“In Italia i referendum sono abrogativi. Questa scelta, dopo un’analisi fatta anche con molti giuristi, è una scelta che non va a contrastare quella che era stata la scelta dei referendum: anzi il disegno di legge dice bello chiaro che non ci saranno più le grandi centrali. È un qualcosa di diverso, un po’ come un referendum su un motociclo anni 30 e una Ferrari del giorno d’oggi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24 (foto: Radio 24 Il Sole 24 Ore).
“GAS RUSSO NON CI SERVE, CON PACE PREZZO SCENDERÀ”
“Non ci serve, non ci è necessario”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24, interpellato sull’ipotesi di un possibile ritorno ai rifornimenti di gas dalla Russia. “Noi non abbiamo bisogno del gas dalla Russia, ci siamo completamente affrancati”, ha aggiunto a Radio 24. “Quello che io ho detto è che, così come le condizioni di guerra e la chiusura del South Stream hanno portato gas a 57 euro al Mwh ed è il motivo che ci ha portati a fare il decreto bollette, così se si raggiunge la pace il prezzo del gas ulteriormente scenderà e ne beneficiamo”. “A chi andrà questo gas? Potrà andare anche agli Stati Uniti. Io credo che se si raggiunge la pace può anche darsi che venga meno quella tensione che è il motivo anche dei prezzi altissimi a livello internazionale”, ha aggiunto a 24 Mattino.
“ITALIA E GERMANIA CHIEDANO ALL’UE ACCORDO SU STOCCAGGI”
Sugli stoccaggi “siamo al di sopra della media europea, però il rischio è che, dovendo poi tutti ricostituirli, ci sia una eccessiva pressione sul mercato. Vediamo cosa succederà in Germania e i tempi per la costruzione del nuovo governo, ma Italia e Germania, essendo grandi consumatori di gas, potrebbero davvero, e io lo sto chiedendo, chiedere all’Ue trovare un accordo per abbassare i livelli di stoccaggio”. Lo sostiene il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a 24 Mattino su Radio 24. “Noi siamo in grado garantire non solo l’Italia ma anche una parte dei paesi europei con stoccaggi un po’ inferiore: il 90% e non il 100%, significherebbe qualche decina di milioni di metricubi in meno e il prezzo sarebbe meno sotto pressione”, ha concluso il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica a Radio 24.