L’investimento sui mercati finanziari è spesso percepito come un’attività razionale, basata su numeri, analisi e dati oggettivi. Tuttavia, studi accademici e ricerche empiriche dimostrano che le decisioni finanziarie degli investitori sono fortemente influenzate da fattori psicologici. La paura, l’euforia, il comportamento gregario e la tendenza a confermare le proprie convinzioni possono avere un impatto significativo sulle scelte di portafoglio, spesso portando a risultati inferiori rispetto a una gestione disciplinata e metodica.
Nel corso degli anni, il campo della finanza comportamentale ha evidenziato numerosi bias cognitivi che condizionano gli investitori, sia retail che istituzionali. Questi bias si manifestano in molteplici modi, come l’acquisto di asset ai massimi di mercato spinti dall’entusiasmo collettivo o la vendita precipitosa durante le fasi di panic selling. Questo articolo esplora le distorsioni più comuni nel processo decisionale degli investitori, supportato da dati concreti e studi accademici, e fornisce strategie pratiche per mitigarne gli effetti.
SUPERARE LE DISTORSIONI PSICOLOGICHE PER INVESTIRE CON RAZIONALITÀ E METODO
Avete mai preso una decisione finanziaria convinti di fare la scelta giusta, solo per rendervi conto dopo che era influenzata dall’emozione o dall’euforia del momento? Vi è mai capitato di continuare a detenere un titolo in perdita solo per paura di ammettere l’errore? O di seguire la massa, pensando che “se lo fanno tutti, sarà la scelta migliore”? Se vi riconoscete in queste situazioni, sappiate che non siete soli: questi sono esempi concreti di come i bias cognitivi influenzano le decisioni di investimento, spesso con conseguenze indesiderate.
Nel mondo degli investimenti, la razionalità pura è un’illusione. Anche i professionisti più esperti e gli imprenditori di successo ne sono colpiti. Ogni giorno, il mercato presenta scenari complessi e in continua evoluzione, e il nostro cervello, per semplificare il processo decisionale, si affida a scorciatoie mentali che possono portarci fuori strada. Ma la buona notizia è che queste distorsioni si possono riconoscere e gestire per investire con maggiore lucidità e strategia.
DAI BIAS COGNITIVI ALLE STRATEGIE PER IL 2025
Lo scorso mese, su queste pagine, abbiamo analizzato i pilastri della finanza moderna per affrontare il 2025 con strategie concrete: inflazione, bond, azioni, oro e criptovalute. Tuttavia, anche le migliori strategie finanziarie possono essere messe a rischio da errori comportamentali. Infatti, la teoria economica tradizionale assume che gli investitori siano razionali e prendano decisioni logiche basate sui dati. La realtà, però, è ben diversa.
L’analisi dei flussi nei mercati azionari e nei fondi comuni dimostra chiaramente questi comportamenti irrazionali. Quando i mercati sono in forte crescita, la raccolta netta nei fondi azionari aumenta sensibilmente, con gli investitori retail che comprano in massa nel momento di massima euforia. Al contrario, durante i ribassi, si verificano deflussi significativi, spinti dal panico e dalla loss aversion. Secondo i dati di Morningstar, i deflussi dai fondi azionari nel 2022 hanno superato i 200 miliardi di dollari nei momenti di maggiore incertezza, solo per vedere una ripresa degli acquisti nel 2023, a mercati in rialzo. Analogamente, i dati di EPFR Global mostrano che nel 2023 i fondi obbligazionari hanno registrato un’affluenza netta di 850 miliardi di dollari a causa delle aspettative di tagli dei tassi da parte delle banche centrali.
L’evidenza empirica suggerisce che i mercati sono dominati da pattern ricorrenti di entusiasmo e panico. Un’analisi di J.P. Morgan Asset Management dimostra che gli investitori retail tendono a investire in momenti di massima valutazione e a disinvestire durante le fasi di correzione, finendo per ottenere rendimenti inferiori agli investitori istituzionali. Questo comportamento, noto come “gap comportamentale”, può portare a una perdita media del 2-3% annuo rispetto alle strategie di lungo termine più disciplinate.
L’EVOLUZIONE DELLA FINANZA COMPORTAMENTALE E IL RICONOSCIMENTO ACCADEMICO
L’importanza della finanza comportamentale è stata riconosciuta ufficialmente dal mondo accademico con diversi premi Nobel per l’economia. Nel 2002, Daniel Kahneman ha ricevuto il Nobel per le sue ricerche pionieristiche sui bias cognitivi e sulle euristiche decisionali, dimostrando che le scelte economiche non sono sempre razionali, ma influenzate da fattori psicologici. Il concetto di Prospect Theory, sviluppato da Kahneman e Tversky, ha evidenziato come le persone tendano a percepire il valore delle perdite in modo molto più forte rispetto ai guadagni equivalenti, portando a decisioni distorte e spesso dannose.
Nel 2017, anche Richard Thaler ha ricevuto il Nobel per l’economia per i suoi studi sulla nudge theory, ovvero la capacità di piccoli stimoli comportamentali di influenzare positivamente le decisioni finanziarie, migliorando il modo in cui le persone gestiscono il rischio e le loro finanze personali. Ulteriori contributi accademici, come lo studio “Trading Is Hazardous to Your Wealth” di Barber e Odean (2000), evidenziano che gli investitori che fanno trading eccessivo ottengono rendimenti inferiori del 2-3% annuo rispetto a strategie buy-and-hold.
STRATEGIE DI MITIGAZIONE E ANALISI AVANZATA
– Backtesting di strategie basate su regole: studi di Vanguard dimostrano che gli investitori che adottano strategie basate su asset allocation e ribilanciamento ottengono rendimenti superiori rispetto a chi cerca di prevedere i mercati.
– Intelligenza artificiale e processi decisionali quantitativi: BlackRock e altri asset manager utilizzano algoritmi per eliminare l’influenza emotiva nelle scelte di portafoglio, privilegiando il factor investing e strategie data-driven.
– Utilizzo della volatilità per ottimizzare il timing di ingresso e uscita: strategie basate sulla misurazione del VIX possono aiutare a migliorare il timing degli investimenti, riducendo l’impatto dell’overconfidence bias.
– Analisi dei flussi di liquidità istituzionale vs. retail: comprendere quando i grandi investitori stanno accumulando asset permette di evitare errori comportamentali legati al comportamento gregario.
IL VALORE DELLA LUCIDITÀ NEGLI INVESTIMENTI
Investire con successo significa evitare gli errori definitivi e gravi, saper gestire con metodo e consapevolezza i processi decisionali. Comprendere il ruolo che i bias cognitivi giocano nelle nostre decisioni è un primo passo fondamentale per proteggere e far crescere il proprio patrimonio.
Luca Zanata, Presidente del Comitato Investimenti di NT Capital SG
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