Perché dopo 120 anni si torna a parlare di Amedeo Modigliani? Ce lo racconta l’ultima produzione televisiva della San Marino Rtv, “Modigliani”, di Paolo Mieli, presentata il 9 aprile alla Stampa Estera di Roma davanti a una platea di giornalisti internazionali e ospiti d’eccezione.
Un progetto culturale che ha messo insieme due monumenti della cultura italiana Paolo Mieli e Corrado Augias.
Un viaggio che conduce gli spettatori fuori dal mito e dalla leggenda, per ricostruire biografia, vicende artistiche e vita quotidiana del pittore livornese, con la partecipazione di Corrado Augias, Tomaso Montanari e Riccardo Scamarcio, che interpreta l’artista livornese nel film “Modi – Tre giorni sulle ali della follia”, diretto da Johnny Deep.
Il documentario, in dieci puntate, in onda dall’11 aprile ogni venerdì alle 22, è prodotto da Paolo Alberti ed è a cura di Valentina Antonioli.
“San Marino RTV, oggi lo possiamo dire, e lo diciamo nella sede dell’associazione Stampa Estera, è un’azienda internazionale. Rappresenta uno Stato, è una televisione di Stato, che finalmente esce da quella che era un’antica concezione di radio-tv locale, e diventa a vocazione internazionale” ha commentato Roberto Sergio Direttore Generale di RTV. “Penso che questa produzione con Paolo Mieli, e con i contributi straordinari di Augias, Montanari e Scamarcio sia un fiore all’occhiello di una nuova programmazione, che è iniziata a gennaio di quest’anno e che nel secondo trimestre si arricchisce ulteriormente di contenuti – ha continuato il DG -. Ricordo anche che, attraverso i rapporti con l’Eurovisione, abbiamo trasmesso la diretta di Benigni qualche settimana fa e ci saranno tante altre sorprese, perché questo è il futuro di San Marino RTV”.
“Questo documentario è veramente eccellente. Ringrazio il produttore Paolo Alberti. Non capisco come sia riuscito a mettere insieme persone che lavorano per varie emittenti televisive, perché, in genere, non ci si riesce. Grazie a Valentina Antonioli, mia compagna di mille lavori per RTV. Guardatelo, vedrete che è una cosa destinata a restare. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa squadra – ha sottolineato Paolo Mieli -. Noi vogliamo che l’Italia abbia un nuovo Modigliani, una nuova personalità che con coraggio, sfidando i suoi tempi e le convenzioni, possa emergere nel panorama artistico italiano. Ha la forza di un Picasso, è un gigante della storia dell’arte”.
Corrado Augias, autore del romanzo “Modigliani, l’ultimo romantico” ha incantato la platea con aneddoti fuori dalla consueta narrazione. “Modigliani è veramente unico, nel senso che non ha precedenti e non ha un seguito – ha commentato Augias-. La sua pittura, il suo manierismo rimane un caso isolato, il che oggi lo rende particolarmente prezioso, al di là della bellezza o meno di alcuni suoi quadri. Per esempio Federico Zeri era del parere che le sue sculture valessero più delle sue pitture. Alcuni suoi dipinti sono bellissimi, come il Grande Nudo Rosa, che non a caso è l’icona del programma. Altri, anche se meno riusciti, tuttavia segnano la loro unicità”.
Presente anche la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, la senatrice Barbara Floridia. “Nella cultura si deve investire – ha aggiunto la presidente Floridia -. È importante per la crescita di tutti i paesi, incluso il nostro, quindi quando mi è possibile partecipo sempre a queste iniziative. Apprezzo molto questi documentari che raccontano la storia di personaggi, che ci aiutano a interpretare il reale”.
“Ho sempre amato Modigliani, fin da piccolo. Interpretarlo anni dopo in “Modì” è stata un’emozione fortissima – ha scritto Riccardo Scamarcio in un messaggio, assente per impegni sul set -. Altrettanto coinvolgente è stato raccontarlo, fuori dal copione, per il documentario della San Marino RTV che ha saputo restituire l’artista a tutto tondo, oltre la sua favola nera. Sono uscito dai suoi panni, dalla voce e dal volto che gli avevo dato, per una esperienza nuova, in cui non interpreto un personaggio, ma lo racconto nel suo genio e precarietà. Rtv ha realizzato un documentario corale ed empatico, che ha indagato il contesto storico, artistico e culturale del primo Novecento, con grandi protagonisti come Mieli, Augias e Montanari. Una ricostruzione originale con un approccio scientifico che parla però al grande pubblico”.
Tra gli ospiti anche Christian Parisot dei “Modigliani Institute Archives Legales”, storico collaboratore della figlia Jeanne Modigliani. “Quello che pesa di più sulla vita di Modigliani è questa interpretazione leggendaria che ha travisato la storia e ne siamo tutti più o meno stati coinvolti – ha concluso Parisot -. In realtà non era per niente squilibrato, anzi era una persona che conosceva quattro lingue, che leggeva molto. I pochi libri che ci ha lasciato sono annotati, disegnati, per cui oggetti d’affezione. Modigliani studiava, ma si divertiva anche molto, uscendo di casa e incontrando un gran numero di artisti, poeti, scrittori, musicisti con i quali ha scambiato la sua moneta: i suoi disegni e i suoi ritratti”.
“Modigliani è un artista di straordinario rigore e in pochi anni, in 36 anni di vita, c’è una parabola artistica che sembra perfettamente compiuta – racconta nel documentario lo storico dell’arte Tomaso Montanari -. Non si ha affatto la sensazione di un processo interrotto, si ha anzi l’idea di un percorso terribilmente maturo dall’inizio alla fine, anche nelle sue scelte più sconcertanti”.
“Modigliani”: dall’11 aprile alle 22.00 su San Marino RTV, (Digitale terrestre Ch. 831 – Sky Ch. 520 – Tivùsat Ch. 93, on demand su www.sanmarinortv.sm).