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Santarcangelo Festival, dal 5 al 14 luglio 2024 la 54esima edizione

da Redazione

Dal 5 al 14 luglio 2024 è in programma la 54esima edizione di Santarcangelo Festival: while we are here. La rassegna, multidisciplinare e diffusa a Santarcangelo di Romagna, diretta per il terzo anno dal curatore, drammaturgo e critico polacco Tomasz Kirenczuk da poco riconfermato fino al 2026, intende trasformare per dieci giorni il borgo medievale in una “città-festival”, affidando alle arti performative un’importante funzione di dialogo con la realtà sociale e politica d’oggi.

Mentre siamo qui ci sono circa 180 conflitti armati in corso. Mentre siamo qui una persona su sei vive in un’area di conflitto attivo. Mentre siamo qui in molti paesi del mondo l’aborto è vietato e l’omosessualità è punita con la morte. Mentre siamo qui i rifugiati muoiono in mare, sulle montagne e nei boschi. Mentre siamo qui, l’economia predatrice continua a speculare sull’ambiente e sui paesi più poveri, aumentando il divario economico della popolazione.

While we are here riflette su un mondo sempre più diviso e in conflitto, provando a immaginare pratiche in cui la differenza venga sostenuta ed esaltata. While we are here vuole cercare nuove forme di coesistenza in cui i corpi – nella loro diversità e individualità – possano relazionarsi e convivere.

“Riti funebri, rave, pratiche decoloniali, in ognuna di queste prassi compaiono corpi che, nell’atto performativo, creano uno spazio comune. Ed è proprio questa esperienza che ci interessa in modo particolare” – afferma Tomasz Kirenczuk, Direttore Artistico per Santarcangelo Festival. “Vogliamo che anche quest’anno il Festival sia un luogo di incontro e scambio. Vogliamo che la sua forza rigenerativa ci permetta ancora una volta di guardare diversamente non solo alla realtà che ci circonda, ma anche ai corpi e agli spazi che sono, o non sono, intorno a noi. Siamo convinte e convinti che questo essere insieme, che sfugge alla logica della vita quotidiana, abbia un enorme potenziale. Vogliamo chiederci cosa ci succede mentre siamo qui.”

Il programma del Festival 2024 è vario nella forma e nelle proposte; diventa occasione per presentare al pubblico locale e internazionale i lavori di artiste e artisti per la prima volta in Italia. È dominato da proposte interdisciplinari e opere che utilizzano strumenti del teatro, della danza, dell’installazione e dell’intervento artistico. Ciò che le accomuna è l’interesse per le relazioni che nascono al confine tra arti performative e cambiamenti sociali, sottolineando il sovrapporsi dei piani temporali e spaziali: le iconografie del passato rimbalzano nel presente.

Accanto ai grandi nomi internazionali della performing art come Dalila Belaza, coreografa francese che indaga il dialogo tra danze rituali e astrazione, Rébecca Chaillon, regista e performer francese originaria della Martinica già nel programma di Santarcangelo 2023 quest’anno con un nuovo lavoro realizzato insieme a Sandra Calderan, e Michelle Moura, coreografa brasiliana residente a Berlino già ospite a Santarcangelo nel 2018, troviamo l’artista belga Lisa Vereertbrugghen, che conduce la sua ricerca tra suono e danza techno hardcore, Samuli Laine, da Helsinki, che porta la sua pratica artistica sul crinale tra cura, arte e performance, e Marvin M’toumo che con il suo lavoro supera le distinzioni tra teatro, danza e moda.

L’attivismo politico e l’arte si incrociano in molti modi nel programma della 54esima edizione di Santarcangelo Festival: nel lavoro dell’artista polacca Agata Siniarska, della coreografa e attivista lituana Agniete Lisickinaite, e di Bruno Freire coreografo originario di São Paulo in Brasile. L’esame critico del mondo, in particolare la sfida alle strutture coloniali e razziali, è il cuore del lavoro degli artisti brasiliani Davi Pontes e Wallace Ferreira.

