Home Dal giornale Editoriale: L’incertezza e i problemi “certi”

Editoriale: L’incertezza e i problemi “certi”

da Daniele Bartolucci

La mancata tregua tra Russia e Ucraina, le operazioni militari in medio oriente e ora anche la guerra dei dazi. Alle incertezze che già bloccavano i mercati e gli investimenti, si aggiungono quindi nuovi rischi e nuove scelte da compiere per chi fa impresa. Ma se questo è un tema comune a tutti (e lo è anche per gli imprenditori statunitensi, che iniziano a tirare un po’ per la giacca Trump e i suoi consulenti), a San Marino si resta fermi anche su tematiche che non c’azzeccherebbero nulla con la geopolitica. Si prenda il caso delle politiche energetiche: tutte le imprese del mondo sono invischiate in una dinamica dei prezzi di produzione vincolati ai costi energetici, certamente, ma nella maggior parte dei casi c’è anche uno Stato che assolve il proprio compito, ovvero di produrre questi energetici o, nel caso, di permetterne e agevolarne, se non incentivarne la produzione. Perfino l’Italia, ferma (o fermata?) ai referendum di quarant’anni fa contro il nucleare, ha attivato delle politiche spinte da diversi anni: biodigestori, termovalorizzatori, eolico, eolico off shore, fotovoltaico sui tetti, flottante, a terra, rigassificatori, estrazione ecc… San Marino invece, che non ha risorse proprie e dipende totalmente dall’esterno e, quindi, dalle fluttuazioni dei mercati energetici, continua a non produrre non solo energia, ma nemmeno progetti strutturali che la portino fuori da quella dinamica. E questo aggiunge incertezza, enorme, alle imprese: quanto pagheremo l’energia il prossimo mese? E il gas? E l’acqua? Non si può sapere. Si sa solo, con certezza assoluta, che bisognerà comprarli e che il prezzo lo faranno gli altri.

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