Home Notizie del Giorno Rimini: a Casto Oro Teatro “Vite in affitto – I ragazzi di Avenue B”

Rimini: a Casto Oro Teatro “Vite in affitto – I ragazzi di Avenue B”

da Redazione

Un viaggio emozionante tra sogni, ribellione e amore, sulle note di una colonna sonora indimenticabile. Sabato 22 marzo (ore 16.30 e 21.15) e domenica 23 marzo (ore 15.30 e 20.00) nello spazio Cast Oro Teatro, (Via del Castoro 7, Rimini) la compagnia Rimini in Musical presenterà lo spettacolo “Vite in affitto – I ragazzi di Avenue B”.

Siamo all’interno di un ex fabbricato industriale di New York, occupato da un gruppo di giovani e visionari squatter che non sono in grado di pagare l’affitto in una delle città più care del mondo, ma non vogliono rinunciare ai loro sogni di gloria. C’è Mark, regista indipendente di belle speranze; Roger, ex cantante di un gruppo rock alla ricerca della sua musa perduta; Mimi, ballerina che per mantenersi si esibisce in un locale di lap dance; Maureen, performer e attivista lesbica che con la compagna Joanne rivendica l’occupazione degli immobili sfitti come atto di ribellione sociale; Angel, drag queen; Collins, studioso di robotica che viene costantemente cacciato dalle università in cui insegna per le sue idee radicali. E c’è anche Benny, che ha sposato la figlia del proprietario dell’edificio ed è passato dall’altra parte della barricata e ora tenta di sfrattare i suoi ex amici per buttare giù il palazzo e costruire dei nuovissimi studi cinematografici, al servizio dell’industria dell’entertainment e non più dell’arte fine a sé stessa. Siamo negli anni ‘80 e ‘90 nel pieno delle piaghe che afflissero tante metropoli come New York: spaccio, violenza, povertà, gentrificazione, paura di vivere con l’AIDS in quanto malattia e anche in quanto fonte di discriminazione, perché additata come malattia dei gay, delle prostitute e dei drogati; parliamo della conseguente perdita di persone care, dell’amore libero… La storia che vi racconteremo è ispirata al musical Rent di Jonathan Larson, vincitore di Premio Pulitzer per la miglior opera teatrale, 4 Tony Awards e vari Drama Desk, uno spettacolo che ha replicato per 12 anni a Broadway con 5000 repliche, diventando uno tra i più longevi della storia. Un musical, quello di Larson, ispirato a sua volta alla Boheme di Puccini ma anche alla sua stessa vita, artista affamato con un futuro incerto che ha sacrificato una vita di stabilità per la sua arte e ha condiviso molte delle speranze e paure dei suoi personaggi sopportando condizioni di vita povere e grandi perdite. Un capolavoro di 40 brani musicali, alcuni dei quali hanno fatto la storia del musical, un’atmosfera rock potente ed emozionante. Perché questa storia che dalle premesse può essere erroneamente considerata un’opera triste, è in realtà un racconto di grande amore, di grandi speranze, di grandi ideali e di grandi amicizie! La difficoltà dell’affitto, con la quale si apre lo spettacolo, non è solo quella dell’alloggio che i protagonisti non riescono a pagare, ma il simbolo di un’esistenza precaria, da reinventarsi gioiosamente giorno per giorno per non soccombere al sistema. C’è un senso di riscatto e positività travolgente in tutta la storia, come a trasmettere che, nei momenti più difficili e davanti agli ostacoli più insormontabili, chi vive nel presente gode delle piccole cose e mette tutto sé stesso in ciò che fa, è destinato a vincere comunque, anche se la società lo considera un outsider e un perdente. C’è una poesia potente che pervade ogni nota e ogni parola pronunciata da chi non si arrende, da chi affronta con il sorriso e con il calore di una vita piena, difesa e combattuta, una vita ricca, anche se senza soldi!

Ci sono dei momenti che spezzano letteralmente il cuore, come il coro intonato da un gruppo di supporto per persone positive all’HIV che, in un’epoca precedente agli anti-retrovirali, erano praticamente condannate a morte certa: “perderò la dignità? Qualcuno a cuore mi avrà? Questo è un brutto sogno, domani se ne andrà?”. O un brano come “Stagioni d’amore-Season of Love”, uno dei brani più belli di tutta la storia del musical, che si chiede retoricamente in che unità scegliamo di misurare un anno di vita di una persona: i 525.600 minuti che lo costituiscono, li misuriamo in tazze di caffè? In risate? In lacrime? In tramonti e albe? A noi la scelta! L’anima rock, l’energia e il cuore di questa storia ci ha affascinato dal primo momento: la porteremo in scena con 17 attori e, per la prima volta nella storia della nostra compagnia, con un band di 4 elementi che suonerà live le musiche ideate da Larson; un genio, considerato tra i più promettenti autori del genere musical, stroncato a soli 36 anni da una morte improvvisa la sera prima del debutto del suo capolavoro Rent, un destino incredibile al quale sottende un significato forse più grande di quello che possiamo immaginare… Lo spettacolo si chiude con l’intero cast che canta: “non c’è futuro, passato no non c’è, c’è ancora tempo qui per te… adesso o mai più” … hic et nunc, un inno al qui e ora, un inno alla vita!

In scena: Maddalena Angelini, Barbara Birestini, Alida Bianchi, Alyssa Camelia, Paolo Caselli, Alessandro Consoli, Roberta Contadini, Benedetta Fabbri, Stefania Fabbri, Ferdinando Fogliamanzillo, Nicoletta Mazza, Manila Muraccini, Michele Oliva, Giorgia Paci, Gabriele Pagliarani, Alfonso Pascale, Marco Rancati.

Live band: Claudio Caselli (chitarra), Tommaso Taddei (batteria), Michele Tani (tastiere), Rodolfo Valdifiori (basso). Coreografie tango: Stefano Toni; direzione musicale: Michele Tani; audio e luci: Swansound.

Regia: Daniela Lupparelli. Un ringraziamento speciale a Francesco Bendini, Elisa Borghesi, Rosa Catania, Andrea Ferri, Gaspare Nobile, Stefania Tamburini, Carla Tavella. Info e contatti: +39 339 646 6008

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