L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino ha pubblicato la prima “fotografia” dell’anno: il “cruscotto” di gennaio 2025 che, raffrontato a quello dello stesso mese del 2024 e del 2023, (nella tabella abbiamo inserito anche il primo mese del 2022: numeri che “risentivano” ancora dell’ondata Covid ma che ci sono utili per osservare la crescita in un arco temporale più allargato), ci permette di “tastare il polso” al sistema-Paese e di capire quali “voci” salgono e quali invece sono in contrazione.

FORZE DI LAVORO
Il primo dato positivo che emerge è legato alle forze di lavoro (le forze di lavoro accorpano i dipendenti, gli indipendenti e i disoccupati): a gennaio 2023 erano risultate complessivamente 23.570, a gennaio 2024 erano salite a 24.260. All’ultima rilevazione il numero è aumentato di circa 500 unità: 24.776. Da gennaio 2023 a gennaio 2025 la crescita è stata di circa 1.200 unità.
IL SETTORE PRIVATO
Zoomando le singole voci, a trainare la crescita sono i dipendenti del settore privato, in costante crescita negli ultimi anni: erano 17.474 a gennaio 2023, 18.260 a gennaio 2024, 24.776 a gennaio 2025. I disoccupati “in senso stretto” poi sono diminuiti di due unità, da 421 di gennaio 2024 a 419 di gennaio 2025. Se osserviamo i numeri dall’inizio della nostra “fotografia” (gennaio 2023), il calo è stato molto più mancato: da 475 di due anni fa agli attuali 419.
Prima di capire dove lavorano le 400 persone “rilevate” dal 2024 al 2025, vediamo l’andamento dei frontalieri, aumentati di oltre mille unità: a gennaio 2023 erano 7.155, gennaio 2024 esattamente 7.812, a gennaio 2025 invece 8.200.
LE IMPRESE
Le attività manifatturiere si confermano ancora una volta “volano occupazionale”: in 24 mesi il numero delle persone è rimasto pressoché invariato (7.032 a gennaio 2023, 7.068 a gennaio 2024, 7.060 a gennaio 2025). Numeri, questi, che assumono più o meno peso se messi in relazione con quelli del numero di imprese per ramo di attività economica: le attività manifatturiere, a fronte di una “tenuta” in termini di occupazione, in due anni sono scese di 22 unità (488 a gennaio 2023, 480 a gennaio 2024, 444 a gennaio 2025).
Nell’ultimo anno invece sono calate le imprese che lavorano nelle costruzioni (da 351 di gennaio 2024 a 348 di gennaio di quest’anno). In lieve crescita troviamo le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+3, da 187 a 190); aumento più marcato per le attività immobiliari (da 333 a 347) e per le attività finanziarie e assicurative che sono passate da 102 a 130.
Per quanto riguarda l’occupazione, sempre da gennaio 2024 a gennaio 2025, in terreno leggermente positivo troviamo le costruzioni (da 937 a 947), le attività finanziarie e assicurative (da 652 a 656) e per le attività immobiliari (da 95 a 107); aumento più consistente per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (da 978 a 1.042).
IL SETTORE PUBBLICO
Il “saldo” tra gennaio 2024 e gennaio 2025 è di circa 100 persone in più: erano 3.871 lo scorso anno, all’ultima rilevazione sono risultate 3.969. Se ci spostiamo ai numeri di gennaio 2023 (3.729), l’aumento è più marcato: 240 persone.
A trainare la crescita da gennaio 2024 a gennaio 2025, la Pubblica Amministrazione (da 2.207 a 2.267) e l’Istituto per la Sicurezza Sociale (da 1.144 a 1.163). Stabili invece l’Università degli Studi (da 46 a 47) e il CONS (sempre 13).
IL TURISMO
Sorride il turismo: il totale dei visitatori è passato da 98.265 di gennaio 2024 a 104.544 di gennaio 2025.
CASSA INTEGRAZIONE
Per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni, da gennaio 2024 a dicembre 2024 sono state presentate 3.483 pratiche (va precisato che ogni singola azienda può presentare più pratiche) che hanno coinvolto circa 19.100 lavoratori. Nel 2023 le pratiche sono state invece 3.368 e hanno riguardato 18.631 lavoratori.
La CIG liquidata, nel periodo gennaio – dicembre 2024, ammonta a circa 4,5 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2023 l’erogazione è stata di circa 3,3 milioni di euro: in 12 mesi quindi è cresciuta di circa 1,2 milioni.
Nel 2024, nelle casse della CIG, sono stati versati circa 13,2 milioni di euro di contributi mentre nel 2023 sono stati lievemente di meno, circa 12,3 milioni.