Home Notizie del Giorno Tajani a Radio 24: “La trattativa non può essere la fine dell’Ucraina”

Tajani a Radio 24: “La trattativa non può essere la fine dell’Ucraina”

da Redazione

Dalle parole di Putin “mi pare il solito ma vediamo, se c’è disponibilità alla trattativa ben venga ma non può essere la fine dell’Ucraina, deve esserci una possibilità per l’Ucraina di essere libera e indipendente. Noi siamo per perseguire la pace ma una pace giusta” ma “se ci sono disponibilità da parte della Russia mai dire mai”. Lo ha detto Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24 (foto: Radio24 Il Sole 24 Ore), commentando le dichiarazioni di Vladimir Putin in vista della sua visita in Cina. “La battaglia dell’Ucraina non è persa, l’Occidente continua a sostenere l’Ucraina, ieri c’è stata la visita di Blinken che ha dato un messaggio chiaro di sostegno”, ha aggiunto.

EUROPEE: NESSUN MISTERO SULLA VISITA DI VON DER LEYEN”

“Von der Leyen è venuta in Italia e ha incontrato i rappresentanti di Forza Italia al governo, ha avuto un faccia a faccia coi nostri giovani e poi l’ho accompagnata a incontrare i vertici delle organizzazioni agricole e c’è stato un grande dibattito, quindi ha incontrato anche le categorie produttive. Abbiamo parlato dell’azione di governo e i rapporti con l’Ue, non c’è nessun mistero o cosa segreta, i giornali ogni tanto si sbizzarriscono ma è stata una visita normale in qualità di rappresentante di Ppe, c’era la stampa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24.

“PPE HA INDICATO VON DER LEYEN, VEDREMO COSA ACCADRÀ”

“Non c’è un’elezione diretta, il congresso Ppe ha votato e indicato von der Leyen ed è una proposta che il Ppe fa ai capi di Stato e governo ai quali tocca indicare il candidato presidente della Commissione europea al parlamento Ue. Il Ppe ha indicato Von der Leyen, poi vedremo cosa accadrà”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. “Questo è il trattato, non si tratta di scaricare e non c’è un problema. Von der Leyen è una donna di grande esperienza ma non si vota direttamente l’attuale presidente della Commissione europea, io vorrei che si votasse direttamente ma ora è una scelta fatta dopo dal Consiglio, noi stiamo forzando la mano indicando dei candidati, anche i socialisti hanno proposto il loro ma non viene votato, è una proposta”, ha spiegato a Simone Spetia di Radio 24.

“IO IN COMMISSIONE UE? STO BENE IN ITALIA”

“No, ho già dato 30 anni della mia vita alle istituzioni comunitarie, sto benissimo a fare il ministro degli Esteri, a sostenere il governo, faccio il segretario di Forza Italia e credo che la mia presenza sia utile in Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24, in merito a un suo possibile approdo alla guida della Commissione europea.

SUPERBONUS: NESSUNO SCONTRO AL GOVERNO MA NOI CONTRO RETROATTIVITÀ”

La retroattività nell’emendamento sul Superbonus “è una violazione di un principio giuridico base del diritto italiano. E’ un principio sbagliato e se gli altri partiti della maggioranza intendono difendere questo principio noi non siamo d’accordo ma non c’è nessuno scontro nella maggioranza, noi siamo coerenti sulla nostra posizione e sui nostri valori non intendiamo cedere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. “Noi abbiamo fatto una battaglia di principio, abbiamo detto che in Italia non si possono approvare norme con effetto retroattivo. Questo non ha nulla a che vedere con la nostra volontà di modificare le storture del superbonus o che non siamo d’accordo sull’azione per risanare i conti”, ha spiegato.

EUROPEE: CONFRONTO TV? NON ACCETTO CHE FI CONSIDERATA DI SERIE B”

“Io rappresento il primo partito in Europa e sono elezioni europee, il confronto sarà sempre tra popolari e socialisti e non posso accettare che il Ppe – quindi Forza Italia – possa essere considerato di serie B, questo deve essere molto chiaro. Se fossero dibattiti sulle elezioni italiane sarebbe giusto ma ora al Parlamento europeo quello che deciderà i destini sarà il Ppe”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. “Il confronto si deve fare ma in maniera diversa, con i leader di tutti i partiti dietro a un leggio che dicono quello che pensano e rispondono alle domande così come si fa in Usa”, ha affermato.

“INCHIESTA GENOVA: SU TOTI SI FACCIA CHIAREZZA MA OPERE VADANO AVANTI”

“Mi auguro che non accada, perché deve esserci sempre e comunque la continuità amministrativa. Le opere non le costruisce il presidente, è vero che può esserci un rischio di questo genere ma va assolutamente scongiurato, i cittadini non possono pagare il prezzo di un’inchiesta giudiziaria”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24, sul rischio di uno stop alle opere a seguito dell’inchiesta in Liguria. “Si faccia chiarezza su quanto accaduto, abbiamo fiducia nella magistratura e sono garantista. Aspettiamo il tribunale del riesame e l’interrogatorio di Toti poi vedremo cosa accadrà ma le opere devono assolutamente andare avanti, lo sforzo deve essere quello perché i cittadini non possono aspettare”, ha sottolineato il ministro a Radio 24.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento