Al nostro arrivo a Chiesanuova, Anna Maria Broccoli e suo marito Gabriele sorridono. Anna Maria ha in mano una vecchia copia di San Marino Fixing, datata 2014, in cui compare lei in fotografia e il racconto della sua storia. La “scaletta” delle domande diventa “qualcosa” che non serve più: meglio partire da dove ci eravamo salutati: esattamente 11 anni fa. “In oltre due lustri ci sono stati diversi cambiamenti” esordisce Anna Maria. “Il primo riguarda il numero di mucche: rispetto al 2014 abbiamo meno fattrici e meno vitellini. Ai tempi avevamo circa 20 o 22 mucche, adesso il numero è più o meno dimezzato”. Le novità non finiscono ovviamente qui: sono cambiate anche alcune “abitudini” dei più “piccoli”. “Sino a qualche anno fa lasciavamo i vitellini all’aperto, poi però abbiamo avuto qualche problema con i lupi e quindi abbiamo preferito lasciarli in stalla” racconta Anna Maria. Nonostante tutto, non perde il sorriso: natura e animali sono una questione di “famiglia”: suo babbo ha aperto la prima stalla nel 1958 e lei, dopo aver lavorato per qualche anno in fabbrica, ha proseguito l’attività del genitore. “Ci siamo trasferiti a Chiesanuova, dove siamo tuttora, nel 2011. Per i lavori abbiamo chiamato i parenti” spiega, non prima di aver fatto un salto nel passato.
“Da bambina salivo sul trattore del babbo e lavoravo la terra in costume da bagno, così mi abbronzavo. I primi ricordi risalgono ai miei otto o dieci anni, forse prima”. Dal passato al presente, il passo è breve: più o meno quello che ci porta dal piazzale in terra battuta all’interno della stalla. Qui ci accolgono loro, i bovini. “Mio babbo ha allevato solo la Charolaise: era un ‘purista’. Io e mio marito abbiamo mantenuto alcuni capi della razza che piacevano a lui ma abbiamo aggiunto la Limousine per ottenere gli ‘incroci’. La Charolaise ha un’ossatura importante che ci ha creato qualche problema durante i parti, la Limousine invece è più piccola. L’incontro tra queste due razze, secondo noi, è il migliore”.
La stalla di Anna Maria e Gabriele, nel tempo, è diventata anche “meta didattica” per i bambini delle elementari di Chiesanuova e per i ragazzi e le ragazze delle medie: conoscere, vivere, toccare per creare un futuro al settore.
Il “primo” studente lo hanno in casa. “Nostro figlio Marco. Oggi lavora come meccanico ma ci ha detto che un giorno lascerà il suo impiego e rileverà l’azienda”.
Mentre camminiamo, i bovini mangiano. “L’alimentazione è importantissima. Ogni giorno prepariamo una specie di farina ‘schiacciata’ a base di orzo, mais, fava e piselli. Qualche volta ci mettiamo anche il sorgo: sono comunque tutti cereali e legumi locali”.