Home Notizie del Giorno Consiglio Grande e Generale, giovedì 20 marzo pomeriggio

Consiglio Grande e Generale, giovedì 20 marzo pomeriggio

da Redazione

La seduta vede protagonista il dibattito sull’accordo di associazione di San Marino con l’Unione europea. Dal Segretario agli Esteri Luca Beccari l’aggiornamento sulle trattative con Bruxelles: “Dalle verifiche legali degli organismi europei – ha spiegato – è emerso che la Commissione deve specificare i dettagli del mandato sul protocollo finanziario. Oltre a questo, sono giunte le osservazioni di alcuni Stati membri. Tra questi l’Italia ha sollevato preoccupazioni di natura tecnica sul modello di vigilanza bancaria proposto. L’Italia non ha problemi con San Marino, ma evidenzia delle lacune nel perimetro delle autorità di vigilanza e nel mancato coinvolgimento della BCE, competente per la vigilanza sulle entità significative e per i rischi sistemici”. Beccari spiega quindi che la proposta è di inserire un ” clarifying addendum” all’accordo di associazione. “Questo addendum chiarirebbe la portata dell’articolo 88 dell’accordo, che prevede la collaborazione tra le nostre autorità di vigilanza e quelle europee”. L’addendum “è integrativo e complementare, non modifica l’accordo. Permetterà una cooperazione più elaborata, ad esempio nello scambio di informazioni o nella vigilanza consolidata. Non ci costringe a definire subito queste intese, quindi non rallenta l’entrata in vigore dell’accordo.”

Dall’aula arriva un plauso pressoché unanime al lavoro della Segreteria di Stato con l’invito di lavorare affinché dell’accordo avvenga il prima possibile. A testimonianza dell’unità di intenti arriva, alla fine del dibattito, il deposito di un ordine del giorno firmato da tutte le forze politiche che impegna il governo “a proseguire con determinazione sulla stata intrapresa al fine di pervenire prima possibile alla firma dell’accordo di associazione individuando i migliori contenuti del clarifying addendum (…) a promuovere confronti almeno quindicinali di aggiornamento nelle sedi opportuni con tutti i gruppi consigliari.” In particolare, impegna “il Segretario degli Affari Interni ad avviare un effettivo coinvolgimento popolare a predisporre e presentare al Consiglio Grande Generale entro 6 mesi un’articolata relazione circa le azioni necessarie a gestire le nuove disposizioni derivanti dall’accordo in termini di competenze e risorse nonché circa le relative valutazioni di impatto ed anche attraverso un piano di formazione e di aggiornamento normativo mirato”.L’odg stabilisce inoltre che l’accordo di associazione “dovrà costituire un elemento di ulteriore sviluppo dell’accordo sammarinese fondato sui seguenti capisaldi”: sostegno alle imprese locali, sistema bancario “solido, credibile e competitivo”, sviluppando “una sinergia con le autorità italiane ed europee e garantendo ad una vigilanza autorevole, credibile, di qualità, al fine di assicurare un efficace controllo dei flussi finanziari, prevenire i rischi sistemici e rafforzare la fiducia degli investitori facendo in modo di completare il percorso verso la richiesta compliance in un tempo inferiore ai 15 anni concessi; innovazione e modernizzazione dell’apparato pubblico con l’adozione di un piano di digitalizzazione che renda più efficace l’interazione tra cittadini, imprese, pubblica amministrazione, facilitando l’accesso ai servizi e riducendo gli oneri burocratici”.

I lavori si interrompono con la presentazione dell’odg e riprenderanno il 21 marzo con la discussione sulle Istanze d’Arengo.

Askanews

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