Sabato 5 luglio (in replica il 6 e l’8 luglio) debutta a Santarcangelo Festival ECHO DANCE OF FURIES, debutto nazionale della compagnia di danza e performing arts Dewey Dell.
Le narrazioni ancestrali degli ex-voto anatomici, statuette votive popolari presenti nella tradizione pagana e cristiana, sono al centro dello spettacolo. La paura risveglia la memoria ancestrale dell’istinto, che può guidare verso la salvezza. Da memoria individuale si passa alle rimembranze ancestrali, disegnate dalla compagnia composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, e dal musicista Demetrio Castellucci, premio Danza&Danza 2024. Verranno utilizzati – non accadeva dal 2013 – gli spazi delle ex-corderie, un complesso industriale usato per la produzione di corde e reti, a pochi passi dal borgo.
La poetica degli oggetti continua in PAS MOI di Diana Anselmo, artista e attivista queer e sordo, bilingue LIS-italiano. Nella nuova lecture-performance dialogata, Diana Anselmo esplora, attraverso una prospettiva sorda e segnante, la genesi dei primi strumenti di registrazione, trasmissione e riproduzione del suono. In un viaggio conoscitivo di archivi minori, antistorie e saperi trasmessi corpi-a-corpi, gli apparecchi riscoperti si rivelano invenzioni di intento fonocentrico, allo scopo di guarire la sordità in quanto malattia da eradicare, escludendo la comunità e l’identità non-udente (21:00 – C’entro Supercinema, in replica il 6 luglio).
Da cosa-oggetto si passa a luogo-oggetto con temporale {a lesbian tragedy} di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, docenti allo IUAV di Venezia e advisor al Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023. All’interno di una realtà rotta rappresentata dal non-luogo digitale e liminale delle back rooms, Calderoni e Caleo riflettono sulla decostruzione violenta del corpo in un ciclo di glitch e segnali disturbati: un “temporale” che si slega in meteorologie affettive e corporee distribuite in seicento milioni di miglia quadrate di moquette e carta da parati gialla. Tra le pareti di queste stanze, in cui il tempo pare non scorrere, si avverte il senso di spaesamento di perturbazioni fisiche e mentali che portano a narrazioni tragiche (18:00, Teatro Petrella, 70’, in replica il 6 luglio).
La dissezione del movimento corporeo è al centro di This resting, patience di Ewa Dziarnowska, danzatrice e coreografa polacca residente a Berlino e attiva a livello internazionale. La performance, un durational presentato in prima al Tanztage di Berlino 2024, esplora l’attrazione, l’oggettivazione volontaria e l’estetica della nudità di un corpo attraverso un formato sperimentale. La danza si trasforma in forma espressiva sociale e relazionale, rompendo i dettami della passività dell’installazione e le regole temporali e narrative della performance per cercare un contatto cinetico e somatico con il pubblico (20:30, Ex Corderie, 3h, in replica il 6 e il 9 luglio).
L’assemblaggio di memorie storiche e personali avviene tramite i mezzi cinematografici con Cinema Impero di Muna Mussie, artista che indaga i linguaggi della performance e della visual art. Il corto prende il nome dal Cinema Impero, costruito nel 1937 dal regime fascista nel centro di Asmara. Attraverso la narrazione di intelligenza artificiale e umana avviene il recupero di materiali dall’archivio storico dell’Istituto Luce e dall’archivio privato dell’artista. (15:30 – C’entro Supercinema, in replica ogni giorno del Festival).
La comunicazione con l’altro è al centro deltalk The Politic of Presence, con Kenza Berrada, Maud Blandel, Xenia Koghilaki, Hana Umeda e la conduzione di Chiara Bersani, performer e autrice attiva nell’ambito delle performing arts, del teatro di ricerca e della danza contemporanea (15:00 – Giardino MUSAS). Il talk si focalizza sul ruolo delle arti performative nella creazione di spazi in cui sperimentare nuove forme di comunità. La musica riempie gli ambienti del Festival nella seconda giornata di Festival con il live concert di Elasi, alias di Elisa Massara, cantautrice con due EP all’attivo dalle sonorità elettroniche, pop e world music (21:00 – Piazza Ganganelli).
BIGLIETTERIA
biglietti a 13 €, ridotto 11 €
riduzioni per under 26, Soci Coop, Soci Proloco, Trenitalia Tper e Start Romagna
(tariffa ridotta riservata ai clienti Trenitalia Tper: titolari di Smart Card Unica, abbonati annuali o mensili, possessori di biglietto di corsa semplice per raggiungere Santarcangelo durante i giorni dell’evento.)
abbonamento intero: 50 € (5 spettacoli) | abbonamento under 30: 35 € (5 spettacoli)
contatti: biglietteria@santarcangelofestival.com
tel. 0541 626185
INFO
www.santarcangelofestival.com
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