli, Rf, che coglie favorevolmente l’invito della proponente Francesca Civerchia, Pdcs.

I commissari riprendono quindi l’esame dell’articolato della Riforma del sistema previdenziale, partendo dall’articolo 10 “Trattamento parziale anticipato di vecchiaia – part time pensionistico”. Non ci sono emendamenti, ma si apre un breve dibattito in cui Guerrino Zanotti di Libera lancia il monito sul pericolo di un uso distorto della norma e sulla necessità di vigilare per prevenirlo. Mentre Andrea Zafferani, Rf, chiede se la possibilità introdotta di ‘andare in pensione part-time’, continuando a lavorare per metà orario e metà stipendio, a 63 anni, per coloro che non hanno maturato i requisiti per ritirarsi completamente da lavoro, possa essere estesa anche dopo i 66 ani, l’età pensionabile. Il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, chiarisce che chi non ha raggiunto i requisiti a 63 anni “o dovrebbe andare in pensione con il 20% di disincentivo, oppure per tre anni continua a lavorare fino a 66 anni, e a qual punto va in pensione o può continuare a lavorare con un incentivo del 5% per ogni anno che resta al lavoro, oppure può lavorare con i contratti previsti per i pensionati”. Ricorda quindi che quella presentata  è “una misura inserita per persone in difficoltà che devono continuare a lavorare perché non hanno i contributi per accedere alla pensione”.  Approvato l’articolo 10, Rf presenta l’emendamento 10 bis con una proposta di modifica dell’istituto dei riscatti.  “La proposta prevede minori entrate- spiega Andrea Zafferani- ma noi riteniamo però che tale misura può portare poi a un maggiore numero di riscatti”. Il Sds Ciavatta concorda che il tema sul riscatto meriti degli approfondimenti, ma non in questa sede. Inoltre “in questa formulazione vedo numerosi problemi”. L’emendamento viene respinto.

Si passa agli articoli del Titolo II, “Del calcolo pensionistico” di natura estremamente tecnica e contabile: quindi l’Articolo 11 “Estensione del periodo di riferimento per il calcolo del reddito ai fini del calcolo della pensione”, che viene portato a 30 anni (fino ad oggi erano ultimi 20 anni). Su di esso Rf presenta un emendamento modificativo che viene respinto. All’Articolo 12 “Modifica della misura delle prestazioni”, presentano emendamenti il governo ed Rf. In particolare l’emendamento del governo introduce, tra le altre cose, per la retribuzione mensile il divieto di superare il 95% della percentuale massima della pensione rispetto all’ultima retribuzione ricevuta o rispetto all’ultimo reddito annuo. I lavori vengono sospesi per giungere a una formulazione condivisa. Rf ritira il suo emendamento e viene accolto all’unanimità una proposta condivisa. 

SMNA

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