Le ispirazioni arrivano da lontano, sia geograficamente che artisticamente. Ancora dal Brasile, ma di stanza a Ginevra, Catol Teixeira, già ospite a Santarcangelo nel 2022 e nel 2023: le sue coreografie hanno molteplici influenze, dal circo alla danza classica attraversando l’estetica queer. La ricerca sul corpo è al centro del lavoro del giovane danzatore e coreografo lituano Lukas Karvelis, del coreografo e danzatore svizzero Baptiste Cazaux e della performer, regista e coreografa ucraina Nina Khyzhna. La reazione del corpo a diverse forme di violenza e costrizione sociale è invece il filo conduttore per l’artista lituana, residente a Ginevra, Anna-Marija Adomaityte.

Tra le proposte italiane Stefania Tansini, premio UBU 2022 nella categoria “miglior performer under 35”, il duo Panzetti / Ticconi, con un lavoro sulla ritualità del gesto, Sara Sguotti e Arianna Ulian, per una ricerca che unisce poesia e movimento, Parini Secondo, gruppo di performer romagnole la cui coreografia sublima tendenze pop. Il lavoro sull’iconografia, collegato al nostro tempo, è alla base della ricerca di Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini e Roberta Racis, ma anche della nuova proposta di Claudia Castellucci, tra le artiste più riconosciute all’estero nella sperimentazione teatrale italiana e cofondatrice di Socìetas Raffaello Sanzio, nonché Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2020, e di Valentina Medda, artista interdisciplinare la cui pratica si snoda tra immagine, performance e interventi site-specific.

Lo sguardo sul mondo, al centro delle tematiche del Festival, verrà approfondito dalle visioni di due artiste e due artisti in condizione di esilio in Europa, che condivideranno con il pubblico le loro ricerche in forma performativa o attraverso lecture connesse alle esperienze politiche e sociali. La presenza a Santarcangelo Festival di Francisco Thiago Cavalcanti (Brasile / Portogallo), Irkalla (Iraq / Francia), Eisa Baddour (Cipro) e Liryc Dela Cruz (Filippine / Italia) è possibile grazie al lavoro collettivo del network In Ex(ile) Lab.

Continua anche quest’anno la progettualità di FONDO, network dedicato alla creatività emergente, nato dalla collaborazione tra Santarcangelo dei Teatri e 15 partner nazionali tra festival, teatri, centri di residenza e circuiti. Dopo il percorso di un anno di ricerca, in programma la restituzione al pubblico dei lavori di Vashish Soobah, la cui pratica si concentra sul concetto di memoria e migrazione, sul significato di casa e di identità, e di Elena Rivoltini, che con il suo lavoro indaga la voce, la propriocezione sottile del corpo e la respirazione, per creare drammaturgie scenico-sonore e progetti site-specific.

Il Festival presenterà inoltre, come ogni anno, gli esiti dei laboratori Let’s Revolution! / Teatro Patalò e non-scuola del Teatro delle Albe, frutto di quattro mesi di lavoro con i ragazzi e le ragazze delle scuole medie e superiori di Santarcangelo.

Santarcangelo Festival è realizzato dall’associazione Santarcangelo dei Teatri grazie al Comune di Santarcangelo di Romagna e Comuni di Rimini, Longiano, Poggio Torriana, San Mauro Pascoli, sostenuto da Commissione Europea, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Visit Romagna, Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini e dai partner Gruppo Hera, Gruppo Maggioli.

Santarcangelo Festival è realizzato in collaborazione con Adam Mickiewicz Institute, Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma, European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, Department of Culture, Youth and Media – Government of Flanders, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Goethe-Institut Mailand, Institut français, Istituto Polacco di Roma, Lithuanian Culture Institute, Lithuanian Dance Information Centre, Rappresentanza Generale delle Fiandre in Italia, TINFO – Theatre Info Finland e promosso dal Ministero Federale degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania.

Santarcangelo Festival è partner dei progetti In Ex(ile) Lab e ROM Residencies On the Move finanziati da Europa Creativa, e di Boarding Pass Plus Dance.

Il programma completo verrà annunciato il 29 maggio.

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