La sessione pomeridiana riparte dal comma Comunicazioni. Tra i temi sollevati quella sicurezza stradale, con un coro unanime di solidarietà all’agente della Polizia Civile investito durante il lavoro, l’ipotesi di cessione del 51% dell’Ente Cassa di Faetano e il caro bollette.
I lavori si spostano poi sulle nomine. In particolare il dibattito si scalda sulle dimissioni di un membro del Consiglio Giudiziario. Libera ripresenta il nome del dimissionario Manuel Micheloni dopo che lo stesso aveva revocato le proprie dimissioni. Enrico Carattoni, Rf, si dice “esterrefatto per la superficialità, per la pressapochezza e per il poco rispetto delle istituzioni. Allora Segretario Canti, ci volete dire che cosa sta succedendo nel Consiglio giudiziario? Ci volete dire per quale motivo Micheloni si è dimesso e oggi è stato riconfermato? Quali sono le condizioni che sono cambiate nel giro di due mesi? Ce lo volete dire o pensate che si possa passare sempre tutto in sordina? Essere presi in giro in questo modo io non lo accetto più”. Maggioranza e governo assicurano il rispetto della legge. “La nomina – spiega il Segretario Canti – è legata al mandato dell’organo e dura 4 anni.” Aggiunge Giuseppe Morganti: “Sotto il profilo giuridico, crediamo di essere nei termini perché il mandato si sarebbe concluso fra un anno e quindi l’avvocato Manuel Micheloni può proseguire. In questo caso è una presa d’atto per concludere un percorso.” Al termine del dibattito la nomina non raggiunge il quorum necessario della maggioranza qualificata fermandosi a 37 voti.
Dopo altre nomine, il Consiglio inizia la seconda lettura del progetto di legge sul giusto processo, con i primi interventi.
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