L’integrazione con gli ITS italiani, ma anche il completamento a San Marino del percorso didattico dell’Istituto Tecnico Industriale e la possibilità di ottenere il diploma in 4 anni invece che in 5: sono queste le traiettorie su cui si sta delineando il futuro della formazione tecnica, fondamentale per lo sviluppo dell’economia della Repubblica. Le aziende sammarinesi hanno infatti sempre più necessità di competenze necessarie al loro sviluppo, in particolare nel settore manifatturiero, vero traino dell’economia del Paese. I livelli occupazionali raggiunti negli ultimi anni dimostrano questa spinta alla crescita, ma allo stesso palesano anche l’urgenza di aumentare la capacità del sistema di creare nuove competenze (in particolare quelle tecniche e digitali) e di attrarle dall’esterno: una sfida non da poco, se si considerano da una parte il mercato del lavoro interno che non dispone di queste figure in numero adeguato e dall’altra la mancanza di percorsi tecnici mirati e veloci per averle a disposizione in futuro. Da questa dinamica ha preso spunto Agenzia per lo Sviluppo Economico-Camera di Commercio di San Marino per aprire una riflessione su quali interventi sia necessario mettere in campo. Riflessione ben esplicitata dal Presidente di Ase-CC Emanuel Colombini e dal Presidente ANIS Emanuele Rossini, che hanno aperto il seminario “L’alta formazione tecnica per supportare la competitività delle imprese sammarinesi. L’esperienza degli ITS – Istituti Tecnologici Superiori: la prospettiva sammarinese”, svoltosi lo scorso 7 maggio alla presenza di diversi imprenditori e rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali sammarinesi.
I PROFILI RICERCATI DALLE IMPRESE SAMMARINESI
A illustrare tale dinamica con numeri reali, corroborati da una serie di sondaggi alle aziende ANIS, è stata invece Romina Menicucci, la quale ha ribadito che “una delle tematiche di maggior rilievo per le nostre imprese manifatturiere è proprio la difficoltà di reperire una serie di profili professionali indispensabili per una gestione operativa ordinata ed efficiente, come confermato anche dall’indagine del nostro Osservatorio”. “Non c’è dubbio che sulle competenze e sull’ampliamento della conoscenza si gioca la competitività e l’attrattività delle nostre imprese. Le imprese sono consapevoli che le persone, con le proprie professionalità, rappresentano il principale asset di successo e competitività e quindi investono in maniera significativa su formazione e su collaborazioni educative, per valorizzare il capitale umano come chiave per l’innovazione e la crescita sostenibile”.
Detto ciò, “il settore manifatturiero sta vivendo una profonda trasformazione, spinta dalla digitalizzazione, dalla crescente attenzione alla sostenibilità e dalla necessità di maggiore resilienza nelle catene di approvvigionamento. Di conseguenza, i profili professionali richiesti, in buona parte stanno cambiando e si stanno diversificando”, ha spiegato Menicucci, elencando alcune delle figure professionali e competenze più ricercate nel manifatturiero: si va dai profili tecnici e digitali (Tecnici dell’Automazione e Robotica: Esperti nella programmazione, gestione e manutenzione di robot industriali e sistemi automatizzati) agli sviluppatori software per l’ambito industriale (creano e personalizzano software per la gestione della produzione-MES, la pianificazione-ERP e il controllo dei macchinari), fino ai profili legati alla Produzione e all’Ingegneria (Ingegneri di Processo, Responsabili di Produzione, Operatori CNC, Meccatronici e Manutentori Elettromeccanici) o quelli Gestionali (Supply Chain Manager, Project Manager con focus tecnico/digitale, Formatori Tecnici). In sintesi, “il settore manifatturiero cerca oggi un mix di competenze tradizionali aggiornate e nuove professionalità legate al digitale, ai dati, con una forte enfasi sulla capacità di integrare tecnologia e processi produttivi. Ecco che”, ha rilanciato Romina Menicucci esplicitando la posizione di ANIS, “in questo contesto diventa imprescindibile la prospettiva di poter introdurre anche il nostro comparto industriale nella rete degli ITS dell’area dell’Emilia Romagna e Marche, di cui abbiamo la fortuna di far parte per tanti aspetti, per dare modo anche alle nostre aziende di partecipare attivamente a questi percorsi accogliendo i corsisti sia residenti che non per svolgere i periodi di tirocinio didattico”. Del resto “a nostro avviso l’esperienza diretta in azienda fa la differenza perché è fondamentale mettere in pratica ciò che si è imparato a scuola creando connessioni con il mondo del lavoro vivendo una un’esperienza concreta”.
COME CAMBIERÀ IL QUADRO NORMATIVO
Se il percorso di cooperazione tra San Marino e Italia porterà ad un’integrazione anche nel contesto degli ITS, come da accordi già siglati, le novità che si prospettano all’orizzonte sono davvero interessanti e riguardano: il completamento del ciclo di studi della scuola superiore per l’Istituto Tecnico Industriale, oggi limitato al biennio, e soprattutto la possibilità di ottenere il diploma in 4 anni invece che 5, che consentirebbe poi di fare un 4+2 con appunto un ITS o un 4+3 con una laurea triennale. Ad annunciare le novità e la volontà del Governo di raggiungere in tempi celeri questi obiettivi i Segretari di Stato all’Istruzione, Teodoro Lonfernini, e all’Industria, Rossano Fabbri, entrambi determinati a portare a termine questi percorsi legislativi a tutto vantaggio degli studenti e delle imprese sammarinesi.
GLI ITS “VICINI” APRONO LE PORTE A SAN MARINO
Illustrato il quadro della situazione a San Marino, è stata poi la volta degli ospiti italiani, rispettivamente Giuseppe Boschini – Direttore Generale di ITS Maker della Regione Emilia – Romagna e Gabriele Marchetti – Presidente di ITS Cultura, Turismo e Nuove Tecnologie della Regione Marche, che hanno spiegato efficacemente il ruolo, le funzioni e l’organizzazione degli ITS. Proprio per la loro natura di fondazioni, sono inoltre aperte anche a nuovi soci e partner: “Non vi è motivo per cui non possiamo accogliere anche imprese ed enti sammarinesi”, hanno ribadito entrambi, lasciando di fatto aperta la porta a forme di collaborazione già oggi, senza attendere i percorsi diplomatici o legislativi. Un invito basato anche sul fatto che già oggi molte aziende e anche studenti sammarinesi hanno preso contatto con gli ITS delle due Regioni, colto e rilanciato anche dal Direttore di ASE-CC, Denis Cecchetti: “Agiamo subito e iniziamo già da domani a lavorare con questi ITS”.